Trattasi di diplasia di grado lieve cin 1 dell'epitelio giunzionale hpv associata

L'area di Medicina non Convenzionale è riservata ai soli perfezionati in tali discipline, quindi non sarà possibile ricevere risposte da altri specialisti. Teoria e pratica delle discipline di Medicina non Convenzionale ad oggi non sono ancora sostenute da sufficiente sperimentazione scientifica e sono disciplinate dal codice di deontologia medica (art. 15)

Se fosse possibile vorrei una risposta dal dott. Alberto Moschini. Diagnosi: Pap test diagnosi di Cin1 alla tipizzazsione del Virus Hpv ad alto rischio (16,18,31,33,35,39,45,51,52,56,58,59,68) positivo con basso scarto rispetto al valore soglia. ColposcopiaGSC visibile esocervicale, epitelio bianco sottile con biopsie ore 9 e ore 12 che hanno dato esito : trattasi di diplasia di grado lieve CIN 1 dell'epitelio giunzionale HPV associata. Inoltre da altre biopsie: lembu superfuciali di epitelio pavimentoso con aree di coilocitosi. Da uns seconda colposcopia: alle ore 9, 12 e 4 (poco esteso qui nel canale cervicale) aree di epitelio bianco sottile senza immagini vascolari compatibile con la precedente diagnosi istologica. Detto questo mi è stato consigliato il follow- up in un centro e la crioterapia in Ospedale.

Nell'attesa ho intrapreso il cammino omeopatico con seguente terapia: Acidum Nitricum 6LM 5 granuli dopo colazione per 3 giorni , dal 4 al 31 a giorni alterni, dal 31 al 60 ogni 3 sere; Sepia MK 5 granuli la domenica per 40 giorni.
Grazie Rossella
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Attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali

Egregia Rossella, chiaramente, quelle lesioni sono determinate dalla presenza del papilloma virus, che lei potrebbe aver contratto molto tempo prima. Sono presenti lesioni di diverso livello, Cin 1, aree più recenti di coliocitosi, che dimostrano la continua attività del virus. La coilocitosi è una particolare alterazione cellulare a falce suggestiva sempre della presenza del papilloma virus nelle cellule, che subiscono questa trasformazione. Spesso presente nelle displasie, la coilocitosi si presenta per una ipercromia del nucleo, che si presenta aumentato, spesso circondato da un alone citoplasmatico chiaro, con una membrana citoplasmatica ipercromica. La presenza costante del virus provoca tutte queste trasformazioni, pertanto è essenziale verificarne la sua presenza per stabilire la terapia adeguata alla sua eliminazione, conoscere lo stato dell’apparato urogenitale, se eventualmente altri agenti patogeni, potrebbero essere presenti. In questo caso, la terapia potrebbe essere modificata, perché l’azione va eseguita non solo sul papilloma virus, ma anche su chi lo accompagna e ne mantiene la presenza.
Il Papilloma deve essere eliminato dalle cellule, dove sta effettuando quelle trasformazioni, molti sono i farmaci omeopatici, omotossicologici, nosodi ed estratti di organo che possono essere utilizzati, soprattutto è importante accertare, la presenza del papilloma, verificare nel tempo il suo allontanamento dalle cellule, fino alla completa eliminazione; questo è possibile con l’Elettroagopuntura secondo Voll, che analizzando i vari punti di agopuntura, specifici per l’apparato urogenitale, fornisce informazioni sullo stato di questi e sulla eventuale presenza del virus. I farmaci vanno scelti mirati sulla presenza del virus, in modo da facilitare la sua eliminazione, aiutando il sistema immunitario in questo compito. Quando non è più presente, anche le lesioni cellulari regrediscono e le cellule tornano al loro funzionamento regolare e fisiologico.
Integrando le due metodiche, convenzionale, con la non convenzionale, è possibile debellare il virus e le conseguenze che questo determina.

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dopo
Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
Prima di ogni cosa La ringrazio, ma mi scusi,non sono riuscita a capire se la terapia omeopatica La ritiene giusta. Mi ha parlato di agopuntura, se può dirmi presso chi in provincia di Napoli. Inoltre unire le due terapie convenzionali e non in che senso? Mi scusi ma visto che mi è stato detto di attendere un altro controllo a 2 mesi vorrei poter fare comunque qualcosa nell'attesa. La ringrazio sin da adesso per qualsiasi altro aiuto che mi possa dare, sa non riesco assolutamente ad essere serena.
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Attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali

Ho parlato di Elettroagopuntura secondo Voll, che è una metodica che viene utilizzata dal medico per seguire il ragionamento clinico diagnostico, in tempo reale, con la presumibile prevedibilità di evidenziare la presenza di agenti patogeni, come il papilloma virus, approntare la terapia idonea per aiutare il sistema immunitario nella eventualità ad eliminarlo, successivamente sarebbe possibile accertare, riscontrare, verificare, con esami convenzionali. Analizzando il meridiano della vescica urinaria, il punto di sommatoria corrispondente alla vagina, utero, uretra, con gli altri punti correlati, fornisce un valido aiuto alla determinazione della presenza del virus e dello stato degli organi; nella probabilità in cui oltre al papilloma virus, siano presenti altri agenti patogeni, la terapia cambia, quindi in ogni persona occorre valutare ogni sintomo che viene espresso e quali agenti patogeni sono presenti, per valutare e scegliere il farmaco effettivamente mirato alla problematica presentata.
I controlli sono necessari, e la eventuale eliminazione del papilloma virus e di chi lo accompagna potrebbe essere eseguita, è altrettanto necessaria, per poter evitare i danni che con il tempo potrebbe causare. Nel periodo di attesa, è possibile iniziare la terapia con i farmaci che per principio omeopatico, presentano le caratteristiche riscontrate con l’esame EAV eseguito durante la visita e che sarebbero in grado di aiutare il sistema immunitario, nella probabile, eventuale e prevedibile eliminazione del virus. Questo vuol dire unire le due terapie convenzionali e non.


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