Sindrome vertiginosa di origine ignota

Salve, sono un ragazzo 23 anni. Durante i miei primi 21 anni di vita non ho avuto alcun problema medico degno di nota, fino all'estate di due anni fa, in cui, dopo un esame universitario andato male, ho iniziato a soffrire di attacchi di panico e a manifestare una sintomatologia ansiosa (accusando tachicardia post prandiale, aviofobia). Premetto che sono sempre stato un soggetto moderatamente ansioso, ma il tutto è diventato estremamente amplificato da quel mese in poi. Nonostante tutto, dopo i primi mesi la situazione si è stabilizzata. Intorno alla metà di Dicembre 2016 ho cominciato a soffrire di un senso di stordimento nella testa, come se mi trovassi in alto mare, una sorta di poco equilibrio percepito da me stesso, che nei fatti non riscontravo nel pratico se camminavo (ad esempio). Ciò non mi impediva di svolgere la mia vita normalmente perché non intaccava il mio equilibrio, nonostante ciò era estremamente fastidioso. Il mio medico curante mi ha indirizzato da un neurologo, che mi ha fatto qualche test (la visita è durata 2 minuti) e mi ha detto di essere "neurologicamente indenne", che forse era solo ansia, invitandomi a prendere per un giorno delle gocce di lorazepam. Qualche giorno dopo, di mattina, mi trovavo a letto a pancia sotto, ho ruotato la testa di 90° in sequenza destra-sinistra-destra e all'ultima rotazione ho avvertito un capogiro insolito, molto forte, una vera e propria vertigine. Sono rimasto immobile a letto fino alla sera, poiché il movimento del capo mi avrebbe causato nuovamente quel forte capogiro, e durante tutto il giorno non ho potuto fare che questo; il mio medico curante mi ha detto di assumere torecan due volte in quella giornata. Nei giorni seguenti sono migliorato gradatamente e sono stato indirizzato da un otorinolaringoiatra, il quale sospettava che avessi la vertigine posizionale benigna, poi smentita tramite le manovre da lui compiute, così mi ha prescritto vertiserc 32 mg/die per una settimana. Ci tengo a dire che sia lui che il neurologo mi sono sembrati parecchio sicuri nel formulare la loro diagnosi. Da allora ho continuato a stare male con giorni in cui peggioro e altri in cui miglioro. Ho consultato anche un osteopata che però ha eseguito solo 3 manovre che non mi hanno recato alcun beneficio. Dal giorno in cui ho avuto quella famosa vertigine non vivo più serenamente, limito anche i movimenti del collo per paura che possa capitare nuovamente, anche perché il movimento mi causa spesso fastidi di origine vertiginosa; per esempio chinarmi a raccogliere qualcosa, l'alzarmi dal letto passando dalla posizione distesa a quella eretta, o semplicemente ruotare/chinare/alzare il capo.
Gli esami da me effettuati in questi anni sono: ECG e ecocardiogramma (entrambi a 18 anni), holter pressorio con valori sostanzialmente normali (se non erro la media era 128-83) ed esami del sangue negativi. Mi rivolgo a Voi speranzoso di ottenere un aiuto, grazie anticipatamente.
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Dr. Marco Bonelli Reumatologo, Medico di medicina generale 238 12 10
Buonasera,
la sindrome vertiginosa od Un sorta d'instabilità da Lei lamentata sono una patologia di difficile inquadramento .
Il videat neurologico e quello otorino sembrano escludere patologie a carico del sistema nervoso e dell'orecchio per la parte che riguarda la componente vestibolare .
La percezione che i movimenti del capo possano scatenarLe tali disturbi cozza con la sua giovane età e quindi non è sensato attribuirli alla colonna cervicale.
Si potrebbero inquandrare ,la prudenza è d'obbligo vista la natura multifattoriale di tali disturbi e la loro sfumata manifestazione,in un ambito di somatizzazione ansiosa ,
e non solo per la sua anamnesi ma anche proprio per la natura di questi sintomi .
L'assenza di nausea ,da Lei non menzionata ,rafforzano tale ipotesi .
Si faccia consigliare dal curante una terapia ansiolitica o
meglio antipanico e anti fobica da assumere per un certo tempo e nel caso si ripresentino i disturbi rivaluti la situazione con un Otorino.
Un saluto

Dr. Marco Bonelli
MedicoChirurgo
Specialista in Reumatologia

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dopo
Attivo dal 2017 al 2021
Ex utente
Buonasera dottore, in primis la ringrazio di cuore per la tempestività nel rispondere, ma prima di attribuire il tutto ad una somatizzazione di tipo ansiosa vorrei chiederle se può consigliarmi un altro specialista da consultare. Ho dimenticato di dire che negli anni passati ho avuto problemi alla zona lombare della colonna (due vertebre erano e sono tuttora ravviciniate), inoltre mi capita di avere dolori muscolari nel tratto cervicale, alle spalle e in corrispondenza delle scapole. Secondo lei queste vertigini potrebbero scaturire da un problema osseo/muscolare?Premesso che studio medicina, avevo pensato anche ad un'origine vascolare del disturbo, ad esempio una lieve stenosi dell'arteria basilare o di una delle due arterie vertebrali, cosa ne pensa al riguardo?Grazie ancora dottore.
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Dr. Marco Bonelli Reumatologo, Medico di medicina generale 238 12 10
Buongiorno,
futuro collega ,non penserei ad ipotesi vascolari per la tipologia del distrubo che peraltro sono sufficientemente rare . Il dismorfismo della colonna vertebrale con ripercussioni funzionali potranno essere inquadrati fa un buon Fisiatra ed eventualmente ridimensionati da un corretta attività fisica ,
Un saluto
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Gentile Paziente, poiché il suo disturbo permane nonostante le indagini e le cure del caso le suggerirei di non trascurare una possibile causa di vertigine spesso dimenticata: la disfunzione dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) . Del resto anche la letteratura scientifica riferisce che quando alcuni sintomi di usuale pertinenza otorinolaringoiatria non sono sostenuti da problemi otologici, o non se ne trova la soluzione , è al possibile conflitto fra condilo mandibolare e orecchio che bisogna rivolgere qualche attenzione.
Può trovare qualche notizia in più sui rapporti fra Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) e orecchio aprendo questo link:

http://www.studiober.com/patologie/patologia-dellorecchio/

La componente psicologica può essere certamente in gioco nel suo caso, ma va sottolineato che le motivazioni psicologiche sono spessissimo presenti anche nelle disfunzioni dell'Articolazione Temporo Mandibolare: anche la bocca è un organo di stress, e spesso reagisce agli eventi stressogeni con parafuzioni quali bruxismo e serramento, diurni e notturni, che accentuano , se presenti, problemi occlusali, amplificandone gli effetti dannosi.

Le consiglio pertanto di farsi visitare anche da un dentista che si occupi abitualmente di problemi dell’Articolazione Temporo Mandibolare e di rapporti fra questa e l'orecchio: non tutti i dentisti coltivano questa sottospecialità.
Cordiali saluti ed auguri.

Può anche dare un’occhiata a questi articoli:

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1408-la-vertigine-di-pertinenza-odontoiatrica.html http://www.studiober.com/pdf/Cefalea_Otite_Cervicalgia.pdf

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com