Una ragade anale operata ma non guarita

a seguito di un ricorrente dolore al fegato e a una sensazione di gonfiore post defecazione, mi è stata ordinata una eco all'addome.
questo è l'esito:
fegato modicamente ingrandito con incremento diffuso dell'ecogenicità parenchimale in rapporto a steatosi;nei piani superficiali del vii segmento piccola formazione cistica di 8 mm.
non dilatazione delle vie biliari intra ed extra epatiche.
pervia la vena porta
colecisti in sede normo distesa da bile alitiasica.
pancreas mal valutabile per il meteorismo intestinale.
la milza presenta volume ai limiti superiori della norma con diametro polopolare di 12 cm.
reni in sede nei limiti morfo-volumetrici e ecostrutturali.
al iii medio-inferiore del rene sn spot iperriflettente di 3 mm compatibile con microcalcolo o renella.
non dilatazione delle vie escretrici calico - pieliche bilateralmente.
nei limiti il calibro dell'aorta addominale.non adenopatie in ambito retroperitoneale.
vescica ben distesa da urina con pareti nette.
la prostata studiata per via sovra -pubica presenta volume ai limiti superiori della norma 21 ml
nei limiti le vescichette seminali.
dopo minzione nonostante nuovo tentativo, residuo in vescica di circa 48 ml di urina.
la mia domanda è la seguente:
dall'esito c'è qualcosa che può causare i sintomi sopra descritti?
premetto che soffro di una ragade anale operata ma non guarita e dopo la defecazione oltre al bruciore anale compare il dolore addominale ,una sensazione di gonfiore e fastidio.
ho fatto anche gli esami del sangue che evidenziavano alt un po'sopra ai limiti e bilirubina diretta e non leggermente più alte.
grazie se qualcuno mi vorrà spiegare
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
I valori elevati delle transaminasi sono in genere correlati ad un malfunzionamente del fegato, del resto evidenziato anche all'ecografia.
La ragade anale tuttora presente potrebbe invece causarle, per riflesso antalgico, una difficolta' alla defecazione corretta, che a sua volta potrebbe essere in parte il motivo dei dolori/gonfiori addominali.
E' necessario trovare un rimedio sia alla ragade sia ai disturbi imputabili al fegato: con una Visita Chirurgica per la prima, con una corretta dieta per la seconda, magari aiutandosi con i consigli che il suo Medico di Famiglia le potra' fornire in merito.
Cordiali saluti

dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Egregio dottore, la ringrazio per la sollecita risposta.
mi permetto un'altra domanda:
ma il meteorismo intestinale evidente all'eco ma non esternamente è la causa dei disturbi di gonfiore che sento dopo la defecazione?
questo gonfiore mi accompagna per 4-5 ore di
grazie ancora.
quanto al rimedio sono due anni che vado avanti con questo problema e un anno che mi hanno operato alla ragade ma aimè purtroppo tranne tante visite e soldi spesi non ho ottenuto molto.
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Dr. Mirco Castiglioni Urologo, Andrologo 774 45
Il difettoso rilasciamento del perineo durante la minzione e la defecazione può essere responsabile sia della ragade anale e in seconda istanza del meteorismo, che dell'incompleto svuotamento della vescica. Può essere indicata l'esecuzione di una tonometria perineale di pertinenza fisiatrica e/o neurourologica. Anche diversi gastroenterologici si occupano di queste problematiche ed effettuano esami idonei alla diagnosi per una terapia mirata.

Dr Mirco Castiglioni
Specialista in Urologia
Andrologo

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dopo
Utente
Utente
Dr Castiglioni,ringrazio anche lei dei prezionsi consigli
e chiedo:
può essere che questi disturbi siano oramai divenuti una cosa più psicosomatica che reale?
mi spiego:
io sono 13 anni che soffro di ragadi,solitamente con un controllo alimentare guarivano per poi tornare quando eccedevo con i cibi grassi.
il tutto fino a due anni fa che la ragade è ricomparsa e non mi ha più abbandonato.
ecco allora che non passandomi ho richiesto visita proctologica e mi è stata prescritta coloscopia.
esito negativo e mi viene suggerito intervento di asportazione ragade.
un anno fa sono stato operato e dopo i tempi richiesti per la guarigione ho realizzato che qualcosa non era andato come doveva.
il proctologo a confermato la presenza di una ragade se pur più piccola.
prima terapia prescrizione di una crema di cui mi sfugge il nome ma non l'importo ovvero 70,00 euro.
risultato niente
nuovo consulto bisogna intervenire nuovamente ...rischi incontinenza in età più avanzato(io ne ho 40)
ecco allora che ho richiesto altro consulto che mi diceva di non operare...e per il dolore usare creme.
ora per concludere non è tanto la ragade che mi da fastidio ovvero il bruciore c'è ma è sopportabile quanto quel maledetto dolore addominale che mi accompagna poi per 4-5 ore.
quindi quanto ci puo essere di psicosomatico visto che anche l'eco all'addome completo prima menzionata non ha dato particolari indicazioni.
io sono convinto che a forza di trattenere il muscolo sfinterico per contenere il dolore ho causato anche una tensione di quello addominale con conseguente dolore.
può essere?
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Come gia' le dicevo ieri, e come da lei giustamente rilevato nelle sue ultime righe, la ragade potrebbe causarle, nel tentativo di non provare troppo dolore, una difficolta' alla corretta defecazione, che a sua volta potrebbe essere causa della riferita tensione addominale.
Continuo a credere che la soluzione definitiva del problema anale dovra' essere senz'altro il primo passo in ordine di tempo.
Cordiali saluti