Fuoco di sant'antonio o sudamina?

Buonasera gentili medici

Vi chiedo un consulto che riguarda mia madre. E' una donna di 52 anni, ha avuto la varicella da piccola ed ha una tendenza all'ansia e allo stress spiccate. Da tre giorni, sul braccio sinistro, ha avvertito un indolenzimento non eccessivo (che solo dopo alcuni consulti con alcuni infermieri ha definito forte, quando le hanno nominato l'herpes zoster e i suoi sintomi, facendomi supporre si tratti di suggestione), con comparsa di poche (si contano sulla punta delle dita) eruzioni cutanee più simili a brufoli che a bollicine o vescicole (non ho notato neppure dopo osservazione ravvicinata la presenza di liquido) a formare come un anelletto di diametro largo circa tre centimetri. Altre piccole eruzioni simili, non rosse ma rosee, sono apparse sul lato opposto del medesimo braccio (quindi non al medesimo dermatomero). Alcuni consulti spiccioli da lei svolti con medici non esperti di malattie infettive o dermatologia le hanno suggerito la diagnosi di fuoco di sant'antonio. Ora, solo dopo tali diagnosi, dichiara un dolore molto forte, ma intermittente in ogni caso, nei pressi dell'ascella omolaterale, come se "il braccio tirasse", ma non sente un dolore autentico e insopportabile come da patologia tipica. (Premetto che sono laureando in medicina, per questo posso apparire piuttosto "saccente", ma il mio scopo è sottoporre a voi i suoi sintomi in modo obbiettivo, lei li esporrebbe ingigantendoli).

Dato che dopo tre giorni non c'è stata alcuna evoluzione della patologia, né febbre né altri sintomi a parte il forte prurito e il "dolore" intermittente, chiedo a voi se è possibile che realmente possa trattarsi di herpes zoster, nel qual caso vi chiedo, essendo io non ancora stato affetto da varicella, se può avermi contagiato pur non avendo ancora sviluppato liquido nelle eventuali vescicolette (lei dice di non essersele grattate).

Inoltre, a conferma delle mie conoscenze mediche, vi chiedo se l'herpes zoster si può o meno trasmettere come la varicella anche per via salivare (io so che non è così ma se mi sbagliassi farei ammenda e rivedrei le mie conoscenze professionali con rammarico).

Chiedo scusa per il modo un po esacerbato di esporre la situazione, e vi ringrazio per le risposte che vorrete fornirmi.
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Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Salve,
la morfologia che descrive delle lesioni (ad anello) va valutata de visu come tutte le patologie dermatologiche, inoltre l'interessamento che lei descrive di due dermatomeri diversi rende poco probabile la ganglionite da riattivazione di VZV e la seguente eruzione cutanea.
Un palpazione ascellare che dimostri l'assenza di linfoadenopatia reattiva rende l'iporesi ancora meno probabile.
Faccia valutare sua madre da un bravo ed esperto dermatologo: essendo studente di Medicina non avrà problemi a trovarne uno.
In quanto ai suoi dubbi: se non è venuto in contatto diretto con il liquido secreto da queste lesioni, è pressocchè impossibile che lei contragga la varicella: non vi è diffusione per via aerea nel caso dello Zoster.
Le consiglio tuttavia di praticare la vaccinazione contro la Varicella, perchè alla sua età e con la professione che svolgerà se lei è realmente immunologicamente vergine verso VZV non avrà scampo....
Dia notizie se vorrà.
Saluti cordiali,
Dott. Caldarola.
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dopo
Utente
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La ringrazio dottor Caldarola, le darò informazioni appena possibile. Grazie della sua replica.