Profilassi antimalarica

Buongiorno,
sono un uomo di 34 peso 85 kg godo di ottima salute e non prendo medicinali abitualmente.
Per motivi di lavoro mio malgrado mi trovo attualmente in nigeria alloggio in una zona comunque con discrete condizioni igieniche e regolarmente disinfestata dalle zanzare, nonostante questo zanzare in giro ce ne sono e sono stato punto,maggiormente di giorno. ho iniziato a prendere il lariam una settimana prima della partenza e lo prendo regolarmente da 4 settimane.
inizialmento non ho avvertito nessun effetto ma settimana scorsa ho cominciato a stare male( forte senso di spossatezza diarrea debolezza fisica non ho mai avuto febbre) sto comunque cotinuando a prendere il lariam pero da qui mi sorgono numerose domande, considerando che a seguito di un breve rientro in italia per le festivita natalizie dovro ritornare in nigeria per almeno un mese significa che dovro continuare a prendere il lariam per altri due mesi almeno:
1) considerando il rapporto rischi benefici e conveniente continuare a prendere il lariam?
2) ci possono essere danni permanenti alla mia salute oltre che ai fastidiosissimi effetti collaterali temporanei nel prendere il lariam per questo a mio avviso lungo periodo?
3) posso cambiare la profilassi con un altro farmaco in corso d'opera? se si quale e con quale modalita?
4) se avessi contratto la malaria durante la mia permanenza potrei potenzialmente trasmetterla a mia moglie tramite rapporti sessuali?
Vi ringrazio per tutti i chiarimenti e o consigli che vogliate darmi in merito.
Cordiali saluti a tutti
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Dr. Mario Corcelli Medico legale, Medico igienista 3.7k 99 53
Gentile Signore,

1) considerando il rapporto rischi/benefici fra la malaria ed il farmaco, conviene continuare ad assumere il farmaco
2) solitamente gli effetti collaterali sono temporanei
3) generalmente non è consigliabile cambiare il farmaco durante il periodo di profilassi, a meno che gli effetti collaterali non siano talmente gravi da imporlo; in tal caso, va consultato direttamente il medico.
4) la malaria non si trasmette da persona a persona; perciò, anche nel caso malaugurato di un contagio, non vi sarebbe alcun rischio di trasmissione a sua moglie, nemmeno tramite i rapporti sessuali.

Buona giornata

Mario Corcelli, MD
Milano - specialista Medicina Legale e Igiene-Tecnica Ospedaliera
http://www.medico-legale.it