Complicazioni avute con carbossiterapia

Salve, vi scrivo per avere un parere da dei professionisti in merito a ciò che mi è accaduto dopo una seduta di carbossiterapia effettuata presso lo studio di un rinomato medico estetico della mia città. L'area da trattare era la parte sottostante i glutei (coulotte de cheval) e si trattava della seconda seduta. Il dottore ricaricava di volta in volta una siringa in una stanza accanto a quella dove mi trovavo, non aveva alcun tubo collegato ad un macchinario come invece avevo visto in diversi filmati. Dopo circa 30 min dalla fine della seduta ho iniziato ad avvertire dei dolori, prima sotto le ascelle e successivamente al petto allo sterno sino al collo, all'addome e in breve su tutto il corpo. Toccandomi mi sono resa conto che la sensazione di "crepitio" tipica delle aree trattate si era diffusa ovunque, dalle caviglie sino al collo e la cosa peggiore era che avvertivo dolori muscolari su tutto il corpo anche nel deglutire e nel respirare. Mi sono preoccupata moltissimo e ho chiamato il medico che mi ha detto che era avvenuto un episodio di "sufflazione" e i dolori erano causato dallo scollamento dei tessuti. Mi ha detto di assumere tachipirina e andare a dormire. Il giorno dopo non mi muovevo assolutamente ed ero gonfia ovunque (sono molto magra di natura quindi era evidente!) al che la sera richiamo disperata il mio medico che mi dice di affiancare alla tachipirina una terapia antibiotica di Macladin. E qui ho avuto i primi dubbi che si trattasse di un'infezione anche se il dottore continuava a ripetere che si trattava di una grande infiammazione muscolare. Morale della favola sono rimasta immobilizzata a letto per 5 gg, ho fatto 4 gg di antibioticomattina e sera + tachipirina 1000 mattino e sera e solo dopo 7 gg il gonfiore e il "crepitio" sono scomparsi da tutte le zone del corpo. Oltre al dolore, alle ferie obbligate e alla preoccupazione mi resta il sospetto che il medico non mi abbia detto la verità e che in realtà era in corso una bella infezione e non una semplice infiammazione muscolare, altrimenti proprio non mi spiego l'uso dell'antibiotico. Prima di andare dal dottore e chiarire l'accaduto vorrei avere dei validi argomenti. Magari mi ha detto la verità e farei solo la figura della sciocca. Ringraziandovi per l'attenzione porgo cordiali saluti.

Marica
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Dr. Alberto Diaspro Chirurgo maxillo facciale, Medico estetico, Chirurgo plastico 348 9
Buongiorno
durante il trattamento di carbossiterapia il gas, anidride carbonica medicale fuoriesce da una bombola ove é compresso alla stato liquido, defluisce all'interno del macchinario che provvede a riscaldarla, ed umidificarla e quindi nel tubo ad esso collegato fino all'ago che la porta nel sottocutaneo e nel tessuto adiposo a seconda di quale sia l'obiettivo del trattamento eseguito dal professionista.
Il gas defluisce a pressione e quantità pre-impostate sul macchinario, atte a trattare l'inestetismo loco-regionale e comunque per un trattamento distrettuale: se necessario trattare zone più ampie (ad esempio le gambe) si punge in più punti al fine di fare diffondere l'anidride carbonica in modo uniforme e rendere il trattamento meno fastidioso: per insufflare tutto l'arto da un solo punto sarebbe necessaria una pressione molto elevata infatti, con notevole discomfort durante il trattamento che lei non riferisce di aver percepito per altro.
Per tutto il resto il consiglio é di confrontarsi in maniera trasparente con il collega che l'ha trattata: la carbossiterapia é una metodica di medicina estetica tra le più sicure, efficaci e priva di siginifcativi effetti collaterali.L
a sintomatologia da lei riferita da dopo il trattamento ai giorno successivi é pertanto da chiarire come é già avvenuto parzialmente durante i contatti telefonici.
La terapia antibiotica ha avuto scopo più cautelativo che altro per quanto valutabile dal suo discorso: l'infezione così diffusa si sarebbe resa probabilmente molto sintomatica ed il collega ha con correttezza preferito prevenire l'eventualità
Quanto detto per consigliarle un colloquio disteso e chiarificatore con il professionista che l'ha trattata, per chiarire i suoi dubbi su quanto occorsole: spesso parlare é il modo migliore per capirsi, pur comprendendo il suo stato d'animo.
Cordiali saluti

Dr. Alberto Diaspro MD, MSc

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dopo
Utente
Utente
Graze della tempestiva risposta.
Effettivamente le iniezioni sono state molto dolorose rispetto alla precedente seduta e anche la quantità di gas molto superiore pur essendo sempre la stessa zona. In particolare una iniezione era stata dolorosissima e infatti avevo chiesto al dottore di darmi qualche secondo per riprendermi prima di riprendere le punture. La cosa che ricordo in particolare è che mi aveva iniziato a dolere l'ascella dx appena dopo questa dolorosa iniezione, ma credevo fosse uno strappo muscolare (pratico sport quotidianamente) e nn fosse collegato. In ogni caso chiarirò con il mio medico anche se dubito che riguardo al mio dubbio su una possibile infezione batterica mi darà una risposta esauriente.
Grazie mille del suo consulto.

M.