Eritema cutaneo e mucoproteine alte

Gentilissimi Dottori,
vi scrivo per chiederVi un consulto su degli strani sintomi di mio padre, un uomo di 60 anni, sui quali molti medici non riescono ad esprimersi.
Premetto che da un annetto soffre di ipotiroidismo e assume eutirox da 75mg. Da un paio di settimane, sono comparsi su tutto il corpo degli sfoghi cutanei, un vero e proprio eritema che arreca bruciore e prurito insopportabili.
L'endocrinologo ha escluso che la causa scatenante potesse essere il dosaggio di eutirox e gli ha prescritto dei controlli da effettuare mediante analisi del sangue. La settimana scorsa, infatti, ha eseguito emocromo, ves, citomegalovirus, rubeotest, toxoplasmosi, transaminasi e valori tiroidei.
Gli esiti sono stati rassicuranti, nessun valore alterato, oltre al valore tsh che è rimasto invariato da quando ha riscontrato il suo ipotiroidismo.
Così, credendo di aver sviluppato una semplice allergia, si è sottoposto ad una visita dermatologica ed una allergologica, ma entrambi gli specialisti hanno escluso che potesse trattarsi di intolleranze od allergie.
Ha effettuato anche una fibroscopia presso un otorino e pare andare tutto bene.
L'attività linfatica è regolare e non presenta linfonodi ingrossati.
Si è sottoposto inoltre ad un'accurata visita presso un primario di medicina interna, che non ha rilevato problemi ma gli ha prescritto delle ulteriori analisi: ripetere quelle già fatte e, in più, effettuare un esame batteriologico delle feci, mucoproteine/proteina reattiva e tampone faringeo.
A parte l'esame delle feci di cui non son pervenuti ancora i risultati, è risultato nuovamente tutto nella norma fuorchè queste mucoproteine, molto alte.
Sappiamo che indicano un'infezione in corso, anche se sono state escluse patologie come citomegalovirus, mononucleosi e malattie esantematiche, a queste ultime immune. Il medico ha anche escluso un linfoma o qualche forma di leucemia, in quanto i globuli bianchi risultano perfettamente nella norma e non vi sono linfonodi ingrossati. Inoltre non v'è febbricola nè tantomeno altri disturbi se non questo terribile eritema cutaneo.
A questo punto non sappiamo davvero a chi rivolgerci. Ho cercato informazioni su internet e ho letto che i sintomi possono essere riconducibili a lupus o morbo di crohn. Essendomi sempre rivolta al Vostro staff per altri sintomi, e avendo sempre riscontrato grande disponibilità e oculatezza, gradirei un Vostro parere in merito.
Ciò che temiamo maggiormente è la presenza di un carcinoma, ma lo specialista in medicina interna non ne ha fatto assolutamente cenno.
Vi ringrazio anticipatamente per la gentile consulenza, e Vi invio i miei saluti.
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Attivo dal 2010 al 2015
Allergologo
Gentile utente,
dal racconto emerge un quadro rappresentato sostanzialmente da un "eritema" urente e pruriginoso (con un unico dato di laboratorio alterato, le mucoproteine, ma con proteina [C] reattiva nella norma): in prima analisi deve essere sottoposto alla valutazione del dermatologo, che possa caratterizzare l'eruzione cutanea e porre il/i relativo/i sospetto/i diagnostico/i.
Pertanto, se il consulto con il primo specialista non è stato soddisfacente, Le consiglio di sentire un secondo parere (ed eventualmente, se il collega lo ritenesse opportuno, procedere con una biopsia cutanea).
Saluti,
[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la Sua soddisfacente risposta.
Vi sono aggiornamenti. Il dermatologo e l'allergologo hanno stabilito che non si tratta di allergie, il primo parla di un eritema a farfalla simile a quello solare, ma come si ben sa, in questo periodo non v'è sole.
Ora è ricoverato da sabato scorso, hanno eseguito i markers tumorali e calciotonia per escludere un tumore alla tiroide e ago aspirato, risultati negativi in ambedue i casi. Dall'ecografia eseguita emerge un rigonfiamento della tiroide ma completa assenza di noduli o altro.
La biopsia cutanea è l'unico esame non ancora eseguito, inoltrerò a lui il Suo suggerimento.
In ospedale lo hanno sottoposto perfino a visita psichiatrica per capire se questo eritema possa essere una manifestazione psicosomatica ma hanno escluso anche questo...
Non sappiamo cosa pensare, in famiglia siamo molto confusi e ora, secondo il primario del reparto dov'è ricoverato, resta solo da indagare nel panorama delle malattie autoimmuni.
Grazie ancora per il Suo consulto.
[#3]
dopo
Utente
Utente
Mi scuso ma dimenticavo, anche la proteina reattiva C risulta alterata al pari delle mucoproteine.
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Attivo dal 2010 al 2015
Allergologo
Effettivamente appariva strana un'alterazione delle mucoproteine a fronte di una PCR normale: di solito si "muovono" di pari passo a marcare in maniera aspecifica la presenza di un processo infiammatorio. Il carattere urente (oltre che pruriginoso) dell'eruzione cutanea è un altro elemento da tenere in considerazione. Nel Suo post iniziale aveva parlato di "sfoghi cutanei su tutto il corpo" piuttosto che di un ben più limitato eritema a farfalla.
Se (come sembra) gli internisti escludono impegni a carico di altri organi, è evidente che dovrà essere ritenuto un problema esclusivamente cutaneo; l'esame istologico potrebbe dare indicazioni importanti ma sempre in relazione a quello che può essere il sospetto clinico che pone il dermatologo. Se invece si documentasse un interessamento di altri organi/apparati (come accade nell'autoimmunità sistemica), il tutto dovrà essere rivalutato per confermare (o smentire) una reale associazione tra le varie manifestazioni.
Ci tenga informati.
Saluti,
[#5]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio ancora.
Ora dovrà sottoporsi ad una biopsia cutanea e ripetere una serie di esami del sangue, alcuni già eseguiti, altri nuovi.
Uno di questi è per escludere la possibilità di una sindrome (mi perdoni ma non ricordo il nome, Johnson o qualcosa di simile) dovuta all'assunzione dei farmaci.
La terrò informata ad esiti ottenuti, e rinnovo i miei ringraziamenti per il Suo aiuto.
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dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore,
torno da Lei per aggiornarLa sui risvolti della faccenda, ancora confusionaria e poco chiara.
Abbiamo ottenuto gli esiti dell'ago aspirato per valutare le condizioni della tiroide. L'esito è negativo, anche se è in corso una tiroidite.
Nel frattempo, gli sono stati prescritti degli esami da eseguire, ovverosia le bence jones/catene lambda.
