Da un pò di tempo sto con un ragazzo affetto da epatite c

Salve dottore,
sono un ragazzo di 23 anni...Da un pò di tempo sto con un ragazzo affetto da epatite c...fino a qui tutto ok..ho accettato questa cosa, perchè per amore si fa questo e altro..ho scoperto casualmente che questo ragazzo è hiv+...Il problema di base è che una volta è capitato di consumare un rapporto anale passivo non protetto...ci sono rischi per me? sesso orale l'abbiamo fatto sempre senza nessuna protezione...anche questo può portare alla contrazione dell'hiv? So che lui ha una carica virale inferiore al 50...E' una persona a cui tengo molto e non riesco a capire come mai non me ne abbia parlato...secondo lei dovrei dirgli che ne sono venuto a conoscenza?
ASpetto fiducioso una sua risposta
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Dr. Mario Corcelli Medico legale, Medico igienista 3.7k 99 53
Gentile Utente,

- il rapporto anale sia attivo che passivo non protetto con un soggetto sieropositivo è ad altissimo rischio.
- il sesso orale non protetto è a basso rischio per chi lo subisce e ad alto rischio per chi lo fa soprattutto se l'eiaculazione avviene nel cavo orale.

Non per intromettermi nel vostro rapporto sentimentale, ma ritengo molto scorretto e non etico che il suo partner non gliene abbia parlato, se veramente fosse sieropositivo. La cosa, però, mi appare alquanto inverosimile; anche perchè sono curioso di sapere in che modo lei abbia potuto scoprire una presunta sieropositività del suo partner.

Se la sieropositività del suo partner fosse accertata, le consiglio di rivolgersi subito presso un centro di malattie infettive, per valutare la eventualità di una profilassi farmacologica antiretrovirale, anche prima di attendere l'esito dei test HIV.
Le ricordo che anche l'epatite C può trasmettersi per via sessuale, anche se con minore probabilità dell'HIV.

Cordiali saluti.

Mario Corcelli, MD
Milano - specialista Medicina Legale e Igiene-Tecnica Ospedaliera
http://www.medico-legale.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2009 al 2015
Ex utente
Salve dottore..la ringrazio moltissimo per la sua risposta. Ora come ora sono molto preoccupato: da un lato ho paura di aver contratto l'hiv e dall'altro non riesco a capacitarmi del fatto che non me ne abbia parlato. Ho scoperto della sua sieropisitività tramite un'e mail che mi ha inoltrato per errore, e dove scriveva chiaramente di aver scoperto di essere hiv+...tra i medicinali che utilizza per curarsi c'è il Norvir e il Telzir...lei se ne intende? Sa se vengono utilizzati in genere per curare la seriopositività?

Il rapporto passivo si è consumato agli inizi di ottobre senza eiaculazione, nè perdite di sangue. Il 24 dello stesso mese ho fatto le analisi del sangue perchè dovevo essere operato. Dagli esami non è saltato fuori nulla. Posso star tranquillo? Secondo lei dovrò ripetere le analisi in futuro? Sono giovanissimo e questa è stata la mia prima esperienza omosessuale. Ci ho messo l'anima perchè, nonostante i tanti problemi, sono follemente innamorato. L'amore supera qualsiasi malattia ma bisogna essere chiar fin dall'inizio...non si può scegliere anche per l'altro..Ora non mi resta che parlarne con lui...
Spero in una sua risposta..
Grazie di cuore per il tempo che mi sta dedicando...
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Dr. Mario Corcelli Medico legale, Medico igienista 3.7k 99 53
Gentile Utente,

i farmaci da lei citati sono usati nella sieropositività da HIV.

Dice di avere fatto il test per l'HIV e che è risultato negativo?
Devo dirle, però, che dopo un rapporto anale non protetto, il test HIV va fatto dopo 30-40 giorni; se negativo, va ripetuto dopo 90-100 giorni; se il partner è sicuramente sieropositivo, si consiglia anche un terzo test dopo 180 giorni.
E non si dimentichi anche dell'epatite C e B.

Parlarne con lui è il minimo che deve fare; vero è che l'amore supera qualsiasi ostacolo, ma l'amore implica anche una chiarezza nei comportamenti reciproci fin dal primo momento.

Cordiali saluti.
[#4]
dopo
Attivo dal 2009 al 2015
Ex utente
Salve dottore,
quelli che ho fatto non erano esami specifici per l'hiv..ma a questo punto, se mi conferma il fatto che i medicinali che le ho elencato sono usati nella sieropisitività, andrò a fare l'esame...Ho letto che è anonimo e gratuito. L'esito si saprà 3 giorni dopo. Non serve prescrizione o ricetta del medico vero?
Le chiedo un'ultima informazione...i medicinali che ho citato prima serviranno sicuramente a rallentare l'hiv, ma ora come ora una cura definitiva non esiste, giusto? Quali rischi corre il mio compagno e quali rischi potrei correre io?
PS il medico dal quale ho fatto le analisi, mi ha detto che se ci fosse stata un'epatite sarebbe saltata fuori, anche se i tempi di incubazione sono lunghi...
La ringrazio per il tempo che mi ha dedicato...
Cordialmente
[#5]
Dr. Mario Corcelli Medico legale, Medico igienista 3.7k 99 53
Una cura definitiva, per ora, non esiste per l'AIDS.

La condizione di sieroposività per l'HIV non significa necessariamente malattia da AIDS; col tempo, il soggetto sieropositivo può sviluppare la malattia; i farmaci antiretrovirali servono a procrastinare il più possibile l'avvento della malattia vera e propria.

Quali rischi corre la persona sieropositiva?
Sarebbe troppo lungo spiegarlo.
Le rimando ad alcuni links, dove potrà trovare tutte le informazioni necessarie.

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/
http://www.aids.it/giovani/giovani/index2.html
http://www.ministerosalute.it/hiv/paginaFAQHiv.jsp?id=7&menu=strumentieservizi
AIDS-HIV

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