Gastrectomia - mi è stato diagnosticato un cancro al cardias

Gentili dottori, sono un uomo di 41 anni e vi scrivo perchè nell'estate 2007 mi è stato diagnosticato un cancro al cardias. Per l'intervento, nel mese di settembre, è stato necessario operare in via toracica ed addominale. Sono stati asportati 6cm di esofago, il cardias, la parte superiore dello stomaco per creare un tubulo gastrico e asportati 32 linfonodi di cui 30 interessati da metastasi pari ad un IV grado. In seguito a questo grosso intervento, ad ottobre ho iniziato il primo di sei cicli di chemioterapia attraverso un port
venoso in succlavia.
E contemporaneamente si sono verificate complicazioni a causa di un chilotorace bilaterale che ha necessitato altri due mesi di continui ricoveri per effettuare le necessarie toracentesi al ritmo di ogni due-tre gg. per ambo i lati.
A fine novembre '07 si è saturata la perdita dal vaso lacerato e sono potuto finalmente rientrare a casa. Finiti i miei sei cicli di chemio, primo giorno in hosp. + 14gg. di infusione continua con elastomero e 7gg di pausa, pensavo fosse finita. Così non era perchè a novembre 2008 in seguito ad un brutto blocco intestinale, con tre gg. di ricovero, flebo senza alimentazione e sondino naso gastrico, sono tornato dai medici che mi hanno operato e dopo un clisma opaco e altre verifiche eco e tac hanno constatato che era necessario un altro intervento a causa di un ansa al colon retto che era salito in mediastino.
Fatto l'intervento a gennaio 2009, con impianto di protesi per otturare la cavità rimasta, sono in attesa di valutazione medico legale per la polizza collettiva inf. e malattia che mi offre l'azienda per cui lavoro.
Mi farebbe piacere conoscere quale grado di invalidità deriva da questo tipo di interventi secondo tabelle inail ed in che modo viene determinata la valutazione, tenendo anche conto dei ricorrenti disturbi duodeno intestinali che fanno parte dei postumi permanenti a cui vado soggetto.
Cordialmente saluto e Vi ringrazio, in attesa di risposta.
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Dr. Mario Corcelli Medico legale, Medico igienista 3.7k 99 53
Gentile Utente,

l'indennizzo per la sua patologia trova applicazione nell'ambito di polizza per invalidità da malattia.
Dalla sua descrizione, secondo me la valutazione dell'invalidità è superiore al 74%, ma una valutazione più precisa può essere fatta solo sulla base dei seguenti elementi:
- una visita medico-legale che, dal contesto dell'anamnesi, della documentazione clinica dell'obiettività clinica, rilevi la sua concreta situazione clinica, il concreto impatto della sua malattia sulla capacità lavorativa e una valutazione della prognosi della sua forma tumorale;
- le eventuali condizioni particolari della sua polizza aziendale polizza. Molte polizze di invalidità per malattia, infatti, hanno tabelle di valutazione particolare, nei quali ad un punteggio X può corrispondere un indennizzo Y generalmente più alto; per farle un esempio, alcune polizze, se il punteggio supera il 50-60%, indennizzano una invalidità del 100%.

Cordiali saluti.

Mario Corcelli, MD
Milano - specialista Medicina Legale e Igiene-Tecnica Ospedaliera
http://www.medico-legale.it

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Utente
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Gentile dott. Corcelli, la ringrazio molto per la celerità e per il tipo di risposta.
Era proprio quello che temevo di sentire, visto che nel frattempo ho avuto l'esito della valutazione medico legale, che dopo una affrettata e direi poco meticolosa valutalutazione, mi ha attribuito soltanto 33 punti di invalidità permanente secondo tabelle inail.
Devo anche dire che in verità, il mio attuale visus è quello di una persona apparentemete sana, in linea e quindi in piena salute, ma sotto mentite spoglie, purtroppo.
Io soltanto so come stanno le cose nel mio intimo, sia a livello di strascico nella quotidiana attività metabolica che a livello psicologico, dopo quello che mi è capitato e soprattutto considerando il fatto che sono passati appena due anni dalla malattia.
Passato il primo anno, grazie a Dio sto bene e forse prima, mai mi sarei aspettato di stare così, tutto sommato. Ma sappiamo tutti noi bene che sono queste battaglie dove, anche se passati i fatidici cinque anni, non si è mai completamente liberi di cantar vittoria.
Pertanto chiedo ancora consiglio su come debba pormi adesso io verso questa decisione che non mi lascia per nulla soddisfatto e che conferma quanto io temevo potesse accadere. Visto anche che questa polizza collettiva è proprio di quelle che dopo il 50/60% considerano il 100% e liquidano quindi tutto il capitale disponibile, che è poi determinato in base al reddito percepito durante l'anno del sinistro.
Cortesemente mi scuso per essermi dilungato, ma ritengo che mai come stavolta io possa e debba chiedere ragione di una cosa che mi ha colpito così drasticamente, almeno per quanto riguarda un indennizzo che mi è dovuto.
Cordiali saluti a tutti voi.
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Dr. Mario Corcelli Medico legale, Medico igienista 3.7k 99 53
Gentile Utente,

