Come capire il livello di gravità di un'intossicazione di arsenico

Gentili Dottori,
nel settembre scorso ho deciso di far analizzare l'acqua dei rubinetti di casa poichè, da tutti, indistintamente uscivano pezzetti di ruggine con dimensioni che andavano dal puntino grande come la sabbia a frammenti ben più visibili. La situazione più grave, in termini di quantità e dimensioni, l'ho riscontrata nei rubinetti del bagno, rispetto alla cucina. Ho raccolto un campione unico, assicurandomi che tali frammenti risultassero presenti nell'acqua da analizzare ed ho consegnato il tutto al laboratorio. Il risultato sconvolgente è stato che, oltre alla presenza di quantità spropositate di ferro e zinco (imputabili sicuramente alla corrosione delle tubaure) sono stati rilevati arsenico con 15,9 microgrammi/litro e piombo con 20 microgrammi/litro.
Contestualmente mi sono sottoposta al test del capello (mineralogramma) dal quale è rislutata un'intossicazione elevatissima di arsenico (oltre il 95 th percentile).
Le mie domande sono le seguenti: visto che il test del capello non viene ritenuto dalla medicina convenzionale uno strumento accettabile, a quali indagini diagnostiche debbo far riferimento per capire a che livello di gravità sia la mia intossicazione di arsenico?
E per la valutazione dei sintomi ed eventuali cure?
Anche se il mineralogramma non rientra nella medicina convenzionale, io ho delle analisi di laboratorio che attestatno l presenza di arsenico nei miei rubinetti!
Successivamente le analisi sono state ripetute a livello condominiale: acqua in ingresso dall'acquedotto e acqua del rubinetto della mia cucina sono risultate prive di arsenico ma probabilmente le tubature del mio bagno rilasciano arsenico (me ne sto accertando con ulteriori prossime analisi).
Ho iniziato ad assumere un integratore Kelablend, a base di alga Clorella, ma mi sono fermata dopo pochi giorni perchè, dopo aver letto un articolo sul web relativo ai rischi della chelazione, ho temuto che l'alga potesse chelare anche metalli e minerali dei quali sono già (x costituzione), carente.
Vi prego, mi date qualche suggerimento? Sono sola in tutta questa situazione da incubo e non voglio aspettare che si manifestino problemi cardiovascolari o mi ritrovi un melanoma che vadano a suffragare la presenza dell'arsenico nel mio organismo.
Mi scuso tanto per la lungaggine e confido nel vostro prezioso aiuto, così come è sempre stato in passato.
Un cordiale saluto.
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Dr. Maria Letizia Petroni Medico internista, Dietologo 23 6 1
Gentile Signora,
Mi sento di poterla rassicurare perché il livello di arsenico nell'acqua del bagno è solo del 50% superiore al limite del consentito, oltretutto non credo che Lei abitualmente beva acqua dai rubinetti del bagno. Ci sono diverse zone in Italia, zone alpine e zone vulcaniche, dove la concentrazione di arsenico nell'acqua potabile e' più elevata rispetto ai limiti fissati dalla comunità europea, ma questo non vuol dire che siano tutti intossicati!
Il mineralogramma del capello, che non ha nessuna attinenza con i livelli di questo minerale nel resto del nostro organismo, potrebbe semplicemente essere la conseguenza del risciacquo dei capelli con l'acqua del bagno.
Per tornare alla sua domanda se esistano dei metodi affidabili per la valutazione dei livelli di arsenico nell'organismo la risposta è' affermativa ma sono test che vengono effettuati esclusivamente presso gli ambulatori di tossicologia delle aziende sanitarie locali in casi selezionati. in caso di documentata intossicazione da questo minerale esistono anche dei farmaci chelanti efficaci. Ma da quanto da Lei riferito ritengo che sia questi test che le terapie chelanti nel Suo caso non siano giustificate a meno che Lei non abbia altri fattori di potenziale esposizione di natura lavorativa o altro Visto che mi sembra che questa preoccupazione sia diventata molto gravosa La esorto a parlare di questi suoi timori con il medico curante, che potrà senz'altro darLe consiglio più opportuno

