Adenopatie all'ilo epatico e cavernoma portale

Alla mia mamma (69enne) sottoposta ad una TAC per l'esame di un cavernoma portale che era stato rilevato con TAC nel 2009, sono state riscontrate delle "adenopatie centimetriche all'ilo epatico, in sede paraortica, interaotocavale, lungo la radice del mesentere e in sede inguinale".. Eseguito l'esame del sangue nelle feci, questo risultava negativo. Sottoposta (a seguito di un minimo calo del numero dei globuli rossi) a vista ematologica, l'ematologo prescriveva esami di imminusierologia, profilo tiroideo, proteine specifiche ed emocromo, transaminasi, GAMMA-GT, Fosfatasi, Bilirubina, che risultano essere tutti entro i valori normali.
Preciso che mia madre non accusa dolori o disturbi di alcuna natura, tranne in questo periodo eccesso di sudorazione e a volte astenia. Ho letto che le adenopatie sarebbero stati reattivi a processi infiammatori o tumorali. Cosa che mi ha particolarmente inquietato considerato che il medico curante esaminati i risultati degli esami e i referti delle TAC ha invece concluso dicendo che va tutto bene.
Che tipo di indagini ulteriori è necessario fare per approfondire la situazione? E a quale specialista bisogna rivolgersi?
E mi chiedo: i risultati regolari delle analisi del sangue di cui innanzi possono escludere con certezza tumori anche primitivi al fegato, pancreas o milza.
Grazie infinite.
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Dr. Marco Catani Chirurgo generale, Chirurgo vascolare, Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente 3.1k 73 9
gentile utente,

le ricordo sempre i limiti di una valutazione a distanza legata ai limiti di un approccio telematico.

in questo caso a parte l'anamnesi negativa per qualsiasi sintomatologia esiste un esame di imaging in cui risulta non solo importante poter leggere il referto ma poter anche valutare le immagini direttamente.

inoltre mi sembra che lei riferisca di aver già contattato un ematologo il quale ha preso "in carico" la mamma, nel senso che le ha già richiesto altri esami.

direi che come dice il suo medico curante, credo di famiglia, non ci sia da preoccuparsi, dall'altra parte mi sembra che non stiate sottovalutando nulla.

le consiglio di attendere l'esito delle ulteriori indagini ed attendere la visita successiva dell'ematologo il quale a seguito di tutto deciderà se approfondire l'attività diagnostica o soprassedere per dei controlli successivi.

ci tenga informati

cordiali saluti

Marco Catani
http://www.marcocatani.it
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