Stato confusionale

Buongiorno, sono una signora di una certa età (75 anni) e soffro di cervicale. Ho piccoli problemi di salute, anche compatibili con l’età, che tengo sotto controllo.
Recentemente, però, sono preoccupata perché spesso ho confusione mentale. Nel mentre dei questo stato confusionale qualche volta divento rossa e mi si alza anche la pressione che, di norma è bassa.
Ho notato, inoltre, che quando questo stato confusionale sta per passarmi avverto anche un tremolio.
Ho già fatto una visita all’otorino ed è risultato tutto a posto. Presto farò altri accertamenti ma, sinceramente, vi devo dire che sono molto preoccupata. Ho appena fatto le analisi di sangue e delle urine e presto farò una urino cultura per la presenza di tracce di sangue ma, per il resto, le analisi sono quasi nella norma (a parte il colesterolo che è leggermente superiore al limite) .
Sono in attesa di fare un intervento di cataratta.
Ho notato che anche le unghie sono leggermente più scure del solito, colorate di un rosa scuro violaceo.
Onestamente sono in ansia. Da che cosa può dipendere?
Non vedo l’ora di leggere la vostra risposta e vi ringrazio in anticipo.
Domenica
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Medico di medicina generale, Medico di base, Pneumologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2011
Medico di medicina generale, Medico di base, Pneumologo, Psicoterapeuta
Gent.ma Utente,

Dall'esame della Sua scheda personale, una delle ipotesi che potrebbe doversi valutare, sarebbe un'alterazione dei gas nel sangue. Teniamo presente, comunque, che gli stati di confusione mentale nelle persone oltre una certa età, sono spesso espressione di infezioni che non si mostrano in altro modo. Credo che l'urinocoltura sia una buona scelta anche se un buon Medico di Medicina Generale ha sempre degli stick per controllare le urine senza bisogno di colture, almeno inizialmente.

Oltre i 70 anni, sarebbe anche utile effettuare una valutazione cognitiva per stabilire quanto "elastica" sia ancora la nostra mente: io sono solito somministrare io stesso i test necessari al Paziente ma mi rendo conto che non è un'abitudine diffusa.

Saluti