Tutti i parametri risultano essere nella norma, fuorchè la catena K, che risulta POSITIVA.
Il medico internista che lo ha seguito durante la degenza in ospedale, ha parlato di sospetto mieloma multiplo o linfoma della cute.
Ciò che lascia il dubbio è, però, l'esito dell'elettroforesi, perfettamente nella norma, così come i valori dell'emocromo.
Inoltre, i livelli di calcemia risultano essere nella norma anch'essi, e non vi sono particolari indolensimenti ossei che facciano pensare ad una terribile patologia come il mieloma. Oltretutto, secondo lo stesso medico, il mieloma pare non provochi eruzioni cutanee come quelle presenti sul corpo di mio padre, quindi tende a smentirsi da solo... e, parimenti, il linfoma cutaneo dovrebbe sfogare con eruzioni cutanee violacee o ulcerazioni, allo stato attuale non presenti.
Domani ritirerà gli esiti dell'ultimo controllo eseguito: popolazione linfocitaria.
Il radiologo non ha neppure voluto sottoporlo ad una tac total body per via delle eruzioni cutanee e per la loro incompatibilità con il mezzo di contrasto, neppure eseguendo un'apposita profilassi.
La biopsia cutanea è stata fissata tra due settimane e, nel frattempo, lo stesso internista ha scaricato il barile ad un medico ematologo affinchè possa far luce sul problema. Inoltre, da altre analisi fatte, non compare alcuna malattia autoimmune.
Siamo disperati, dopo un ricovero, tanti specialisti e tante analisi eseguite, nessuno è in grado di darci una risposta...
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Attivo dal 2010 al 2015
Allergologo
La biopsia cutanea fra due settimane??!??!?? A un paziente già sottoposto a un ricovero non risolutivo?!?! Non ci posso credere... stiamo parlando di un banalissimo prelievo bioptico che si esegue in ambulatorio in 10 minuti!
[#8]
dopo
Utente
Utente
Purtroppo i tempi sono questi... il medico vuole effettuarla in ospedale e non comprendiamo le ragioni...
Domani o lunedì verrà ricoverato nel reparto di ematologia su consiglio del medico ematologo, non so a che scopo e che tipo di esami eseguiranno, ma per la biopsia cutanea gli è stato detto che se ne parlerà a fine mese (sempre in ospedale), a meno che non ritengano opportuno farla in ospedale durante la degenza...
Non ci stiamo capendo nulla, davvero...
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Attivo dal 2010 al 2015
Allergologo
Non vedo dove stia la difficoltà nell'effettuare una biopsia cutanea. Il nuovo ricovero potrebbe essere utile anche a questo - oltre a chiarire definitivamente il quadro ematologico (a proposito: aveva già fatto anche una immunofissazione?). Per un dermatologo o un chirurgo un "lavoretto" del genere è una banalità... non ci sarebbe neanche bisogno di essere specialisti in quelle discipline, basterebbe un minimo di esperienza (io stesso ne ho fatte a decine).
Vi consiglio di insistere. Anche perché sarà poi necessario un certo periodo di tempo per allestire i preparati, colorarli, leggerli e refertare l'esame istologico.
Suo padre come sta? Ha altri disturbi oltre al prurito e al bruciore dell'eruzione cutanea?
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dopo
Utente
Utente
Grazie per l'interessamento. Questa mattina è stato ricoverato in day hospital, in un'altra struttura ospedaliera.
Il rash cutaneo si è estinto quasi del tutto, spontaneamente, per questo i medici dell'ospedale han ritenuto opportuno focalizzare l'attenzione sotto al profilo ematologico.
Oggi è stato sottoposto ad una rx toracica, emocromo (per l'ennesima volta) ed altre analisi.
Nell'ultima settimana ha avuto dei picchi di febbre molto alta, oscilla dai 37 e mezzo ai 39, sfebbra momentaneamente col paracetamolo ma ha continui brividi di freddo e questa febbre non va via.
Dagli esami di questa mattina è emerso un aumento delle beta microglobuline. La scorsa settimana erano a 4, ora son salite a 6.
La prossima settimana eseguirà una nuova ecografia ai linfonodi, dato che si stanno gonfiando i linfonodi ascellari (anche se sono ancora di dimensioni non allarmanti).
Essendo quasi scomparso il rash cutaneo, stamane, in ospedale, han detto che potrebbe fare a meno di fare la biopsia cutanea (ma cosa gli costava???) e che verrà effettuata in ultima analisi, dopo il responso del primario ematologo dell'ospedale...
I linfociti sono nella norma, l'elettroforesi anche, idem la bence jones a parte un "positivo" per le catene kappa che, secondo la dottoressa che lo ha visitato oggi, potrebbe essere "tutto o niente".
Ora è a casa, con la febbre e con tanti punti interrogativi...
La ringrazio davvero per l'aiuto che mi sta dando, Le sono molto grata.
[#11]
Attivo dal 2010 al 2015
Allergologo
Con tutti i limiti della valutazione a distanza, continuo ad avere l'impressione che la biopsia avrebbe fornito elementi utili. Ma se l'eruzione sta svanendo spontaneamente (?) il rischio di procedere adesso (o quando interverrà il primario) è quello di "vedere" anche in istologia un quadro sfumato e di difficile interpretazione.
Si aggiungono però ulteriori manifestazioni cliniche (febbre e - forse - adenomegalie), le quali potrebbero essere espressione del medesimo processo che sostiene/ha sostenuto l'eruzione ma anche di un fatto transitorio da esso indipendente. Pertanto, in assenza di nuovi dati, probabilmente a questo punto si può solo osservare la situazione in attesa del parere dei colleghi che hanno avuto modo di valutare il caso direttamente.
Sono io che ringrazio Lei per gli aggiornamenti, spero di averne altri a breve.
Saluti,
[#12]
dopo
Utente
Utente
Eccomi ad aggiornarLa.
Questa mattina, il primario del reparto ematologia di un altro ospedale ha visitato mio padre e preso visione degli ultimi esami.
RX toracica nella norma, emocromo nella norma, emocromo citometrico idem.
Compare solo una splenomegalia, dovuta non si sa a cosa.
Ha altresì controllato la natura dei linfonodi ascellari ingrossati, definendoli non preoccupanti.
L'obiettivo era di escludere un mieloma o comunque una patologia midollare per via delle beta microglobuline alte e di questa febbre insistente.
Ma, in presenza di esiti perfetti di elettroforesi, emocromo, rx ed emocromo citometrico, si sente di escluderlo.
Per prudenza, gli ha intimato di ricoverarsi nel fine settimana, dove lui e i suoi colleghi provvederanno ad intensificare i controlli eseguendo: biopsia dei linfonodi ascellari, BIOPSIA CUTANEA (FINALMENTE!!!), biopsia del midollo osseo (a detta del medico, per eccesso di zelo), biopsia tonsillare e tac total body, previa profilassi per poter somministrare il mezzo di contrasto.

