Cheratite flittenulare e omeopatia

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Salve,
ho da due anni un problema di cheratite flittenulare ad eziologia sconosciuta (ho fatto tutti gli esami prescritti dall'oculista senza fortunatamente riscontrare nulla). L'oculista è pertanto giunto alla conclusione che non c'è soluzione se non quella del collirio cortisonico al sintomo....Io onestamente vorrei risolvere invece il problema alla radice! Indagando un po' su internet ho letto che l'omeopatia si interessa del mio problema anche di più della medicina tradizionale. Ho infatti trovato diversi rimedi proprio per cheratite flittenulare e tra questi ho iniziato ad assumere RHUS TOXICODENDRON 5 CH , 5 granuli per due volte al dì. A questo punto avrei delle domande per i medici omeopati qui presenti: innanzitutto se la mia terapia è corretta oppure sarebbe stato meglio NATRUM MURIATICUM (altro rimedio indicato per la mia patologia) o entrambi. Inoltre, posto che il rhus va bene, trattandosi di una forma recidivante che va avanti da due anni, vorrei sapere la durata della terapia. Per quanto tempo dovrei assumere il rhus toxicodendron per poter debellare del tutto la malattia? Oppure si tratta di un rimedio puramente sintomatico come il cortisone per la terapia tradizionale?
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 202 65
Gentile signora,
se desidera intraprendere una cura omeopatica le sconsiglio vivamente qualsiasi tentativo di autoprescrizione, ma di prendere un appuntamento per la visita con un medico esperto in omeopatia.

Il fatto che i farmaci omeopatici nel nostro paese non siano sottoposti alla restrizione di vendita subordinata alla ricetta medica è indice soltanto della loro innocuità per un uso improprio, ma non vi è garanzia di efficacia terapeutica se non sono scelti e prescritti alla corretta diluizione e con la giusta frequenza di somministrazione in ambito strettamente individuale.

Cordiali saluti.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.