Dr. Maria Letizia Petroni

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dopo
Utente
Utente
Gentile Dottoressa,
grazie infinite per la sua risposta.
Le sono grata se potrà rispondere a questa ulteriore mail..
Ho contattato gli organi della Ulss che, a mio avviso, potessero essere coinvolti nella problematica che sto vivendo: tecnici della prevenzione, SPISAL, Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione, ma non ho avuto aiuto da nessuno di essi.
Il medico curante che, a suo parere, avrebbe dovuto supportarmi, mi ha detto che non aveva idea di cosa fare e che non avrebbe saputo indirizzarmi presso nessun altro specialista o ente e che l'arsenico sarebbe "andato via da solo" (considerazione che mi ha lasciata parecchio allibita).
Mi chiedo: ma perchè l'intossicazione contratta sul posto di lavoro è soggetta a indagini diagnostiche e successive eventuali terapie, mentre quella contratta tra le mura domestiche no???
Vorrei chiederle perchè il mineralogramma non è rappresentativo dell'effettiva situazione dei metalli e minerali presenti nel nostro organismo, me lo può per favore spiegare?
Vorrei precisare che, il giorno prima di effettuare il taglio delle ciocche, sono "impazzita" per lavarmi i capelli con l'accqua minerale, proprio per evitare l'esposizione degli stessi all'eventuale arsenico presente nei rubinetti del bagno.
Quindi, a meno che lei non intedesse riferirsi ai precedenti lavaggi, il test non ha avuto questo risultato per l'acqua con cui ho risciacquato i capelli.
Mi sono rivolta ad un laboratorio privato di analisi cliniche della mia zona, per sapere se venisse effettuato il dosaggio As sanguigno e la risposta è stata affermativa. Da quello che ho letto, mi corregga se sbaglio, l'As transita velocemente in sangue, feci, urine, per poi depositarsi nei tessuti (e fare danni !). Se mi sottoponessi al prelievo del sangue, il livello di As risulterebbe elevato solo qualora io fossi tuttora esposta alla fonte di contaminazione?
Mi consiglia un same del genere?
Mi scusi Dottoressa ma, visto che non ottengo aiuto neppure dal curante, come devo comportarmi? Come faccio a sapere se questa sostanza sta causando danni al mio organismo? Mi sembra sciocco stare ad aspettare i sintomi senza fare niente.
Grazie di cuore se potrà darmi una mano con la sua risposta.
Cordiali saluti.
[#3]
Dr. Maria Letizia Petroni Medico internista, Dietologo 23 6 1

Gentile Signora,
dal momento che questo sito è' visitato da migliaia di persone - molti di loro vivono in aree nelle quali la concentrazione di arsenico nelle acque (non per contaminazione ma per cause naturali essendo questo metallo presente nelle rocce di alcune zone di montagna e vulcaniche) è' superiore a quella rilevata nelle tubature del Suo bagno - debbo precisare per chiarezza che NON c'e' indicazione allo stato attuale delle conoscenze ad eseguire alcun tipo di test in assenza di un rischio documentato di esposizione, come ad esempio nei minatori o lavoratori di industrie del metallo o abitanti di zone ad esse limitrofe. Tutti noi assumiamo minime quantità di questo metallo con la alimentazione in quanto contenuto non solo nell'acqua ma anche in alimenti salutistici come pesce, riso, legumi e non per questo dovremmo astenercene! Il rischio concreto è' di sviluppare una ortoressia, un vero e proprio disturbo del comportamento alimentare nel quale per paura di mangiare alimenti a torto considerati non sani o "contaminati" a furia di escludere finiamo per non nutrirci adeguatamente. Questo rappresenta un rischio peggiore per la salute di quello che si pensa in buonafede di prevenire.
I mineralogrammi del capello sono la bestia nera dei tossicologi clinici in quanto inducono ingiustificate angosce a causa della elevata frequenza di falsi positivi, con la conseguente impropria richiesta di valutazioni ulteriori. Non sono attendibili per tutta una serie di motivi, mi limito ad elencare la mancanza di validazione e la variabilità delle tecniche analitiche, la assenza di valori di "normalità" riconosciuti dalla comunità scientifica, la incapacità di distinguere tra contaminanti esterni ed interni del capello. L'esame utilizzato in Medicina del Lavoro è' il dosaggio urinario dell'arsenico delle 24 ore associato a quello della creatinina, tassativamente deve essere interpretato da un esperto nella materia, i tossicologi clinici lavorano presso le Medicine del Lavoro ed i Centri Antiveleni.
Ulteriori considerazioni esulano dalla mia sfera di competenza . Cordialmente La saluto.

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio moltissimo per la sollecitudine, la disponibilità e la chiarezza della sua risposta.
Il vostro servizio è un supporto meraviglioso per le persone che difficilmente trovano medici competenti, disposti al confronto e a fornire chiarimenti preziosi.
Buona serata e grazie ancora.
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