L'intento del primario ematologo è quello di escludere totalmente una patologia ematologica e, qualora venisse esclusa, lasciar tutto nelle mani di un allergologo/immunologo.
Tra le righe, ma senza sbilanciarsi, ha detto che -secondo la sua impressione- potrebbe trattarsi di una malattia autoimmune (anche se dai prelievi appositi non è comparso nulla che lo lasciasse pensare).

Nel frattempo, gli ha prescritto un antibiotico da assumere per via orale. Lo ha preso stamattina ed è sfebbrato completamente. L'ho sentito poco fa e mi ha detto che la febbre non sta risalendo...
La ringrazio ancora, sentitamente.
[#13]
Attivo dal 2010 al 2015
Allergologo
Bene.
Ovviamente farà prima le biopsie e poi la TC, se è necessaria la premedicazione per il mezzo di contrasto.
Riguardo la possibilità di una malattia "autoimmune" (o comunque di qualcosa di area immunologica), non si può escludere «anche se dai prelievi appositi non è comparso nulla».
Resto in attesa.
Saluti,
[#14]
Attivo dal 2010 al 2015
Allergologo
Buongiorno,
novità?
Allergia

L'allergia è una reazione immunitaria eccessiva di fronte a una sostanza (allergene) innocua per molti. Gli allergeni più frequenti e le forme di allergie.

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