Insufficienza renale acuta

buongiorno,
vorrei avere alcuni chiarimenti riguardo ad una situazione in cui si è venuto a trovare mio padre, 66enne, affetto da diabete mellito, con problemi cardiovascolari tenuti sotto controllo ( nel 2006 ha subito un quadruplo bypass coronarico, complicato da una ischemia cerebrale avvenuta pochi giorni dopo l'intervento).
Giovedì 17 dicembre è stato colpito da una crisi epilettica, seguita da una grave insufficienza respiratoria. Sedato, intubato e ventilato per un sospetto iniziale di ischemia è stato portato in ospedale, dove è stata diagnosticata una polmonite batterica; è stato mantenuto in coma farmacologico per una settimana, e durante la sedazione è stata notata una insufficienza renale acuta - la domenica la creatinina era a 5.91 - rientrata dopo circa tre giorni di dialisi. Durante un colloquio con il medico di turno nel reparto di medicina d'urgenza, dove mio padre è stato trasferito dalla terapia intensiva, la causa addotta per l'insufficienza è stata la presenza nel sangue di una sostanza chiamata cGK, la cui concentrazione aveva raggiunto per alcuni momenti un valore di 11000 (?). I miei dubbi in merito sono i seguenti: innanzitutto ,cos'è il cGK? è stato riferito che è prodotto durante grandi mali particolarmente prolungati nel tempo, tuttavia a quanto abbiamo potuto vedere in famiglia le convulsioni non sono durate per più di una decina di minuti, inoltre com'è possibile che ci si sia accorti dell'insufficenza renale solo due giorni e mezzo dopo il ricovero? si tenga inoltre presente che mio padre non ha mai avuto problemi di epilessia, l'unico episodio simile è avvenuto in maniera molto leggera pochi mesi dopo l'ischemia ( nell'estate del 2006 ), che ne è stata ritenuta la causa.
Nell’attesa di una risposta, Vi ringrazio per l'attenzione e porgo distinti saluti.
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Dr. Filippo Mangione Nefrologo, Medico internista 899 50
Carissimo Signore,

è evidente che il quadro clinico di suo padre è piuttosto complicato e di difficile ricostruzione senza avere dati certi. Possiamo però cercare di fare alcune considerazioni generali.

probabilmente i suoi medici hanno pensato ad un'insufficienza renale acuta da rabdomiolisi, cioè da massiccia rottura delle fibre muscolari con rilascio di ciò che sta al loro interno nel sangue. Tra queste, vi sono alcuni enzimi (le CPK o creatinfosfochinasi) e la mioglobina, una proteina che viene filtrata dal rene e che quando è presente in elevatissime quantità può precipitare, ostruendo i piccoli tubuli renali e determinando un'insufficienza renale acuta. L'ipotesi è plausibile e sarebbe spiegata dalle convulsioni, che se particolarmente violente possono spiegare il quadro osservato. L'infezione polmonare (e l'eventuale terapia antibiotica c he si è resa necessaria) e la ventilazione meccanica possono essere delle cause concomitanti. C'è da dire che l'anamnesi di suo padre (diabete, coronaropatia, probabilmente ipertensione) può lasciar supporre che i reni siano più suscettibili a questo genere di insulti acuti rispetto a chi, questi problemi, non li ha.
E' verosimile che i suoi medici non si siano accorti in ritardo dell'insufficienza renale, ma che questa sia comparsa precocemente e sia peggiorata nei due giorni successivi, sino a richiedere di sostituire la funzione dei reni con la dialisi. i medici che hanno in cura suo padre possono però spiegare senz'altro tutto quanto in modo molto più preciso e assennato.
Riguardo al motivo delle convulsioni, sarebbe più indicato un neurologo. Esiti di ictus precedenti possono comunque lasciare delle cicatrici cerebrali da cui si possono scatenare crisi, senza peraltro che si possa escludere che in effetti ci sia stato un nuovo problema di ischemia cerebrale.
In bocca al lupo a suo padre e a lei, cordiali saluti

Dr. Filippo Mangione
Specialista in Nefrologia
Dirigente Medico - Fondaz. IRCCS Policlinico S. Matteo - Pavia

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dopo
Utente
Utente
la ringrazio per la risposta, molto esauriente.
Fortunatamente mio padre non ha avuto danni cerebrali, l'insufficienza renale è quasi completamente sparita e il focolaio di polmonite, dopo un peggioramento momentaneo, si è ridotto tanto da potergli permettere di respirare senza maschera d'ossigeno, per cui a scanso di ricadute fra qualche giorno ritornerà a casa.
Grazie ancora, e buon anno!
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