Klebsiella

Salve, vi chiedo un consulto, il mio ragazzo (uomo, 85kg, 27 anni, 1,85m ) ha avuto un incidente,che gli ha provocato oltre a rottura femore dx e sx anche una ferita con recisione di una vena importante collegata all'aorta femorale, dal 21/08 é stato ricoverato in rianimazione, ha reagito bene al dolore e non sono state riscontrate infezioni, 5 giorni fa l hanno spostato in chirurgia d'urgenza dove sono stati davvero non molto accorti alle regole di igiene, sta di fatto che ieri ha cominciato ad avere febbre, da alcuni tamponi di circa 5/6 gg fa sono stati rincontrati la klebsiella , uno stafilococco, e un batterio presente solitamente sulla cute. Pare che in questo reparto gli abbiano dato degli antibiotici blandi per un batterio della cute (un po vaghi). Ora i medici stanno cercando nelle emocultura la conferma che ci sia il.batterio. Io ho molta paura del fatto che essere in un reparto poco adatto e delle cure antibiotiche errate potrebbero rendere questo batterio farmacoresistente ancora piu cattivo, e mi chiedo se c'è un centro specifico per chiedere un consulto magari a Roma, o qualche infettivologo che in Italia si occupa di Klebsiella. Ho tanta paura, perché il rischio di perdere la gamba era scampato, ora ho paura che questo batterio possa essere letale. Attendo con ansia un vostro suggerimento
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Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Gentile Signorina,
Klebsiella Spp e Staphilococcus aureus sono degli opportunisti patogeni quasi sempre multiresistenti agli antibiotici, specie se contratti in ambiente ospedaliero.
Il germe della pelle a cui fa riferimento è probabilmente lo Staphilococcus epidermidis che è più rischioso per chi abbia vizi valvolari ma in genere non determina sepsi.
E' chiaro che se un paziente si affida ad un team di medici di un ospedale, nè lei nè nessun altro può interferire con la linea di condotta diagnostica e terapeutica dell'equipe.
Semplicemente se si ha la sicurezza che il pazienta venga curato male, si firma la assunzione di responsabilità e lo si porta dove si ritiene che possa essere curato meglio.
Se il problema è infettivologico, a Roma c'è l'Ospedale Spallanzani che insieme al Sacco di Milano costituiscono i riferimenti nazionali per le Malattie Infettive.
Ma prima di fare qualunque spostamento sarebbe bene che lei ne parlasse con il curante e soprattutto con i medici del reparto di Terapia Intensiva e sub - intensiva o con quello di Chirurgia dell'Ospedale infettivologico predetto per accertarsi della possibilità del ricovero.
Cordiali saluti,
Dott. Caldarola.