Trombosi venosa profonda

salve, sono una ragazza di ventuno anni.
prendo la pillola anticoncezionale da un paio di mesi per ovaio multipolicistico. Ho fatto le analisi per la coagulazione prima di iniziare la pillola e erano nei parametri: l'inr corrispondeva all' 89% e il tempo di tromboblastina era di 28 secondi (quindi perfettamente compreso tra 23 minimo e 34secondi massimo).
Adesso le ho ripetute per fare un confronto e l'inr è al 99.5% quindi pari a 1 mentre il tempi di tromboplastina è notevolmente diminuito sotto la sogli minima e corrisponde a 21 secondi. Siccome ho un dolore alla gamba sinistra da cinque giorni volevo sapere se potrebbe trattarsi di trombosi venosa profo da. All'aspetto la gamba è uguale all'altra cioè non differisce per colore o per circonferenza e non mi sembra che sia più calda del normale. Peró è molto dolorante in qualsiasi posizione io mi metta. So per certo che non ci ho fatto sforzi e non ho avuto traumi vicini nè pregressi. Ho passato i due giorni precedenti all'inizio del dolore a studiare per un esame universitario. Sono molto preoccupata perché studiando scienze infermieristiche so la gravità che puó portare un trombo alla gamba e la probabilità drammatica di una embolia polmonare. Intanto ho fatto anche il test del d-dimero ma ancora non sono arrivati i risultati.
Sarei grata se potessi ricevere da voi una risposta esaustiva anche per sapere come devo muovermi e quali controlli devo fare.
Grazie mille per la cortesia
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Dr. Vincenzo Scrivano Chirurgo vascolare 93 6
Gentile Utente,
il dolore raramente fa parte del quadro della TVP, ed esso, quando lo è, viene definito come"tensione dolorosa".

Sono stati sviluppati dei metodi a punteggio che forniscono risultati semiquantitativi, come ad esempio lo "score di Wells", che indicherebbero illa probabilità di una TVP in atto; nel Suo caso, il punteggio sarebbe di 1 (probabilità intermedia) se il dolore fosse tipico, 0 se il dolore non avesse le caratteristiche summenzionate.

La diagnostica clinica delle TVP è comunque fallace, che è il motivo per il quale sono stati sviluppati i metodi a punteggio. Criteri strumentali e di laboratorio forniscono risultati migliori, specialmente se integrati con la clinica.

Tra essi, i livelli di D-dimero rivestono un ruolo fondamentale in relazione alla loro altissima sensibilità: livelli normali di D-dimero virtualmente escludono totalmente la possibilità di una TVP.

Il valore predittivo del test positivo è invece molto basso: un D-dimero positivo non esclude una TVP, ma, di per sé, significa poco; e ciò è particolarmente vero per i valori compresi tra la norma e due volte la norma. Nel caso di positività si procede allora all'esecuzione di un'ecocolorDoppler venosa, condotta sul segmento corporeo "sintomatico" (da qui l'importanza dell'integrazione con la clinica); o, parlando più in generale, con altro tipo di indagine qualora il sospetto riguardi una sede non esplorabile ecograficamente, o a livello della quale l'attendibilità dell'esplorazione ecografica possa ritenersi insoddisfacente.

Cordialità

dr Vincenzo Scrivano
ANGIOLOGO