Chiarezza su sintomi diffusi

Buongiorno,

faccio riferimento alla mia storia clinica che è abbastanza lunga: si parte da circa 2 anni fa dove ho un periodo abbastanza lungo di fastidi allo stomaco (nausea, dolori addominali, cattiva digestione e dimagrimento): dopo varie analisi viene escluso tutto il possibile (rimane diagnosticato un moderato reflusso ed una duodenite) e magicamente i miei sintomi spariscono. A distanza di qualche mese ritornano e qui inizia la vera storia con vari sintomi e paure sparse un pò in tutto il corpo (tutto ad un tratto ero diventato una persona ansiosa e ipocondriaca). Quindi faccio diversi accertamenti tutti sempre con esiti negativi. A questo punto mi convinco di seguire un approccio diverso e quindi intraprendo un percorso psicologico (ancora in corso) per provare a capire e analizzare la situazione (premetto che in questi due anni mio padre che aveva una cardiomiopatia ipertrofica si è aggravato molto con frequenti ricoveri che hanno poi portato ad un trapianto tentato ad agosto scorso risoltosi poi negativamente con la sua scomparsa a novembre). I sintomi continuano a girare: effettuo comunque un ulteriore controllo (raggi con contrasto allo stomaco a Gennaio) ed anche qui emerge il solito moderato reflusso. Nel corso dei due anni ho eseguito due cicli completi di esami del sangue sempre nella norma, raggi allo stomaco negativi, ecografia addominale negativa, risonanza cervicale (dove sono emerse due protrusioni discali e una inversione della lordosi), visita neurologica negativa, controllo cardiologico (ecocardio + elettrocardiogramma presso il centro malattie genetiche di pavia) anche questo negativo anche se vogliono vista la storia clinica approfondire con altri successivi esami. In questo periodo dopo il controllo i sintomi si sono molto accentuati: ho sempre debolezza alle gambe, frequente sensazione di stordimento, mi sento mollo indolenzito quasi come avessi la febbre (ma non ce l'ho). Ciclicamente questa sensazione ritorna ma ogni volta va sempre peggio. Sinceramente sono un pò preoccupato: tutti mi tranquillizzano dicendo che la mi è ansia somatizzata però vorrei avere un vostro parere.

Grazie
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Ho letto attentamente e le chiedo di leggere attentamente l'articolo allegato:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1064-quando-il-corpo-va-in-ansia-i-sintomi-fisici-dei-disturbi-d-ansia.html

A dopo.

Cordialmente

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buonasera,

intanto la ringrazio per la risposta.
In effetti è un articolo molto esaustivo e raggruppa tutto quello che sento io.

Con lo psicologo sto affrontando questo percorso: a volte la difficoltà è proprio capire che tutto dipende da una situazione psicologica.

Una domanda ancora: un aspetto su cui da sempre mi sto concentrando è il peso: la mia equazione era ed è "se perdo peso vuol dire che ho qualcosa di brutto": in questo periodo ne ho perso un pò poi a volte un pochino lo riprendo. ora sono in una fase di leggera perdita.

Secondo lei dovrei preoccuparmi? può eventuialmente questo stato ansioso provocare la perdita di peso? io in realtà mangio sempre molto.

Grazie
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Una leggera perdita di peso può anche essere fisiologica soprattutto in questo periodo ( caldo, sudorazione, stress, ecc.).

Non vedo motivi di allarme.


Saluti