Dolore rettale causato da una penetrazione profonda

Buongiorno,

premetto che le esperienze sessuali fino ad ora avute sono limitate, ma ad ogni rapporto il problema si è verificato allo stesso modo, quindi posso garantire che non si tratta di una questione psicologica o di un'irritazione momentanea, perchè si è verificato anche a distanza di tempo.

Durante il rapporto (vaginale sempre, non anale vorrei precisare perchè dal titolo non è chiaro) ci sono determinate posizioni in cui la penetrazione raggiunge il massimo della profondità ed è in questi casi che avverto una fitta abbastanza forte non so se al collo uterino o in corrispondenza del retto; cambiando posizione il dolore scompare e non soffro dopo il rapporto, quindi è una cosa dovuta esclusivamente alla penetrazione sul momento.
Quando accade ho come la sensazione che queste fitte siano dovute a dell'aria che deve uscire ma dato che non è, come ho già detto, una cosa occasionale, non credo sia normale; nel senso che "disinibirmi" con il mio partner, come mi è già stato consigliato, non è una soluzione che prenderei in considerazione perchè non può rappresentare una costante e già con chi si è in confidenza è difficile.
Questo problema inoltre compromette abbastanza anche il mio godimento generale, un po' proprio perchè temo di fare dell'aria, un po' perchè il rapporto non è mai veramente completo dato che non appena si raggiunge la profondità provo dolore.

Spero di aver spiegato al meglio la situazione e che ci sia soluzione insomma.

Grazie in anticipo.
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Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 95
Gentile signorina il dolore durante una penetrazione profonda può essere legata alla presenza di patologie della pelvi, utero grosso con fibromi, endometriosi diffusa, stati infiammatori e infettivi dei genitali interni o dell’intestino, a volte semplicemente alla congestione pelvica, fisiologica, del periodo premestruale. La sintomatologia in questi casi è accentuata da una penetrazione intempestiva, che avviene temporalmente troppo presto, senza attendere il normale periodo di eccitazione che prepara la pelvi ad accogliere il pene del compagno, sollevando come accade di solito il corpo uterino ed “espandendo e allungando” la vagina. In questi casi la penetrazione profonda stimola i legamenti dell’utero provocando dolori, sordi, più o meno intensi che bloccano il naturale abbandono alle sensazioni erotiche. In questi casi si consiglia alla coppia di effettuare una penetrazione più gentile, tecnica sessuale utilizzata per esempio nella donna gravida. Questo tipo di penetrazione prevede l’introduzione del pene solo per metà o poco più, orientando la stimolazione verso la parete vaginale anteriore. che poi corrisponde alla zona di maggiore sensibilità erotica “vaginale”, il cosiddetto punto G.
Da sottolineare come una penetrazione molto profonda, operata con movimenti maschili intensi, vigorosi ed istintivi, venga spesso descritta ed interpretata come eroticamente piacevole solo perché testimonia una coinvolta partecipazione del maschio ma poche donne la definiscono “fisicamente” piacevole. Quindi valuti se la situazione rientra in questi ambiti e nel caso si faccia vedere dal ginecologo il quale, visitandola, saprà interpretare meglio i suoi disturbi. Cordialmente
Gerunda

Prof.Giorgio Enrico Gerunda Professore Ordinario di Chirurgia Generale Università di Modena e Reggio Emilia

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dopo
Utente
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Dottore la ringrazio davvero per la risposta così esaustiva e pertinente. Da quello che ho capito dunque potrei avere questi stati infiammatori e infettivi al tessuto pelvico di cui parlava all'inizio del suo messaggio, che si sarebbero poi manifestati con gli episodi di penetrazione profonda. Al più presto farò una visita ginecologica, ma intanto vorrei chiederle quali sono eventualmente i provvedimenti che andrebbero presi in ciascuno dei casi sopra indicati. Si tratta di rimedi chirurgici o farmaceutici ad esempio?

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