Disfunzioni gastrointestinali e inappetenza

Ho 53 anni. I miei problemi sono iniziati il 19.11.2007, con dolori addominali in piena notte, di intensità e frequenza crescenti nel giorno successivo. Nel pomeriggio i sintomi si sono aggravati in quanto si sono aggiunti la nausea, la tachicardia e il respiro affannoso, fino ad avere, sul tardi una sensazione di soffocamento. Fra il pomeriggio e la sera, ho effettuato due iniezioni di metoclopramide e, in assenza di miglioramenti, sono stata accompagnata alla guardia medica in tarda serata. Nel frattempo, però, le crisi erano diminuite e alla guardia medica non hanno fatto altro che dare alcuni consigli, senza prescrivere nulla.
Per alcuni giorni ho assunto solo acqua e poi frullati di frutta cotta. Per circa un anno continuo ad avere problemi alimentari, con crampi all'addome, inappetenza e stitichezza. Il medico dice che non è niente e che devo stare attenta a quello che mangio.

Il 18.12.08 i sintomi si ripresentano come sopra, mio marito telefona al mio medico, che suggerisce di portarmi al pronto soccorso. Qui mi hanno somministrato con una flebo floroglucina e metoclopramide e, al sopraggiungere di un miglioramento, vengo dimessa e inviata al medico curante.
Il medico ipotizza una influenza virale e prescrive una terapia a base di iniezioni di metoclopramide, floroglucina e fermenti lattici. Nonostante un leggero miglioramento i malesseri continuavano, ma il medico mi prescrive solo le analisi di routine per la mia età, non ritenendo fosse il caso di fare altro.

Il 26.2.09 la crisi acuta si ripresenta con gli stessi sintomi e gli stessi orari e viene affrontata con la stessa terapia. Il 3 marzo il medico mi prescrive un'ecografia addominale e un elettrocardiogramma. Nei giorni successivi la crisi si ripete quotidianamente e il medico dice che non c'è altro da fare in attesa dell'esito delle analisi. Da allora continuo a stare male, bevo solo acqua a cucchiaini (se provo con un cucchiaino d'acqua di brodo vegetale o succo di frutta o latte mi sento peggio).

Possibile che non si possa fare altro? Non c'è nessuna terapia di sostegno che può farmi sentire meglio finché non si scopre che cosa ho? Posso assumere in qualche modo vitamine, proteine, sali minerali, finché bevo solo acqua?
Se posso bere solo acqua a cucchiaini sarà possibile fare la eco addominale? O analisi simili che richiedono l'assunzione di sostanze da ingerire? C'è qualcos'altro che posso fare in attesa di uno sviluppo?

Ringrazio per l'attenzione e saluto cordialmente
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Dr.ssa Provvidenza Fodale Medico internista, Ematologo 194 3
Gentile paziente, tutta la sintomatologia che Lei riferisce deve essere necessariamente sostenziata da una visita clinica e da ulteriori accertamenti.<chieda al Suo medico curante di essere sottoposta ad una visita specialistica internistica o gastroenterologica per valutare la necessità di altri esami.

Dr.ssa Provvidenza Fodale

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dopo
Utente
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Gentile Dott.ssa Fodale, la ringrazio per l'attenzione, Le porgo i miei cordiali saluti.