Intontimento mattutino

Buongiorno Spettabile Staff.
Vorrei chiedere a cosa può essere dovuta una sorta di intontimento mattutino che poi va esaurendosi col passare delle ore e uscendo all'aria aperta per sbrigare le varie commissioni che colpisce recentemente mio papà di 78 anni.
Preciso che è iperteso controllato (recentemente dopo un brusco rialzo di pressione il medico gli sta aggiustando la terapia) e cardiopatico (stenosi moderato/severa della valvola aortica -assume cardioaspirina e amiodarone) e ha subito quasi tre mesi fa un intervento di turp (assume oggi tamsulosina).

In occasione del rialzo di pressione in P.S. dopo aver ripristinato i valori per scruopoli gli hanno fatto eseguire una TAC con esiti nella norma. Ora è in nota comunque per scrupolo per esame ecodoppler TSA e una RMN encefalo.

Ma al di là di questo vorrei precisare che da diversi anni accusa vertigini quando alza il capo o lo sposta a destra a sinistra (se mentre cammina volta il capo tende a sbandare) o se cammina lentamente sente una sorta di mancanza di equilibrio a differenza di quando cammina al suo passo naturale (svelto) col quale non ha problemi.

Lui si è anche un po' rassegnato nel corso del tempo, imputando il disturbo all'età. Ma ci può essere una qualche spiegazione?

Grazie.
Cordialmente.

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Dr. Nicola Di Fiore Medico di base 81
I disturbi del microcircolo si accentuano con l'età anche perchè associati a decadimento dell'acuità visiva e dei delicati meccanismi del controllo posturale.Se gli accertamenti continueranno ad essere negativi,consiglio di usare farmaci specifici, quali la betaistina a 24 mg ogni 12 ore,sempre che non vi siano controindicazioni.

Nicola Di Fiore

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiono Eggr. Dottori.
Riporto qui, chiedendo cortesemente se posso essere aiutata a comprenderlo, il referto della RMN encefalo a cui si è sottoposto il mio papà.

"In corrispondenza della porzione centrale e superiore del ponte si osservano alcuni minuscoli focolai di ipersegnale in T2 caratterizzati da una restrizione dell diffusione. Il reperto è attribuibile a lacune ischemiche recenti.
In ambito sovratentoriale non si evidenziano lesioni ischemiche "maggiori".
Il complesso ventricolare mostra dimensioni e morofologia normali senza compressioni o dislocazioni patologiche.
Si associano plurime lacune stabilizzate a livello della giunzione cortico-midollare fronto-parietale bilateralmente.
Adeguate all'età del signore è l'ampiezza dei solchi subaracnoidei della convessità.
Conclusioni: alcune piccole lesioni ischemiche recenti a livello del ponte"

Grazie anticipatamente.
Con cordialità.
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Dr. Nicola Di Fiore Medico di base 81
A mio modesto parere,il referto della RM è molto accurato e segnala altrerazioni reversibili e compatibili con l'età del soggetto.
La naturale rigenerazione delle interconnessioni neuronali,dovrebbe in breve tempo supplire a transitori deficit della memoria e dell'attenzione ristabilendo anche in breve tempo la normale stabilità posturale con meccanismi compensatori.
E' necessario pertanto,non essendoci una cura universale per riattivare zone cerebrali parzialmente compromesse,usare la nimodipina per 30 giorni ogni otto ore e affidarsi ad antipertensivi specifici (losartan)e antiaggreganti (ticlopidina) per prevenire futuri ulteriori danni al microcircolo cerebrale.
Il medico curante sicuramente avrà già valutato e prescritto i farmaci adatti.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Dott. Di Fiore, La ringrazio molto.
Lei ha la gran dote di spiegare chiaramente le cose, senza allarmare.
In effetti Le confermo che dall'episodio avvenuto una ventina di giorni fa mio padre si è rimesso completamente. La pressione si è stabilizzata (come Lei dice il nostro medico ha leggermente aumentato la terapia già in corso, 1 cp. Sinertec la mattina e 1 cp amlodipina 10 mg a pranzo) e non sente più capogiri o instabilità nella marcia. Il nostro medico mi ha in effetti detto che sarebbe intenzionato a rafforzare ora la terpia antiaggregante con Cardirene o Tiklid, perché probabilmente la cardioaspirina che assume tutti i giorni è insufficiente.

Mio padre non è contentissimo, più che altro perché a suo tempo per un po' aveva provato ad assumere sia l'uno che l'altro farmaco ma poiché aveva tutte le mattine epistassi importanti alla fine il nostro medico glieli aveva sospesi.
Speriamo che ora non si ripresenti lo stesso problema.

Non mi ha parlato di nimodipina.
Tra quindici giorni avremo poi l'ecocardio di controllo per la valvola aortica e il nostro medico mi ha detto che sarà importante anche lì verificare che non ci sia magari stata una degenerazione.

Grazie di cuore per la Sua gentilezza e professionalità.
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Dr. Nicola Di Fiore Medico di base 81
Mi sembra doveroso precisare e scusarmi soprattutto per non aver preso in considerazione eventuali patologie cardiache che potrebbero, in qualche caso effettivamente, per deficit di flusso, causare una scarsa ossigenazione cerebrale e generare sintomi compatibili ai disagi accusati da Suo padre,in primis la fibrillazione atriale e difetti valvolari con ridotta funzione della pompa cardiaca.Alla luce di queste ulteriori indagini sarà possibile affinare la terapia per una migliore qualità di vita.Cordiali saluti.