da un lato devo dire che la valutazione del 33% può indicare che la valutazione prognostica della sua forma tumorale sia favorevole, e questo è più importante di qualsiasi indennizzo.

d'altro lato, un parere dato online è solo indicativo e può essere soggetto ad errore di valutazione anche di rilevante entità e ovviamente l'errore è condizionato da quanto l'utente riesce a trasmettere

perciò, le ribadisco che un parere puntuale può essere dato solo esaminando la documentazione clinica e la concreta situazione clinica attuale.
Le suggerisco, quindi, di consultare personalmente un medico-legale, che valuterà se il suo 33% è equo o se convenga chiedere alla compagnia assicurativa una visita collegiale (se la polizza lo prevede) o un arbitrato.

Cordiali saluti.
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Utente
Utente
Spett.le Dottore

Nel ringraziarla per la sua puntualità le dico che non sò dirle se sia stata fatta (ma me lo voglio senz'altro augurare!) da parte del medico legale una valuatzione sulla prognosi della mia forma tumorale che approfitto per rivedere come definita sull'esito dell'esame istologico pre e post intervento.
Biopsia prima dell'intervento su presunto polipo: carcinoma indifferenziato diffuso con aspetto focale ad anello con castone, ove si propendeva per un origine gastrica.
Esame istologico post intervento: Su 32 linfonodi esaminati di cui 30 metastatici, pTNM (U.I.C.C. edizione 2002)= T3 N1 M1 (riferito alle metastasi linfonodali del tripode celiaco e dell'arteria splenica) Stadio IV.
Senza considerare: 6cm di esofago, 7cm lungo la grande curva e 11 cm lungo la grande curva con la parte neoplastica vegetante (diametro 7cm) che sono stati asportati per realizzare la gastroplastica.
Pertanto mi chiedo e le giro il quesito, quale siano le linee guida per determinare uno stato di invalidità permanente secondo tabelle inail.
Come lei valuta la forma tumorale sopra descritta e se ritiene opportuno che possa andare in arbitrato visto che la mia polizza collegiale così prevede si possa agire.
Ringrazio anticipatamente per il parere che vorrà offrirmi, ben consapevole che nessun indennizzo potrà certamente riportarmi indietro e sperando sempre che le cose restino per me, con l'aiuto del buon Dio, così come stanno adesso, fermo restando che ad oggi mi si riscontra un'infezione intestinale che stiamo monitorando.
A presto e buona giornata.
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Dr. Alessandro Vallebona Medico legale, Medico del lavoro 88 2
Sono sostanzialmente d'accordo con il dott. Corcelli ed assai scarsamente d'accordo con il collega che l'ha visitat per la compagnia assicuratrice. Quindi consulti un medico legale con il quale potrà richiedere la procedura arbitrale, salvo che l'assicurazione non la faccia visitare ad altro specialista più attento. Le consilierei anche di sottoporsi a visita per l'invalidità civile (ed eventualmente per la legge 104/92, soprattutto se è un lavoratore dipendente) per ottenere ulteriori benefici previsti dalle leggi vigenti. Saluti, anche al preparato collega dott. Corcelli

