Omeopatia

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Buonasera,

Un omeopata mi ha diagnosticato, attraverso un vegatest, il fatto che io abbia incontrato nella mia vita l'hiv ma che non ho sviluppato il virus. Può tale test essere attendibile? Le analisi del sangue tradizionali hanno avuto esisto opposto dando esito negativo e non ho mai avuto nessun problema di salute.
La cura per eliminare il virus definitivamente è:
- Gammaviroti
- Defedril
- Mercurius Corrosivus 9ch
- Conium Maculatum 15 ch

Può essere possibile tale situazione? Tali medicine hanno qualche effetto collaterale?
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Dr. Antonio Silvestri Infettivologo, Chirurgo toracico, Medico internista, Perfezionato in medicine non convenzionali, Tossicologo 124 4
Gentile Signore,se il medico omeopata Le ha fatto delle prescrizioni (certamente non pericolose e non tossiche) ha avuto certo i suoi motivi;la cura con rimedi omeopatici che Le ha prescritto,è mirata diciamo all'irrobustimento dell'organismo specialmente per quanto riguarda la risposta immunitaria ad infezioni virali. Credo che con la raccolta della storia clinica e con la visita abbia avuto modo di giudicare la Sua salute complessivamente e non quindi solo in base al Vega Test.Io utilizzo un sistema molto avanzato di medicina quantistica, che,fra le centinaia di funzioni, registra anche la possibilità di avere avuto contatto da virus,batteri,sostanze diverse etc oppure addirittura registra la EVENTUALE reazione (forte o debole) rispetto ad un virus un battero etc..Ma le informazioni sono moltissime ed il medico Le coordina.Quindi,per farLe cosa utile Le dico che se il medico omeopata .Le ha prescritto i rimedi solo in base al contatto (già risolto) con HIV,ha fatto male.Se invece appunto la prescrizione è basata su tutte le risultanze cliniche,allora va bene.A questo punto deve decidere Lei sulla base degli elementi che costruiscono la fiducia verso il medico.Infine mi sento,anche su segnalazione di un cortese collega (siamo e dobbiamo sentirci infatti una comunità scientifica),di dire qualcosa in più su di un possibile contagio HIV. Il contatto con HIV viene sempre confermato dal test immunologico ELISA a patto però che sia trascorso un certo periodo di tempo ,periodo di latenza che può durare alcuni mesi,anche oltre i sei mesi per cui quando si ritiene che un paziente abbia potuto avere un contatto si procede come segue:se il presunto contagiante è HIV positivo,si procede alla cura di primo livello se non lo è o non ci sono stati presunti contagianti si cerca di informarsi se lei/lui/loro sono HIV positivi.

Spero di esserLe stato utile ma rimango a Sua disposizione
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Dr. Andrea Martinez Perfezionato in medicine non convenzionali 76 5
Sono d'accordo con le osservazioni del collega, mi rimane la curiosità di sapere per quale condizione/malessere si è rivolto all'omeopatia.
[#3]
dopo
Utente
Utente
mi scusi, ma devo ammettere di aver capito poco di quel che lei ha scritto e quindi mi trovo in una situazione di ansia.
La dottoressa, che mi ha fatto il test, mi ha detto che "sono venuta a contatto con il virus ma questo non si è sviluppato". da questa affermazione sono andata nel panico e quindi ho ripetuto le analisi del sangue facendo i test hiv, che risultano negativi, e sono andata a parlare con un infettivologo che mi ha detto che "il virus o c'è e si sviluppa o non c'è".
Io non ho avuto contatti diretti, come esperienze sessuali o scambio di sangue diretto: mia mamma è sieropositiva da 10 anni e vivo in casa con lei, però stiamo attente a tenere tutte le precauzioni del caso.
lei pensa che io possa essere nella finestra di latenza del virus? se faccio la cura dalla dottoressa indicata lo debello prima che si sviluppi?
grazie per la cortesia e mi scusi per l'insistenza ma sono davvero in uno stato di ansia.
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Dr. Antonio Silvestri Infettivologo, Chirurgo toracico, Medico internista, Perfezionato in medicine non convenzionali, Tossicologo 124 4
Gentile utente,a questo punto è mio dovere puntualizzare anchè perchè comprendo il Suo stato d'ansia. Le consiglio di fare altri controlli presso l'infettivologo a distanza di tempo (probabilmente già richiesti) in maniera di essere sicuro di NON essere nel periodo finestra (non esiste motivo di ansia se non c'è stato appunto un episodio di possibile infezione e la convivenza con una persona HIV,con le prudenze che certo usate,non costituisce pericolo).Per quanto riguarda i riscontri con apparecchiature elettroniche,non voglio complicare le cose ma le dico solo che "l'incontro" significa avere incontrato informazioni elettromagnetiche non essere stato infettato.

Di più non Le posso dire,spero di averLa aiutato.
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Dr. Antonio Silvestri Infettivologo, Chirurgo toracico, Medico internista, Perfezionato in medicine non convenzionali, Tossicologo 124 4
Rispondo al gentile Collega segnalando solo che sono d'accordo. Che io sappia,nella comprensione dei dati di biorisonanza troppi colleghi interpretano,con EAV,VEGA test o con macchine complesse come la mia QX Scio, la presenza di tracce elettromagnetiche come..infezione,o allergia,cosa sbagliata;significa solo (nella mia macchina compare anche l'indice di reazione) che di fronte ad emissioni elettromagnetiche di quel tipo (memorizzate nella macchina) la reazione è stata o sarebbe...alta,media,basssa etc. Cioè il dato va interpretato in maniera medica! Per esempio se il medico riscontra una ipereattività/iporeattività alle emissioni elettromagnetiche di molti virus,oppure miceti oppure tutti i microorganismi oppure...può valutare se arricchire,magari con farmaci di risonanza o altre cure,la capacità reattiva oppure viceversa...Ciò si fa attraverso tests di zapping digitali (le macchine come la mia possono farlo) che indicano come tale risposta è modificabile,attraverso terapie quantistiche,omotossicologiche,omeopatiche etc.
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Dr. Andrea Martinez Perfezionato in medicine non convenzionali 76 5
Anche per me questi strumenti sono nuovi, provo a riassumere:
il contatto elettromagnetico può ben essere dato dalla familiarità con la madre affetta, ma questo non comporta nessun contagio effettivo, a meno che non sia provato da un test sierologico,
giusto?
[#7]
dopo
Utente
Utente

Sì, ripeterò le analisi complete tra un mesetto (le avevo fatte a giugno e a seguito della visita omeopatica ai primi di dicembre).
La Omeopata mi ha detto che la reazione è "bassa" e quindi al momento non è preoccupante (HIV(BLUT) D32 e D48 e D2K) e che con la cura si sarebbe tutto risolto. Ma questo "incontro" con il virus cosa significa?

Vi ringrazio per le risposte.
[#8]
dopo
Utente
Utente
I valori di riferimento che le ho dato sopra sono dell'elettro ago di Voll
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