Un po' seghe mentali, il mio medico

Buonasera, vi contatto per porvi il seguente problema:
due anni e mezzo fa è nato mio nipote, un bel bambino, che vedo circa una volta a settimana. Da poco ha cominciato a frequentare l'asilo e mi son posto dei problemi: non ho mai fatto la varicella, o se l'ho fatta non me ne sono accorto. Consigliereste il vaccino anti varicella, anche in vista magari di un'eventuale futura famiglia o non ritenete sia necessario? So che se affrontata da adulti la malattia può esser pesante. Ho sentito di colleghi che hanno preso l'antivirale in caso di rischio contagio e basta, ma è una cosa sensata? Ultima domanda: nel caso decidessi di vaccinarmi, essendo il vaccino virus vivo attenuato, rimarrà in me latente l'herpes zoster con possibile rischio fuoco di s. antonio in tarda età? Mi rendo conto che possano essere un po' seghe mentali, il mio medico di base però non sapeva neanche dell'esistenza del vaccino e mi piacerebbe parlare con qualche esperto prima di "autoprescrivermi" un'iniezione.
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Dr. Mario Corcelli Medico legale, Medico igienista 3.7k 99 53
Gentile Signore,

una vaccinazione è sempre consigliabile; anche se il vaccino della varicella è composto da virus attenuato, dà effetti collaterali generalmente lievi.
La sola controindicazione riguarda i soggetti che hanno una grave compromissione del sistema immunitario (pazienti in chemioterapia per tumore o pazienti affetti da agammaglobulinemia); al di fuori di questi casi, il vaccino è consigliato anche ai soggetti HIV-positivi che non siano immunodepressi.

Mi risulta che l'herpes zoster non interessi i soggetti vaccinati, ma solo quelli che in passato hanno avuto la varicella.

Buona serata.

Mario Corcelli, MD
Milano - specialista Medicina Legale e Igiene-Tecnica Ospedaliera
http://www.medico-legale.it