Acne attiva e medicina estetica

salve. ho l'acne in fase attiva e dopo aver fatto una cura dalla dermatologa senza alcun risultato, mi sono rivolta ad un medico chirurgo di medicina estetica che mi ha detto di fare peeling e succesivamente la radiofrequenza x risolvere il problema. ora ho alcuni dubbi,vorrei sapere se entrambe le cose possono davvero curare l'acne in fase attiva? la radiofrequenza e il peeling possono essere nocivi alla salute e potrebbe fare peggiorare l'acne anche in futuro? ce un periodo di convalescenza subito dopo il peeling e la radiofrequenza? come risulta la pelle? aspetto una vostra risposta perchè ho tanti dubbi, paura ma tanta voglia di guarire. la ringrazio e scusate x le tante domande.
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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Gentile amica,

il fatto che lei non abbia avuto soddisfazione terapeutica in un contesto specialistico relativamente alla sua patologia - l'Acne appunto - non vuol dire che lei debba gettare i "remi in barca" e traslare ciò che invece correttamente aveva approntato:

deve sapere che l'Acne prima di essere trattata dal punto di vista dermo-estetico deve essere curata; a farlo deve essere il dermatologo.

Sappia che l'acne può e deve essere curata; in seguito possono essere scelte le modalità migliori e più recenti per trattarne gli esiti;

legga se vorrà:

https://www.medicitalia.it/blog/dermatologia-e-venereologia/1912-le-4-cause-dell-acne-o-dei-brufoli.html

che possiede altri 2 links specifici sul tema.

Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it

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dopo
Utente
Utente
Dr.Laiano, la ringrazio x la risposta. quindi curarla con la medicina estetica potrebbe farmi peggiorare la situazione?
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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Dico solo come ho chiarito in precedenza che i parametri debbono essere opposti.
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dopo
Utente
Utente
ok la ringrazio buona giornata
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Dr. Domenico Laquintana Dentista, Medico estetico 158 8
Concordo col dottor Laino sul fatto che sia opportuno che sia lo specialista dermatologo a curare l'acne attiva.

Non ho competenza sufficiente per risponderle circa la validità della radiofrequenza nel trattamento estetico dell'acne. Occupandomi di laser mi permetto di indicarle anche questa soluzione per la cura degli inestetismi da acne (sia in fase attiva, sia per l'attenuazione degli eventuali inestetismi residui alla fine del processo acneico).

Sin dall'inizio dei primi segni di acne il laser può essere utile: in particolare il laser frazionato. Con esso è possibile indurre vari tipi di effetti benefici (non ultimo anche un miglior assorbimento dei farmaci topici favorito proprio dai microfori cutanei che il passaggio del laser frazionato produce sull'epidermide).

Resto però convinto dell'assoluta necessità di una supervisione specialistica dermatologica ad ogni atto di medicina estetica in questo caso: io rimando sempre al collega dermatologo il paziente da trattare per patologie di questo tipo quando vi sono lesioni acute e quando è in corso una terapia con farmaci.

Nel caso specifico del laser, alcuni farmaci usati contro l'acne sono addirittura una controindicazione assoluta.

Non tutti i dermatologi hanno competenze di terapie laser. Nulla di strano; ogni specialista usa le armi terapeutiche che predilige. A volte questo però rende difficile una collaborazione tra medico estetico e dermatologo.

Spero di esserle stato di qualche utilità. Se avesse bisogno di chiarimenti su qualche aspetto particolare, chieda pure.

La saluto cordialmente,

Dott. D. Laquintana
www.domenicolaquintana.it
dottor@domenicolaquintana.it

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Dr. Marco Loiacono Chirurgo plastico 549 8
caro utente,
non è mai una buona idea procedere a trattamenti chirurgici in una fase attiva.
I vari trattamenti disponibili (laser, peeling, dermoabrasioni, ecc...) si usano per trattare gli esiti dell'acne e non l'acne stessa ed il decorso post-operatorio dipende dal procedimento scelto.

Concordo con i colleghi sul fatto che forse dovrebbe provare con dermatologi esperti del settore e cercare di prevenire l'esito cicatriziale dell'acne.

Buona serata

Dr. Marco Loiacono
Specialista in Chirurgia Plastica ed Estetica
www.nuova-chirurgia-estetica.it

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Dr. Domenico Laquintana Dentista, Medico estetico 158 8
Concordo col collega Loiacono per quanto riguarda le procedure chirurgiche (da evitare in fase attiva).

Nel caso dell'acne farei un distinguo per l'uso del laser frazionato. La tecnica frazionata non è un atto chirurgico in quanto lascia l'epidermide pressocchè illesa.

