Fellatio a un transessuale senza preservativo

ieri sera ho fatto una delle cazzate più grosse della mia vita. Sono andato con una escort-prostituta transessuale e le ho praticato una fellatio senza preservativo.
Io volevo mantenermi moderato, ma lei mi ha preso la testa e me l'ha spinta sul pene, facendolo arrivare profondissimo, spingendo molto, quasi fino a farmi vomitare/tossire. Mi sono staccato e, dopo un po', dicendo che non volevo, e alla seconda volta che le ho baciato il glande ha ripetuto questa cosa. Mi ha dato noia e preoccupato, non l'ho lasciato capitare una terza volta, rifiutandomi di fare qualsiasi cosa.

Tornato a casa mi lavo, e mi sciacquo la bocca. Tutto ok. Successivamente faccio dei gargarismi per lavarmi la parte finale e dopo un po' scatarro (scusate l'eufemismo) e c'è del sangue nel catarro. Poteva essere del sangue che ogni tanto c'è, ma successivamente ho fatto un paio di catarri/sputi di quelli che si fanno raschiando la gola che avevano del sangue, più di quanto capita normalmente. Non pareva un sanguinamento diretto MA potrebbe anche essere.

Questa perdita potrebbe essere dovuta al fatto che ha spinto molto forte. Quanto è alto il rischio nel caso la perdita di sangue fosse dovuta a un'abrasione/irritazione creata da questo sesso orale profondo (quello che in inglese è detto deepthroat)? Mi spiego, volevo sapere quanto sono a rischio nei seguenti casi
1) l'abrasione è stata causata dal pene ma NON c'era liquido prespermatico (io non ne ho visto, ma poteva tranquillamente essercene)
2) il sangue nei catarri era semplicemente di più perché ho fatto i gargarismi, che han portato via più roba (non li faccio mai) E C'ERA liquido prespermatico
3) il sangue nei catarri era semplicemente di più perché ho fatto i gargarismi, che han portato via più roba (non li faccio mai) E NON c'era liquido prespermatico

È il caso di fare la profilassi?

Preciso che dopo la fellatio non c'erano tracce di sangue sul pene del trans, e il sangue nel catarro gargarisma c'è stato solo dopo, tornato a casa, e sono praticamente sicuro che fosse il mio.

(A parte la fellstio il rapporto era protetto)

Vi ringrazio di cuore,
Aiutatemi, vi prego
[#1]
Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Salve,
date le modalità del rapporto orale potrebbe essere utile una PPES (Profilassi Post Esposizione Sessuale).
E' evidente che il sangue derivi dall'abrasione mucosale provocata dall'asta nella sua gola. Il liquido pre - eiaculatorio è ricco di carica virale se il soggetto è HIV sieropositivo non in terapia. E noi non lo sappiamo. Quindi la eventuale assenza di sperma in ore non la pone al riparo.
Si rechi al P.S. e racconti senza pudori quanto è accaduto: per le altre MST ne riparliamo poi.
Mi tenga aggiornato se vuole.
Saluti,
Dr. Caldarola.
[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentilissimo Dr. Caldarola,
la ringrazio di cuore per la sua risposta.

Stamani mi sono recato in prontosoccorso, e dopo una lunga e insensata attesa, a poco meno di 24 ore dopo l'evento ho fatto la prima dose della ppes.
Domani torno per gli esami.

Purtroppo ho aspettato 12 ore in prontosoccorso, perché un infermiere incompetente mi ha messo come codice bianco, mentre manco sarei dovuto stare in fila, e mi avrebbero dovuto mandare direttamente in malattie infettive. Addirittura mi voleva mandare via, dicendo che dovevo andare dal medico di base, o dalla guardia medica. Se non avessi insistito mi avrebbero mandato via. Fattostà che una volta entrato è emerso che l'infermiere non ha operato secondo la procedura, tant'è che medito di denunciarlo, non tanto per me, quanto perché rappresenta un pericolo per la comunità.

In ogni caso dall'anamnesi i medici non han rinvenuto alcuna abrasione mucosale, e pensano che il sangue presente nel catarro fosse in esso già presente (cosa che ogni tanto mi accade), e che sia sceso più del solito per la forte pressione dell'asta sul palato molle, che ha appunto fatto scendere molto catarro.
Nonostante mi abbiano detto che secondo loro il rischio è paragonabile a quello di una normale fellatio senza eiaculazione, ovvero quasi nullo, io ho voluto procedere comunque con la PPE.

Stasera ho iniziato con PREZISTA - TRUVADA e NORVIR, domani torno e mi metto in cura.

lei che mi dice?

Un caro saluto,
grazie di cuore ancora
[#3]
Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Che le dico?
Che ha fatto la scelta giusta.
Gli incompetenti in ambito sanitario sono sparsi a macchie di leopardo ed in tutte le categorie: di che si meraviglia?
Veda di non ricadere più nell'errore commesso.

Saluti e in bocca al lupo,
Dr. Caldarola.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Perfetto, la ringrazio molto. Spero che nel più sfortunato dei casi possibili non sia l'aver aspettato quelle 12 ore in più a fregarmi per la vita.