Dr. Alessandro vallebona

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Utente
Utente
Grazie anche a lei dott. Vallebona.
Ci tengo a precisare che già l'anno scorso, appena finito i miei sei cicli di chemioterapia a marzo, mi sono sottoposto con legge 80, in maggio 2008, sia a visita collegiale per accertamento postumi invalidanti che a visita per requisiti legge 104.
Devo dire che nel 2003 avevo subito un incidente in scooter da cui è derivata una frattura trimalleolare alla caviglia dx con lussazione, lussazione della spalla dx con frattura di colles e scoppio del polso sx con necesità di interventi sia alla caviglia dx che al polso sx.
Da qui è stato accertato che:
- per legge 104, sono "portatore di Handicap in misura superiore ai 2/3.
- per accertamento invalidità, sono "INVALIDO con riduzione permanente della capacità lavorativain misura superiore al 74%. Quindi eguale al 75%
Pertanto se questi altri traumi su elencati, vengono messi insieme e poi valutati con la regola del Gabrielli e si giunge ad un'invalidità totale del 75%, potreste in qualche modo spiegarmi perchè la cosa più grave che ho avuto mi viene valutata solo in misura del 33% ???
Non dovrebbe lei da sola essere forse pari, da tabelle INAIL, ad un 60 o 65 per cento, considerando il fatto che cammino bene, articolo bene il polso sinistro e che la spalla dx non si è per fortuna più mossa fino ad oggi ???
Spero possiate darmi conforto con una gentile risposte e Ve ne ringrazio sin da ora.
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Attivo dal 2007 al 2010
Medico legale, Chirurgo d'urgenza, Ginecologo
anche io sono d'accordo con i colleghio e non con il medico legale che l'ha cvalutata, ma.....lui ha visto.
Lei chiama da SA città? Glielo chiedo perchè nella ASL di Agropoli ho già avuto precedenti valutazioni molto"tirate"
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dopo
Utente
Utente
Gentile dott. Funicello, colgo l'occasione per ringraziare anche lei del suo parere e per rispondere in maniera affermativa alla sua domanda.
Resto però sempre in attesa di una risposta un pò più tecnica riguardo ai quesiti posti in data 24/10/2009, per i quali tengo a precisare che la mia copertura assicurativa deriva da una polizza "collettiva" e non collegiale, come erroneamente sopra descritto, e chiedo lumi riguardo anche alla valutazione prognostica della mia forma tumorale, riportata esattamente come da esame istologico post operatorio, e di quanto questa possa incidere sulla valutazione che riguarda l'intervento subito ed i postumi derivanti dal mio caso.
Saluto tutti fiducioso di un cordiale riscontro.
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Dr. Mario Corcelli Medico legale, Medico igienista 3.7k 99 53
Gentile Utente,

mi pare che le abbiamo già risposto in modo esauriente per i limiti che ha un consulto online.
La polizza malattia prende in esame l'invalidità derivante dalla "malattia" che ha denunciato all'assicurazione, non anche la somma degli infortuni subiti.
Al contrario, l'invalidità civile prende in considerazione sia la malattia che i postumi da infortunio, purché questi non siano derivati da infortuni lavorativi che le abbiano dato diritto ad un qualche indennizzo da parte dell'INAIL.

Quanto alla valutazione puntuale dell'invalidità di malattia, non è possibile in un consulto online darle una risposta più precisa, perché non si può prescindere dalla necessità di una visita diretta; in poche parole, lei chiede un parere medico-legale completo online che non è possibile dare.

Deve, quindi, rivolgersi personalmente ad uno specialista in medicina legale, di cui peraltro per forza avrà bisogno se intende chiedere un'arbitrato.

Cordiali saluti.
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dopo
Utente
Utente
Grazie molte dott Corcelli.
Mi dispiace lei non sia disposto a sbilanciarsi molto rispetto a precise domande che ho posto, ma apprezzo comunque le sue accademiche delucidazioni.
Vorrei solo capire quale margine si può raggiungere rispetto al 33% che mi è stato assegnato dopo undici mesi dalla richiesta alla compagnia(ottobre 2008) ed un secondo intervento chirurgico.
Queso è quello che avrei idea di conoscere e mi rivolgo anche a chi potesse aggiungere altri dattagli per inquadrare il mio caso.
Spero solo di non aver turbato nessuno con le mie richieste e in attesa di riscontri,
saluto tutti.
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Dr. Mario Corcelli Medico legale, Medico igienista 3.7k 99 53
Non disturba affatto, ci mancherebbe,
mi spiace solo di non potere essere più preciso.
Vede, la valutazione fa parte della diagnosi medico-legale; quindi, capirà che nessuna diagnosi è possibile o corretta senza una visita.

