Acufeni continui ed insopportabili

Salve, soffro da circa 6 mesi di acufeni, prevalentemente a sinistra, ma anche a destra.

Agli inizi del 2017 mi è insorto un acufene a sinistra, senza apparente causa (l'unica che mi è venuta in mente è che circa 6 mesi prima ho fatto un incidente, e che potesse essere rilevante in questo sintomo). Dopo circa una settimana, faccio un ciclo di antinfiammatori e questo fischio passa.

Dopo un paio di mesi, ricompare, a sinistra (di maggiore intensità) e non mi abbandona più. Mi ci sveglio e ci vado a dormire, 24 ore al giorno di acufene, come avere una televisione vecchia sul canale AV. Compare un acufene di minore intensità anche a destra e anche lui continua a persistere. Sotto consiglio del curante, mi presento da uno Gnatologo.
Questi mi visita, mi fa vari test, tra questi ricordo vivo dolore quando mi faceva stringere i denti e mi premeva con forza sulle tempie, quando mi premeva con discreta forza i denti del giudizio (che sono incastrati, si affacciano e basta), dolore quando mi premeva con forza il muscolo della mandibola. Credevo quindi che ci fosse qualche problema a livello di bocca, avendo poi (vedendomi da solo) gli ultimi denti superiori sia a dx che sx deviati leggermente in fuori, credo a causa dei denti del giudizio che premono per uscire, ma lui ha detto che c'è un solo un accennato inizio di sintomatologia, che comunque non giustifica gli acufeni in nessun modo. Ha detto quindi che la sintomatologia è da ricercarsi nella tensione dei muscoli del collo.
Visitato l'otorinolaringoiatra, non ha riscontrato problemi di udito o ai timpani.

Adesso, ho vari sintomi, alcuni che sperimento giornalmente, altri che si presentano ogni tanto.

Tra i sintomi sporadici: schiocco della mandibola con sensazione di 'sabbia che sfrega', una volta in seguito ad uno schiocco non riuscivo più ad aprire da quella parte la mandibola (a dx) per il dolore muscolare associato, tipo crampo come sensazione, ho punte di dolore di qualche secondo, più frequentemente alle tempie, ma anche alla base del collo.

Tra quelli giornalieri: dolori alle tempie, come se qualcuno mi tirasse con un cacciavite; rigidità alla mandibola, da entrambe le parti, con irradiazione talvolta sull'arcata dentaria superiore, in prossimità degli ultimi denti, da ambedue le parti; rigidità al collo, talvolta bruciore ai muscoli del collo (sto tanto seduto e in posizione scorretta); brevissimo appannamento dell'occhio sx, ma anche dx, che passa dopo un paio di secondi se sbatto le palpebre.

Scrivo qua per avere, in base a queste informazioni, un parere anche vostro. Potrebbe trattarsi di un problema alla bocca, oppure rientra in un quadro più ampio, ad esempio una disfunzione cervico-mandibolare?
In questi ultimi tempi, il fischio a sinistra per alcuni secondi sale di intensità, per poi calare e tornare fisso come sempre. Ciò mi preoccupa, non so cosa fare. Grazie per l'aiuto
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Dr. Alessandro Francini Dentista 532 20
Al momento direi che ci sono parecchi sintomi che fanno pensare a una disfunzione dell'articolazione temporo- mandibolare.
Se poi ciò possa essere causa degli acufeni è tutto da appurare.