In generale, comunque, gli effetti benefici che si possono avere dall'utilizzo del laser anche in fase attiva sono molteplici:

-disinfezione (tipica del laser, che agisce sulla cmponente batteric in maniera analoga a quando si trattano le tasche gengivali o a quando trattiamo le onicomicosi)

-creazione di microfori sull'epidermide (che aumentano la possibilità di veicolare in profondità i farmaci sotto forma di ungenti o pomate)

-effetto antinfiammatorio (specie del laser Nd-Yag 1064 e del laser KTP)

-effetto biostimolante (che accelera la guarigione ed i processi riparativi).

Si tratta in gran parte di effetti benefici atti a ridurre i sintomi, che non eradicano la malattia, ma di certo hanno anche un gran significato di prevenzione degli esiti.
Di per sé, poter ridurre i sintomi di una patologia che in genere dura alcuni anni è importantissimo.

Concordo in pieno che l'effetto di maggior rilevanza del laser si ha però nella terapia estetica degli esiti: a fine malattia si può correggere i difetti residui sfruttando altre caratteristiche del laser (ablazione, stimolo alla sintesi del collagene).

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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Per fare chiarezza altrimenti si rischia di ingenerare false aspettative e messaggi distorti e non in linea con ciò che da anni tutti i dermatologi fuori e dentro medicitalia fanno e indicano, dico, molto brevemente che le linee guida internazionali, la global alliance for acne e quindi ciascun medico dermatologo sono concordi nel relegare a qualsiasi laser ablativo e semiablativo una funzione postuma al trattamento di ciascun tipo e grading dell'acne.

Le osservazioni del dr. Laquintana non sono ovviamente destituite di fondamento (il calore sprigionato ai tessuti viciniori in qualsiasi lunghezza d'onda detiene poteri antinfettivi e quindi antinfiammatori) ma il laser di qualsiasi tipo non può sostituirsi alla terapia di base ne' in alcun modo e preventivamente alla guarigione, associarsi contemporaneamente ad essa.

L'acne e' cosa seria e spegnere una singola lesione con un raggio laser non significa curare: in termini pratici per l'utenza surrogo dicendo che un incendio di vaste proporzioni non si insegue con la coperta di panno..

Auspico inoltre in qualita' di referente d'area in medicitalia, che l'esperienza personale -importante- possa arrivare sempre seconda alla formazione (in questo caso medica e non odontoiatrica) e in tal caso ed essenzialmente specialistica dermatologica.
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Dr. Domenico Laquintana Dentista, Medico estetico 158 8
Ringrazio il collega Laino per le precisazioni fatte ad evitare aspettative illusorie da parte dei pazienti.

Devo però anche invitarlo a rileggere meglio il mio intervento: se così facesse potrebbe cogliere la mia assoluta identità di visione con lui.

Ho più volte detto che è il dermatologo a curare l'acne e sono stato in accordo con lui nel dire che l'uso del laser non è la cura dell'acne. Ribadisco però che esso ha indicazione nella terapia sintomatica (cioè indirizzata a diminuire i sintomi) anche in fase attiva.

Senza il parere di un collega specialista in dermatologia io non ho mai iniziato un trattamento laser.
Il problema è che non tutti i dermatologi sono concordi sull'efficacia del laser in questa fase della patologia acneica.
Lo stesso dottor Laino, in un altro post, riferisce di far uso di laser 1064 o luce pulsata "pur non potendo essere questa la sola terapia".

https://www.medicitalia.it/consulti/dermatologia-e-venereologia/8438-laser-per-curare-acne-in-fase-attiva.html

Sono daccordo con lui anche sull'assoluta necessità che i medici non agiscano solo sulla base della propria esperienza ma siano sempre preparati alle pratiche che eseguono da adeguata formazione. La mia formazione è medica (laureato in medicina e chirurgia) non odontoiatrica, e un lungo ed adeguato periodo di aggiornamento ha preceduto l'inizio della mia pratica in laser ad indirizzo estetico.

Ai laureati in Odontoiatria, al contrario, l'uso del laser è consentito solo nella cura delle patologie della bocca e per alcune terapie estetiche dei "tessuti periorali", ovvero della pelle del terzo inferiore del viso.
Ma non è questo il mio caso.
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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Rilancio le indicazioni poste e specifico per massima comprensione da parte degli utenti che il richiamo del dr. Laquintana in uno dei miei tantissimi articoli e consulti sull'acne - che la luce pulsata non e' un laser (ne' ablativo tantomeno semiablativo).

Ad ogni modo sono certo della implementazione contributiva del collega intervenuto che sicuramente con la sua esperienza potrà addurre nozioni importanti in una patologia dermatologica che deve avere approcci squisitamente specialistici dermatologici e sono certo he anch'egli segua i dettami di un suo collega dermatologo nella pratica professionale.