Omeopatia x irritabilità

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Salve ,vi scrivo per mio padre nella speranza che possiate darci un consiglio.
E' un uomo di 50 anni,costituzione robusta,con ipercolesterolemia famigliare e sporadici attacchi di gotta e di fastisio nella regione epatica, digestione talvolta difficoltosa con senso di pesantezza e eruttazioni.Questo sul piano fisico.il motivo però per cui mi rivolgo a voi è per i suoi problemi sul piano emotivo caratteriale in quanto è spesso irritabile e a volte ha scoppi di collera ingiustificati e assolutamente sproporzionati che poi si risolvono da soli e si alternano a momenti di serenità.Oltre a ciò spesso pare insoddisfatto di ciò che ha ricercando nuove "soddisfazioni" come il fatto di voler cambiare casa per poi ritrovarsi, una volta ottenuto ciò che voleva , in un nuovo stato di malcontento.
Spero sinceramente che possiate suggerirci un rimedio omeopatico appropriato e che possa preferibilmente essere assunto una volta al giorno perchè durante la giornata certamente finirebbe per saltare le somministrazioni.Vi ringrazio anticipatamente.
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Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2008 al 2010
Perfezionato in medicine non convenzionali
Gentile utente,
i disturbi che ha suo padre vanno inquadrati secondo una visione globale che prenda in considerazione sia gli importantissimi sintomi mentali che ci ha citato sia quelli fisici, in quanto strettamente correlati.
Per fare ciò però è indispensabile essere seguiti da un medico omeopata esperto in quanto non è possibile consigliare cure on-line senza una visita diretta soprattutto in disturbi come questi che hanno una tendenza alla cronicizzazione e necessitano di una assistenza medica continua.
Per quanto riguarda le somministrazioni dei rimedi omeopatici, non essendo questi composti da sostanze chimiche, non è necessaria una frequenza di somministrazione rigida come potrebbe avvenire per cure farmacologiche. Spesso va bene assumere il rimedio, soprattutto nei casi cronici, anche solo una o due volte al giorno in maniera abbastanza libera. Esponga comunque questo problema al suo omeopata.

Cordiali saluti
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Intanto è necessario far fare una diagnosi medica. Il quadro non sarebbe di per sé strano, e richiama un disturbo dell'umore, ma ovviamente per decidere quali metodi possono essere utili si parte da un piano generale.
Non si imbocca una strada terapeutica "a priori" ma si scelgono le cure in base ai dati di efficacia in quel determinato disturbo.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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dopo
Utente
Utente
Gentili Medici,
grazie per la celere e cortese risposta.La scelta della strada terapeutica è nata da un consiglio informale di un conoscente omeopata anche in considerazione del fatto che mio padre attualmente non accetterebbe una terapia tradizionale.Sempre in occasione di questo "consiglio informale" ci era stato suggerito come rimedio "nux vomica" a basse potenze (9ch).Ho deciso quindi di scrivere a Voi proprio per vagliare altre proposte o avere conferma della precedente con il relativo rimedio.
Ancora grazie,
cordiali saluti.


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Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2008 al 2010
Perfezionato in medicine non convenzionali
Gentile utente, il rimedio nux vomica potrebbe essere uno, tra i tanti, indicati per suo padre. Come le ho già scritto però non è possibile fare prescrizioni on-line ma solo dare consigli e informazioni generiche.
In omeopatia vanno valutati moltissimi fattori prima di arrivare alla formulazione terapeutica quindi è indispensabile che il medico conosca bene il suo paziente e che lo segua nel tempo adattando le cure alle modalità con cui evolvono i suoi sintomi.
La 9ch è un dosaggio abbastanza basso, per iniziare può andar bene ma con il tempo questo sicuramente andrebbe aumentato.
Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Gentile dott. Ascani,
posso chiederle se a suo avviso la scelta della 9ch è corretta o inizierebbe direttamente con una potenza maggiore?Solitamente per quanto tempo si assumono le basse potenze per poi aumentarle?Le chiedo questo al fine di fare chiarezza anche su quanto mi è stato detto da altri.mi hanno detto inoltre di sospendere il trattamento non appena arriva il miglioramento atteso,ma non c'è riscio di ricadute precoci?
La ringrazio molto per le delucidazioni che potrà fornirmi.
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Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2008 al 2010
Perfezionato in medicine non convenzionali
Gentile utente, non è possibile risponderle senza una visita approfondita e diretta con suo padre. Ogni persona è unica e irripetibile e va valutata caso per caso.
Anche i farmaci quando possibile vanno scalati gradualmente e in base a molteplici fattori (gravità del disturbo, durata, durata della terapia farmacologica, entità dei miglioramenti con le cure omeopatiche ecc. ecc). Stesso discorso vale per la decisione sulla potenza omeopatica da cui partire e sui tempi in cui i rimedi vanno cambiati (sia di dosaggio che di sostanza). Questi tempi sono impossibili da predire ed è per questo che è importantissimo avere un'assistenza medica continua che, nel caso se ne presenti la necessità, le dica come comportarsi anche per via telefonica. Se lei avesse una ricaduta potrebbe chiamare subito il medico che le direbbe cosa fare.

Cordiali saluti