Ematocrito alto dovuto al mio lavoro (assistente di volo)?

Salve,
sono assistente di volo dal Giugno 2015. Circa 1 mese fa, ho effettuato delle analisi del sangue. Tutto nella norma, tranne il fatto che il mio Ematocrito risultava 49.3%, quindi oltre il "limite" per un maschio adulto. Solo oggi ho portato le mie analisi al mio medico di base, che mi ha consigliato di assumere una cardioaspirina per circa 4 mesi, per poi ripetere l'analisi. So che il mio lavoro porta quasi "automaticamente" all'aumento % dell'ematocrito, però non sono molto convinto di voler assumere l'aspirina. Voi cosa ne pensate?
Grazie mille in anticipo,
Cordiali saluti.
[#1]
Nefrologo attivo dal 2011 al 2021
Nefrologo
Il valore in sè non è comune ma non è ancora patologico, potrebbe essere legato alla variabilità individuale, o anche a una iniziale acclimatazione ad "alte quote",... però chiedo (non essendo un medico aerospaziale): abitualmente la pressurizzazione dell'aereo a che valore viene tenuta ? a quale altezza corrisponde ? e poi: può trascrivere tutti e tre i valori caratteristici della serie rossa nel sangue, cioè ematocrito ma anche emoglobina e conta dei globuli rossi ? Forse si riesce ad essere più precisi.
[#2]
dopo
Utente
Utente
Salve,

Grazie mille per la risposta.
L'aereo viene tenuto ad una pressurizzazione di circa 1900-2400 metri ed esso corrisponde ad un'altezza di 11 kilometri.

I valori si riferiscono comunque ad 1 mese fa come avevo scritto, qualche giorno fa ho rifatto le analisi del sangue ed i risultati sono questi (riporto prima i "vecchi" risultati e poi i "nuovi" che, preciso, questi ultimi fatti dopo 5 giorni di NON volo):

Ematocrito: 49,3%
Emoglobina: 17
Globuli rossi: 5,67

Ematocrito: 46,2%
Emoglobina: 15,9
Globuli rossi: 5.33

Ancora grazie,
cordiali saluti.
[#3]
Nefrologo attivo dal 2011 al 2021
Nefrologo
Premesso che il laboratorio degli ospedali di Modena mette come limiti alti della NORMALITA' per gli uomini un ematocrito di 53 % e una emoglobina di 17,5 g/dl, le dico che la differenza fra i valori dei due prelievi mi sembra spiegabile più con la variabilità tipica di qualunque processo di analisi, e con una relativa disidratazione nei giorni del primo prelievo, quando forse aveva lavorato molto, e mangiato e bevuto meno. L'effetto dell' "altitudine" dovrebbe vedersi in tempi molto più lunghi, di mesi, ma i 2000 metri per poche ore, per poi tornare ogni volta al suolo, non dovrebbero essere uno stimolo sufficiente a far salire l'emoglobina.
P.S.: se qualche collega medico che ci legge ha informazioni diverse, intervenga pure !!
[#4]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille per la risposta. Anche io sarei interessato all'effetto dell'altitudine sui valori ematici.