In preda a un forte stato di ansia mi sono recato dal mio medico curante che, dopo avermi

Buongiorno,

ho trentaquattro anni. La scorsa settimana mi sono svegliato con il collo praticamente paralizzato e dei forti dolori alla testa: soprattutto sulla fronte e nell'orbita dell'occhio. Successivamente ho percepito un lieve ingrossamento di tre linfonodi cervicali (uno a sinistra e due a destra). In preda a un forte stato di ansia mi sono recato dal mio medico curante che, dopo avermi visitato, mi ha detto che l'ingrossamento dei linfonodi è molto lieve, che lui stesso aveva difficoltà a trovarli, che aveva addirittura problemi a scrivere come diagnosi linfoadenopatia. E che, invece, un problema c'era al collo: teso, rigido e pieno di contratture facilmente percepibili al tatto. Per il collo mi ha prescritto un anti-infiammatorio a 400 mg. di ibrupofene (una pastiglia al giorno per sei giorni). Poi mi ha detto che essendo ansioso potevo fare un'ecografia alle parti molli del collo. Mi ha detto di farla senza urgenza, quand'era comoda per me, infatti siamo ad agosto. Ha aggiunto che, secondo lui, non c'era la minima urgenza.
Dopo i sei giorni di anti-infiammatorio i dolori al collo si sono molto attenuati e quelli alla faccia sono scomparsi. Ora posso ruotare la testa, mentre una settimana fa ero completamente bloccato. La cosa che mi preoccupa, però, sono i linfonodi, uguali da sette giorni a questa parte. Non faccio altro che toccarli nel tentativo di percepire qualche evoluzione. Vorrei chiedervi se c'è da fidarsi di quello che mi ha detto il mio medico oppure se è il caso di correre a fare l'ecografia.

Grazie per la disponibilità,

Max
[#1]
Specializzando attivo dal 2009 al 2009
Specializzando
Le consiglio di fidarsi del suo medico, che ha avuto modo di visitarla di persona.
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