Se altri colleghi si sentono di rispondere, ben vengano.

Cordiali saluti.
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Attivo dal 2007 al 2010
Medico legale, Chirurgo d'urgenza, Ginecologo
Rileggevo il suo post e mi pare assurdo che un k operato 2007 sia cosi' valutato. Un K cardiale con 30/32 linfonodi ha una prognosi scioglibile solo dopo 5 anni (per protocollo chirurgico)soprattutto se prevede la rimozione di parte dell'esofago.
Delle due l'una o le sue informazioni sono imprecise ( non vedo perchè dovrebbero esserlo) o qualcosa mi sfugge.
Il parere di guarigione presso totale che il 33% esprime mi lascia perplesso e non poco.
Si faccia visitare da un medico legale e da un chirurgo o oncologo o gastroenterologo.
Mi spiace ma anche on line le cose NON possono stare cosi'
Sono metà salernitano e spero che sia tutto un equivoco

[#13]
dopo
Utente
Utente
Grazie dott. Funicello per le parole che ha voluto dedicarmi, mi sono molto utili, non credevo di poter ricevere ancora altri commenti.
E intendo comunicare che ancora ad oggi non ho avuto alcun riscontro dalla compagnia assicuratrice a cui mi sono riservato subito di comunicare che la valutazione ricevuta non mi sembrava affatto coerente con i fatti.
Resto comunque sempre in attesa di poter sapere da chiunque volesse dire la sua, a quale limite di percentuale si potrebbe arrivere secondo le specifiche tecniche degli interventi che ho subito e degli esami istologici che ho riportato nelle parti precedenti.
Sin da ora grazie ancora a tutti Voi.
[#14]
Attivo dal 2007 al 2010
Medico legale, Chirurgo d'urgenza, Ginecologo
mi faccia sapere la valutazione
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Attivo dal 2007 al 2010
Medico legale, Chirurgo d'urgenza, Ginecologo
visto ceh non riesco a modificare il precedente post le scrivo che la valutazione da me fatta è legata all'invalidità civile e non alle assicurazioni private cui, invece, pare lei faccia riferimento. In quest'ultima ipotesi concordo totalmente con Dr Corcelli
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dopo
Utente
Utente
Molte grazie dott. Funicello, in effetti la compagnia ha chiesto valutazione secondo tabelle INAIL ed è proprio perchè si tratta di una valutazione differente rispetto a quella che si fa per l'invalidità civile che vorrei capire, da chi si rende disponibile, secondo quale criterio c'è un divario così ampio fra quanto dice la commissione ASL per inv. civile (75%) e quanto ha detto un med. legale che valuta secondo le suddette tabelle con un 33%.
Auguro un felice anno nuovo a tutti coloro che leggeranno questo quesito.
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Attivo dal 2007 al 2010
Medico legale, Chirurgo d'urgenza, Ginecologo
sono tabelle totalmente diverse prive di qualunque trait d'union tra loro.Non se ne deve meravigliare.Mi pare però che il 75% stando come ella scrive sia piuttosto basso(dovrebbe avere il 100 fino al 2.012), ma la commissione vede io intuisco.
Devo però aggiungere che i protocolli di valutazione migliore a livello clinico sono esatamente a 5 anni con
altri 2/3 medi (75%).
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Dr. Alessandro Vallebona Medico legale, Medico del lavoro 88 2
Indubbiamente se i dati fornitici sono veritieri la valutazione in ambito d'invalidità civile, come anticipato dai colleghi, non potrà che essere 100% con rivedibilità allo scadere del periodo di follow up previsto per tale forma patologica (5 anni). Quindi qualcosa non quadra nella situazione descrittaci. Se potesse riportarci la diagnosi della commissione con il codice attribuitole (quello accanto alla diagnosi principale) forse potremmo avere qualche elemento più significativo per capire.Saluti
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Attivo dal 2007 al 2010
Medico legale, Chirurgo d'urgenza, Ginecologo
per capirci dovrebbe essere 9325 o 9323
[#20]
Dr. Alessandro Vallebona Medico legale, Medico del lavoro 88 2
E' così, ipotizzndosi a seconda del codi o il 70% circa o il 100%.
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