P.s. per quanto riguarda l'errore, non si ripeterà MAI PIÙ.
[#5]
Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
No, stia tranquillo.
I tempi rientrano nei margini di accettabilità.
Saluti,
Dr. Caldarola.
[#6]
dopo
Utente
Utente
Grazie al cielo.
Come terapia mi han prescritto, da prendere una volta al dì, sempre alla stessa ora, una compressa di ciascuno di questi tre farmaci: Norvir 100mg, Truvada e Prezista800mg.
Le pare la migliore? Il medico non era uno specialista dell'hiv...


Tra l'altro mi chiedevo: quanto è alta la % di rischio per un rapporto come quello descritto per:
- sifilide
- HBV
- HCV

la ringrazio ancora tantissimo per l'aiuto e la comprensione.
[#7]
Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Salve,
le sono stati prescritti:
-Emtricitabina e Tenofovir disoproxil fumarato in associazione: due inibitori della transcrittasi inversa.
-Ritonavir: noto ed efficace inibitore delle proteasi virali.
-Darunavir: inibitore delle proteasi virali.
Ciò corrisponde alle indicazioni secondo le quali la PPES deve essere composta di due inibitori della trascrittasi inversa con inibitori della proteasi OPPURE inibitori dell’integrasi, quotidianamente per 28 giorni.
Quindi il protocollo terapeutico che le è stato prescritto è a mio parere corretto.

Non è possibile quantificare percentualmente il rischio per HBV e HCV ( che tuttavia non viene considerata una MST) nè quello per la Sifilide: sarebbe una masturbazione mentale.
Farà i tests al momento opportuno e verificherà se è avvenuto il contagio o no.

Se vuole, mi tenga informato.
Saluti,
Dr. Caldarola.
[#8]
dopo
Utente
Utente
Caro Dr. Caldarola,
mi scuso se le domande erano sciocche, purtroppo la preoccupazione, come può immaginare, è molta. Nella mia testa la domanda voleva soprattutto riguardare la modalità di trasmissione: se infatti per l'hiv ci sono molte informazioni in rete (seppur, credo, comunque non abbastanza esaurienti), per la sifilide le informazioni sono molto meno. Si parla semplicemente di "sesso orale", senza entrare nei dettagli (Come invece viene fatto per l'hiv)

Dunque mi chiedevo: se il pene del transessuale non presentava le classiche pustole da sifilide, c'è comunque pericolo di trasmissione nella fellatio? E se sì, c'è comunque una differenza?

la ringrazio ancora per il suo tempo e la sua pazienza

un caro saluto
[#9]
Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Salve,
se il paziente fosse stato in stadio secondario della Sifilide, sarebbe stato molto infettivo.
Non credo che lei abbia gli elementi per poter fare diagnosi di sifilide secondaria, specie nel contesto in cui si è svolto il fatto.
Aggiunga che spesso il sifiloma primario non è come quello che si trova sui testi di dermatologia: talora è assolutamente atipico.

In ogni caso la Sifilide si cura tranquillamente con la Penicillina.
Credo che debba essere l'ultimo dei suoi pensieri.
Saluti,
Dr. Caldarola.
[#10]
dopo
Utente
Utente
Caro dr. Caldarola, la ringrazio di nuovo per le risposte esaurienti.
Indagando sulle mie vaccinazioni, ho scoperto che nonostante non fosse ai tempi obbligatoria, da bambino mia madre mi fece vaccinare contro l'epatite B, quindi ho un pensiero in meno.

In ogni caso stamani ho fatto il primo giro di esami, che ripeteró dopo 1,2 e 3 mesi.

Dopo quanto dall'ipotetico contagio da sifilide il test diviene affidabile, o almeno indicativo?

Sabato ritireró i primi risultati, la terrò aggiornata.

Nel frattempo la ringrazio nuovamente per la sua gentilezza e precisione.

Un caro saluto,
[#11]
Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Salve,
bene, infatti un pensiero in meno.
La sierologia per la sifilide è probante almeno due mesi dopo l'avvenuto contatto sessuale.
Prima vi possono essere falsi negativi.
Arrivederci,
Dr. Caldarola.
[#12]
dopo
Utente
Utente
Grazie per le informazioni, la terrò aggiornato.
[#13]
Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Perfetto!
Saluti,
Dr. Caldarola
[#14]
dopo
Utente
Utente
Caro Dr. Caldarola,
volevo dirle che ieri ho ritirato i primi risultati delle analisi, e risultavo negativo rispetto a:
hiv 1-2 (test ab-ag)
epatite b (ovviamente, sono vaccinato)
epatite c
sifilide

So che per ora non vuol dire niente. Spero che siano così anche tra un mese (chiederò di abbinare il test ab-ag al PCR, per avere una certezza maggiore)

Un cordiale saluto
[#15]
Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Salve,
bene così: chi ben comincia è a metà dell'opera......

Sia sereno.
Saluti cordiali,
Dr. Caldarola.
[#16]
dopo
Utente
Utente
Gentilissimo dottor Caldarola,

A 36 giorni dal fattaccio ho rifatto i test:

risulto nuovamente negativo per:

hiv 1-2 (test ab-ag)
epatite b (ovviamente, sono vaccinato)
epatite c
sifilide

quanto posso star tranquillo per le varie malattie? Su internet ho letto che in molti paesi un test di questo tipo, a 40 giorni, vien già considerato definitivo (perché, appunto, le sieroconversioni tardive si hanno solo in casi molto particolari come ceppi rari di hiv, chemio ecc).

Comunque, per cautela, effettuerò comunque anche un altro test a due e tre mesi dal fattaccio.

la ringrazio molto