Reflusso , ipp e cure alternative

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Soffro di reflusso ed ernia iatale dal 2009, diagnosticati con gastroscopia e visita da gastroenterologo.
Cura con Pariet fin dal 2009, dal 2011 lo assumo quotidianamente (1 al di il mattino)
Al momento uso il Pariet 10 mg, in certi periodi pià acuti devo usare il 20 mg.
Il farmaco è tutto sommato ben tollerato, quando però provo a non prenderlo per qualche giorno ritorna l'acido (vedasi precedente consulto).
Vorrei poter eliminare l'assunzione ormai quotidiana di medicine
Ho la gastrina un pò alta (142) , mi han detto che è normale utilizzando ormai cronicamente gli IPP, ma vorrei evitare brutte soprese.

Ho letto che il limone , pur essendo un alimento acido, potrebbe normalizzare l'acidità di stomaco se utilizzato a digiuno la mattina diluito nell'acqua.
Chiedevo la vs opinione a riguardo, chiedendo anche se sempre il limone possa avere dei benefici in termini digestivi nel prenderlo dopo i pasti o se soffrendo di reflusso sia comunque meglio evitare.
Chiedo inoltre lumi sul Ficus Carica, ho letto anche qui che potrebbe fare al caso mio, ma gradirei prima un vs consulto.
Se vi fossero altre cure alternative agli IPP vi sarei grato se mi poteste rispondere.

Grazie mille in anticipo
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Attivo dal 2008 al 2022
Perfezionato in medicine non convenzionali
Le cure che cita nella sua sebbene diverse nella formulazione e appartenenti a rami diversi della medicina, tradizionale o meno, hanno però tutte un denominatore comune, mirano cioè a sopprimere i sintomi della malattia, cioè a ridurne l'intensità senza nulla agire su ciò che effettivamente li sostiene. Il problema di queste cure è che, se ripetute nel tempo, possono far sviluppare sintomi secondari, e patogeni, al loro utilizzo,e inoltre sono gravate, nella migliore delle ipotesi, dal rapido ritorno dei sintomi, una volta sospese. Queste cure sono tutte allopatiche. Anche una cura omeopatica che fosse diretta solo alla gastrite, senza prendere in considerazione tutto il resto dell'organismo, finirebbe per essere in realtà allopatica e favorire lo sviluppo degli effetti secondari già descritti. Viceversa una cura personalizzata che parta dai sintomi della malattia ma arrivi ai sintomi del malato, e individualizzi così i disturbi, agisce in modo profondo e causale, e come tale è in gradi di ristabilire progressivamente una guarigione ottimale, priva cioè di effetti secondari e duratura.
Reflusso gastroesofageo

Il reflusso gastroesofageo è la risalita di materiale acido dallo stomaco all'esofago: sintomi, cause, terapie, complicanze e quando bisogna operare.

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