Perciò sarebbe utile sottoporsi nuovamente a visita gnatologica, facendo presente la nuova sintomatologia, oppure rivolgersi ad altro professionista (sempre gnatologo)

Cordiali saluti

Dr. Alessandro Francini
Studio Ri.Gi. v. D'Agrate 9 - 20900 Monza
tel. 0392020518
Risposta a carattere informativo, non diagnostico/terapeutico

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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Gentile Paziente, l’acufene è un problema che, quando insorge , viene sottovalutato: all’inizio il paziente è portato a credere che “passi da solo”, ma purtroppo , una brutta volta, non passa più.
S tratta di una patologia molto ostica al trattamento.
Vale effettivamente la pena di prendere in considerazione anche una possibilità spesso trascurata.
L'acufene può essere un sintomo di una disfunzione dell'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) : se infila i suoi mignoli nei meati acustici esterni con i polpastrelli verso l’avanti, e muove la mandibola, si renderà conto dell'intimo rapporto fra Articolazione Temporo Mandibolare e orecchio, e di come tale rapporto possa essere potenzialmente traumatico, a seconda che lo stop determinato dall'intercuspidazione dentaria fermi la rotazione all’indietro che il condilo compie quando si chiude la bocca.
Il conflitto con il condilo mandibolare può riguardare anche la Tromba di Eustachio, e partecipare a sostenere il problema anche per questa via.
Purtroppo l'acufene è di certo la bestia nera non solo degli Otorinolaringoiatri, ma anche dei dentisti che si occupano di ATM, perché individua un punto di probabile non ritorno di questo aspetto della disfunzione ATM. Anche se l'acufene è monosintomatico , di solito il discorso non vale: è difficile che la disfunzione ATM provochi SOLO un acufene e non altri sintomi: la invito quindi a considerare se compaiono anche altri sintomi di disfunzione ATM (cefalea, cervicalgia, dolore auricolare e all'ATM, rumori articolari con i movimenti della mandibola, vertigini, russare notturno con apnee, ostruzione nasale ecc.), e di valutare la qualità dell'acufene: costante o con momenti di silenzio, intensità sempre uguale o variabile, tempo di insorgenza . Tenga infine presente che il trattamento prevede l’applicazione di una placca intraorale di riposizionamento mandibolare, opportunamente conformata ad hoc, simile ad un bite, da portarsi 24 ore al giorno (pasti esclusi) per un tempo congruo a poter trarre qualche conclusione sull’efficacia di questo trattamento (almeno 6 mesi, ma per l’acufene può essere necessario più tempo). In questi casi è importante valutare il risultato della terapia sugli altri sintomi eventualmente riferiti.
"oppure rientra in un quadro più ampio, ad esempio una disfunzione cervico-mandibolare?"
A questo proposito è necessario considerare che le problematiche della colonna cervicale (ma anche lombare) non sono sempre isolate e fini a se stesse, ma inserite nel generale contesto posturale dell'intera struttura corporea . Può essere considerata , in molti casi, un sistema di compenso di malposizioni che intervengono nei distretti inferiori ( bacino, ginocchia, caviglie, piedi) solitamente chiamate "Ascendenti", o superiori (malocclusione dentaria con malposizione mandibolare sopratutto)
La postura della mandibola è dunque pienamente coinvolta (anche se spesso trascurata) nella postura del sistema cranio-vertebrale.
Le consiglio pertanto di farsi visitare anche da un dentista che si occupi abitualmente di problemi di postura, dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) , e di rapporti fra questa e l'Orecchio.
Le suggerirei anche di dare un'occhiata agli articoli linkati qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema.
Cordiali saluti ed auguri.

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufeni-e-disfunzioni-dell-articolazione-temporo-mandibolare-atm.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/2326-dolore-cronico-disturbi-nel-sonno-e-disfunzioni-cranio-mandibolo-vertebrali.html

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

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dopo
Utente
Utente
@Dr. Francini: Grazie, mi farò visitare nuovamente

