Casi atipici contagio hiv

buongiorno, sono a conoscenza delle modalità se si può dire classiche di trasmissione HIV.
Vorrei ora sapere come comportarmi in altre situazioni:
- dentista: come posso assicurarmi che rispetti le regole d'igiene
- parrucchiere: non ho mai visto usare spazzole monouso, nè parrucchieri con guanti pur avendo lacerazioni sulle mani dovute ad es. a reazioni allergiche ai prodotti utilizzati, nè avere sterilizzatori per forbici od oggetti vari
- estetista: non ho mai visto estetiste disinfettare pinzette, forbicine, lime o quant'altro venga usato su una persona e poi su un'altra, al contrario ripongono gli oggetti nel posto in cui li avevano presi.  

Grazie per l'attenzione.

Saluti
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 335 6
Dentista : è obbligato , a termine di legge, ad utilizzare materiale monouso e ferri sterilizzati

Parrucchiere: per la trasmissione di HIV occorrerebbe che la spazzola fosse sporca di quantità cospicua di sangue fresco e poi di passarla sulla testa di una persona con ferite sanguinanti; è veramente impossibile questo; riguardo forbici ed altro sono tenuti a tenerle sotto raggi UV, stesso discorso per le estetiste; comunque ci sono leggi che disciplinano queste professioni riguardo la tutela della salute

Un saluto

A. Baraldi

[#2]
dopo
Utente
Utente
Lo so che dovrebbero osservare le norme igieniche per legge ma le posso assicurare, non perché ipotizzo casi teorici ma per esperienza personale, sia parrucchieri sia estetiste che ho frequentato, nella mia zona nonché presso le città di Pavia e Milano, non sterilizzavano gli strumenti. Ora mi rendo anche conto che è remota la possibilità di venire a contatto con quantità di sangue giustificabili un'infezione da HIV in queste circostanze ma tuttavia non rimane possibile nel caso di non sterilizzazione degli strumenti?

Per quanto riguarda il dentista. In un post un suo collega ha risposto ad un utente che il test HIV dovrebbe essere effettuato anche da chi si sottopone o si è sottoposto a cure odontoiatriche ed interventi chirurgici. In un altro post un uomo scriveva di lui e sua moglie, sieropositivi non si sa come, visto che non avevano avuto comportamenti a rischio, figuravano solo interventi da un dentista che poi avevano cambiato perché non rispettava le norme igieniche e punture di uno strano insetto che però, si sa, non è via per il contagio.
Io so perfettamente che nel 2011 dopo quasi trent'anni di informazione su HIV e AIDS i professionisti dovrebbero prestare la massima attenzione tra un paziente ed il successivo ma la mia domanda è: come posso io essere certa che tutto quello che il dentista usa sia correttamente sterilizzato? Mi consenta ma la legge qui è al di fuori perché mi scusi, gli incoscienti esistono, non è forse vero? Devo sottopormi ad un'estrazione dentaria a breve, è da quando ho 12 anni che vado dallo stesso dentista e mi sono sempre trovata a mio agio però fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio.

Spero di non averla annoiata e grazie per l'attenzione.
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 335 6
Allora premesso che le leggi possono essere aggirate o non rispettate e a quel punto scatta il codice penale, l'unico modo di sapere se questo avviene realmente e tutto il materiale sia sterile è fare specificamente la domanda al dentista , senza vergognarsi: " Dottore ho una paura folle, mi assicura che tutto il materiale è sterile ? "
Riguardo poi i contagi misteriosi da HIV non ci credo , c'è sempre un episodio incriminato che forse non si ricorda più ma c'è. Per finire poi c'è da dire che il rischio non è tanto per HIV , poichè la quantità di sangue per contagio deve essere cospicua, ma soprattutto per epatite B e C
[#4]
dopo
Utente
Utente
Si lo farò, sembrerà stupido a lui ma è importante per me.
HIV mi spaventa e mi interessa allo stesso tempo, leggo molto a riguardo. La sindrome da immunodeficienza acquisita è la malattia del nostro secolo ed è tra le più temute e studiate. Trovo molto interessante il passaggio tra specie diverse, da SIV a HIV, nonché il fatto che non vi sia mai stata una guarigione spontanea. È vero che questo può essere dovuto alla recente comparsa del virus nell'uomo e che quindi l'organismo umano ha bisogno di tempo per adattarsi e trovare un modo efficace per sconfiggerlo? Lei può darmi delucidazioni o indicarmi letture adeguate? 

Saluti e grazie per il tempo dedicatomi.
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 335 6
Se pensiamo ad HIV e AIDS oggi e ricordiamo quella che era la situazione 20 anni fa c'è un abisso; l'attuale realtà dell'HIV è totalmente diversa da quello che era anni fa ; oggi si hanno a dispoasizione cocktail di farmaci così efficaci che permettono di fare cronicizzare la malattia con qualità di vita totalmente sovrapponibile a quella di persone normali; purtroppo questo è vero soltanto per il mondo occidentale perchè nei paesi più poveri dell'Africa o dell'Asia la tragedia rimane per l'impossibilità di avere a basso prezzo i farmaci citati. Lo stravolgimento, in senso positivo, rispetto a quello che era 20 anni fa è totale , tanto che oggi si tende quasi a pensare che la malattia sia scomparsa abbassando le difese nei suoi confronti e , quindi, ben vengano tutte le campagne sanitarie sul tema. Un libro che illustra molto bene lo stravolgimento avvenuto è "AIDS 20 anni dopo " di Dianzani, Ippolito, Moroni. Ritengo anche che, seppur non subito, si arriverà al vaccino. Voglio aggiungere soltanto che i rischi di contrarre per via sessuale o ematica una malattia sono di gran lunga maggiori per epatite B e C, poichè le quantità di sangue occorrenti per il contagio sono infinitamente minori rispetto ad HIV
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