Una maggior serenità verso il mio quesito

salve, volevo gentilemente alcune informazioni e risposte riguardo al Citomegalovirus. Proprio pochi giorni fa ho fatto delle analisi, il risultato è stato che Citomegalovirus IGG positivo valore 9.0 ( 0.9-1.1 ) , mentre IGM negative 1.0 ( 0.9-1.1 ) ... vorrei quindi cortemente avere più consigli a riguardo,se ripetere le analisi,sottopormi a cure o qualsiasi altro tipo di consiglio che potete darmi voi dottori. Inoltre volevo chiedere che rischio di contagio o trasmissione c'è con questi valori, non ho ben capito se questa forma di virus può esser trasmessa anche con IGM negativo, o solo quando è presente in un soggetto in forma completamente positiva sia nell'IGG che nell'IGM, sarei quindi portatore? sarebbe molto importante per me saperlo poichè lavoro a contatto con i bambini e ho due figli molto piccoli di pochi mesi ( non vorrei magari che con semplici baci o contatti indiretti con saliva o altre secrezioni posson esser contagiati ), ultima cosa, volevo sapere se anche l'IGM poichè al limite quasi dei valori possa tornare positivo, alzarsi o rappresentare ancora una forma di infenzione viva. Grazie mille della vostra gentilezza e disponibilità, aspetto notizie per una maggior serenità verso il mio quesito.
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 335 6
Non deve fare assolutamente nulla , ha contratto in un passato non lontano il virus ed oggi ne conserva le Ig G ( memoria immunitaria ) mentre è negativo per le Ig M che rapprentano una malattia recente o in atto. Non c'è nessun rischio di essere contagioso e quando la malattia si trasmette le Ig M sono sempre positive. Di norma la malattia una volta superata non si ripresenta ma alcune volte questo può accadere in base a ceppi virali di CMV differenti. Si può ripresentare , invece, in soggetti immunodepressi

Un saluto

A. Baraldi

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dopo
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
salve dottore, innanzitutto grazie mille per la cortese attenzione e la consulenza....volevo sapere se orientativamente ( con un arco di tempo ) sa dirmi, a seconda dei valori, quando avrei contratto il virus, poichè ho notato che ha definito il tempo come "passato non lontano"...c'è un modo per individuare questi ceppi virali tramite analisi? non vorrei esser paranoico ma il fatto di avere due bambini molto piccoli, quindi delicati, e il lavorare a contatto con parecchi bambini piccoli attraverso cibi anche, di cui non posso conoscere il loro grado di immunità,posso rappresentare dei problemi. Ho saputo, e chiedo conferma a lei, tramite le varie informazioni su internet che questo tipo di virus può anche riattivarsi positivamente senza sintomi, non vorrei che igm tornasse positivo e quindi fattore di contagio, ovviamente non mi sottopongo spesso ad analisi da tenerlo di continuo sotto controllo, quindi tutto potrebbe avvenire in totale insaputa. La ringrazio molto ancora per l'attenzione, la gentilezza e la disponibilità.

dimenticavo un errore nella traiscrizione dei valori riguardo l'igm. Riepilogo : igg positivo è 9.0 ( 0.9-1.1 ) mentre igm negativo non era 1.0 come scritto con errore ma igm negativo 0.8 ( 0.9-1.1 )

grazie ancora. Saluti
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 335 6
Guardi stia tranquillo la malattia di norma una volta superata molto difficilmente si ripresenta, per le ragioni sopra esposte, e lei ,comunque non è assolutamente contagioso, ha soltanto le Ig G come memoria immunitaria. La differenziazione dei ceppi è difficile e riservata a laboratori di ricerca. Non è possibile dare un termine temporale in cui lei ha contratto la malattia , dico soltanto che non è successo molto in là nel tempo , visto che il valore di IG G non è poi così basso
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dopo
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
capisco Dottore...un'ultima cosa, in una di quelle lontane e difficili ipotesi di ritorno in futuro del virus, magari portata da una semplice febbre o normali sintomi influenzali o magari anche asintomatica come so che può manifestarsi, c'è modo comunque di notare un ritorno tramite esami del sangue? come mi è successo in questo caso appunto, in cui ho notato per caso e ben dopo la presenza passata di questo virus. Tramite analisi future se si ripresenta il virus, diciamo un ri-acutizzarsi che mi rende portatore di contagio e positivo, posso poi in futuro suddividere un nuovo episodio ( ritorno ) di questo virus rispetto al vecchio passato, gli esami evidenziano la cosa? un ritorno di infezione? parlo ovviamente sempre dell'IGG poichè è molto difficile cogliere il valore IGM sul momento, all'istante, come positivo. Immensamente grazie per la gentilezza
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 335 6
Nò, non è possibile in un ipotetico, molto raro, caso di riacutizzazione che decorra in modo asintomatico riuscire a risalire al momento del fatto perchè i valori delle Ig G possono variare entro certi limiti ma non ci danno indicazioni temporali se non quando sono molto alte e comunque anche in tal caso possiamo soltanto dire che l'infezione non è molto lontana , ma niente più. L'unico e solo indice di malatttia in atto sono le Ig M che però non scompaiono immediatamente e quindi , in caso di malattia , si possono anche rilevare.
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dopo
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
capisco, mi scusi le varie domande ma conoscerà benissimo come a volte i pazienti si domandando e desiderano togliersi ogni dubbio e preoccupazione su un tema. In caso, come detto, molto raro, di un riacutizzarsi o ripresentarsi dell'infenzione gli anticorpi sono in grado di nuovo di reagire e difendersi come già successo la prima volta? ( viste le analisi ). Inoltre le IG M quanto restano nel sangue prima di scomparire? E in quale caso mi consiglia di sottopormi a prelievo ( non so febbre alta per più giorni, semplice mal di gola e raffredore o cos'altro ) per capire e tutelare un possibile contagio, visto il mio esser a contatto con bambini piccoli per lavoro e figli. Ultimissima cosa, e poi non la disturbo più...noto che tramite i parametri delle analisi nell' Igg ha saputo, ovviamente molto orientativamente, parlare di un evento e una infenzione non molto lontana, sa dirmi per capire come possa esser avvenuto il contagio, in grandissime linee che idea ha sul tempo non troppo lontano, in termini numerici ( 6 mesi, 1 anno, 2 anni o cosa ). Grazie davvero molto per la sua etica professionale e la sua grande gentilezza
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 335 6
Allora diciamo subito che gli anticorpi che uno conserva hanno capacità di riconoscere il virus se dovesse ricomparire e , quindi, sono protettivi. Le ig M rimangono poco ma non possiamo quantificare il tempo. Non è proprio il caso che si sottoponga a prelievo per raffreddori, un po' di febbre ecc. perchè non c'è motivo di farlo, lo si fà quando persistono situazioni di questo tipo da lungo tempo. Non posso avere idee del tempo e gliel'ho già spiegato; posso dire che non è una malattia di 10 anni fà !!, ma più recente, però le consiglio anche di essere più sereno e meno ansioso, lei non ha più nulla, non contagia nessuno, quindi stia tranquillo
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