@Dr. Bernkopf: Grazie. In più a quanto ho detto, devo aggiungere che il fischio che sento è continuo da ambedue le parti, con prevalenza a sinistra. Varia di intensità (aumenta) se: apro la bocca a metà ampiezza e al massimo, stringo i denti simulando una masticazione, mi premo da ambedue le parti i muscoli della mandibola. Tuttavia a ciò aggiungo anche che l'intensità dell'acufene aumenta se: giro la testa a dx e sx, guardo in alto, ma soprattutto l'aumento più importante lo ho se giro la testa in basso per guardare in terra o se mi sforzo a mettere il collo iperdritto, portando il mento all'indietro (non so spiegarmi meglio per iscritto, abbia pazienza!). Perciò non riesco a collocarlo bene. Grazie per il vostro tempo!
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
A maggior ragione quel che aggiunge rinforza la mia ipotesi.
Cordiali saluti ed auguri
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Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.5k 226 18
Gli acufeni si possono attenuare con una opportuna terapia gnatologica, se sono di derivazione gnatologica (cioè la maggior parte delle volte).
Che il bite sia portato 24/24 o solo durante il sonno è totalmente ininfluente.

Personalmente i risultati li ottengo sempre con bite notturni.
Con quelli da portare 24/24 non lo so.
Non li faccio mai.

www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)

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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Gentile Paziente, poichè il Collega ottiene sempre risultati sugli acufeni con il suo trattamento, la invito a contattarlo al più presto.
Io trovo invece che il trattamento con bite, pur fra i più efficaci fra quelli proponibili in presenza di acufeni, deve sempre essere proposto con prudenza e avvertendo delle limitate aspettative di risultato in molti casi.
Comunque lo gnatologo non cura gli acufeni, ma una problematica che abbraccia l'occlusione, l'ATM, la postura generale e altro ancora, problematica che può sostenere vari sintomi distrettuali, spesso erroneamente considerati patologia d''organo: Relativamente all'Orecchio, l'acufene è fra questi.
In caso va visto sempre e comunque nel suo complesso.
Cordiali saluti ed auguri.
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Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.5k 226 18
C'è un valente gnatologo molto vicino a lei, referente di Medicitalia.
Uno scenziato.
Allestisce bite diversi dai miei, ma non è importante.
Anche i suoi vengono indossati solo durante il sonno.
Inutile venire a Mondovì, contatti lui.

Per il resto concordo in tutto e per tutto con il collega Bernkopf: mai affermato infatti che "curo gli acufeni", ma solo che si possono attenurare se di derivazione gnatologica.
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Dr. Daniele Tonlorenzi Gnatologo, Dentista 4.2k 73 72
Dr Bernkopf ora faccio una domanda chiara (spero): "se non si porta il bite 24 ore al giorno si possono avere risultati?"
Se potesse rispondere in maniera semplice così che anche io capisca sarei grato.
Su https://www.medicitalia.it/consulti/otorinolaringoiatria/519007-probabile-atm.html
nella replica #4 il dr dice "Il collega ha purtroppo le sue croniche fissazioni: "Il collega dice che se non si porta il bite 24 ore al giorno non si possono avere risultati". Non l'ho mai detto e sarebbe ora che il collega Tonlorenzi la smettesse di attribuirmi le sue fantasie."

Credo che intendesse dire che non è indispensabile portare il bite 24 ore al giorno si possono avere risultati anche senza le 24 ore (immagino). Questa volta ho capito bene?
Legga http://www.danieletonlorenzi.it/?s=blocco+click&x=0&y=0 troverà disegni che forse potrebbero aiutarla a comprendere i meccanismi della malocclusione. Quando compare la scritta "stai per uscire da medicitalia" clicchi su "continua ed apri il sito".
Come dice giustamente il collega è probabile che abbia anche altri problemi legga https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1968-disordine-temporomandibolare-e-dolore-facciale.html-
Purtroppo gli acufeni sono di difficile cura anche se sono partiti dall'occlusione.
Saluti

https://www.medicitalia.it/dtonlorenzi/#info

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Dr. Daniele Tonlorenzi Gnatologo, Dentista 4.2k 73 72
Ringrazio l'utente per la valutazione positiva.
Saluti

L'acufene (o tinnito) è un disturbo dell'orecchio che si manifesta sotto forma di ronzio o fischio costante o pulsante. Scopri i sintomi, le cause e i rimedi.

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