Emazie dismorfe

Salve vorrei pore una domanda: da 4 anni circa sono sotto controllo con esami di sangue ed urine per un problema di proteinuria persistente e microematuria.
Specifico che tutti gli esami di sangue sulla funzionalità renale (azotemia, creatinemia, creatinuria, clearance, uricemia etc etc sono nella norma da anni) nell'esame urine si riscontra proteinuria (da un minimo di 0,18 mg/die ad un max di 0,45 mg/ die). Nel campione estemporaneo delle urine compariva sempre presenz adi albumina ed emogoblina. Tutto il resto nel mio organismo va bene (così sembra) nel senso che non ho diabete, non sono iperteso (122 - 70) frequenza 55-60 b/min, faccio due volte a settimana attività fisica di media intensità (pesi + boxe leggera).
Con il mio nefrologo dopo tutte le visite del caso (ecografie varie) avevamo deciso di fare comunque la biopsia renale per indagare una volte per tutte sulle cause di ora sconosciute della proteinuria.
Oggi prima di prenotare la data della biopsia ho rifatto l'esame urine da sforzo e dopo una settimana di riposo. I risultati sono che la proteinuria che a gennaio 2011 era 0,45 mg/die è scesa a 0,28 mg/die; nel campione estemporaneo di urine fatto per 3 volte in 10 gg l'albumina è risultata assente mentre ci sono tracce di emazie.
L'esame citofluorometrico ha evidenziato:
leucociti 17 ul
eritrociti 27 ul
cellule sfaldamento 16 ul
batteri 42 ul
commenti: rari cilindri ialini granulosi - emazie dismorfiche.
Il mio nefrologo a questo punto visto i valori in discesa ha rimandatato di 1 mese la biopsia e di rifare il controllo e meglio valutare alla luce di questi risultati l'opportunità o meno di fare la biopsia.
Secondo voi conviene comunque tentare la biopsia (con i suoi rischi) o e meglio tenere sotto controllo la situazione in questo modo?
Grazie.
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Dr. Filippo Mangione Nefrologo, Medico internista 899 50
Il dubbio è che vi sia una forma di malattia glomerulare nota come "malattia di Berger" (glomerulonefrite a depositi di IgA).

Con gli esami urinari che lei riferisce l'indicazione a fare la biopsia renale è dubbia.
Innanzitutto sarebbe indispensabile conoscere i dati di funzione renale (creatinina).
Lei dice che non è iperteso.

In sostanza, è possibile che lei abbia la malattia di Berger. La biopsia servirebbe a fare la diagnosi, ma per il momento questa non suggerirebbe la necessità di una terapia particolare.
Ne parli con il nefrologo che la segue: se lei è molto motivato, la biopsia si può fare. Altrimenti, può essere proseguito un controllo seriale degli esami che lei conosce, tenendo presente il "sospetto" e rimandando la biopsia qualora la proteinuria aumentasse o vi fossero altri segni di attività florida di malattia renale.

Saluti

Dr. Filippo Mangione
Specialista in Nefrologia
Dirigente Medico - Fondaz. IRCCS Policlinico S. Matteo - Pavia

[#2]
dopo
Utente
Utente
Innanzitutto grazie per la celerita della risposta.
Sono sotto controllo con esami di sangue ed urine da oramai 4 anni e li faccio a cadenza trimestrale.
Per quanto riguarda la funzionalità renale dal punto di visata ematico gli esami sono sempre e tutti nella norma e mi riferisco in modo particolare a:
creatinina, creatinuria, clearance creatinina, azotemia, uricemia, potassiemia, sodiemia, potassiuria, sodiura, glicemia, emocoromo in generale. Inoltre ho sotto controllo la pressione arteriosa e questa comunque si mantiene come massima tra 120-125 e come minima tra 70-75 rilevata sia la mattina che la sera. Non ho il diabete, ed in famiglia mai nessuno ha sofferto di problemi renali. Questo fenomeno prima di microematuria e poi di proteinuria è comparso circa 6 anni fà, con valori al limite del fisiologico e quindi ho dato poca importanza. Dopo alcuni anni vista la persitenza ho deciso di fare controlli regolari ed ultimamente c'era un tren in rialzo della proteinuria 24 ore (max 0,65 mg/die) ma sempre con valori ematici nella norma. In questa incertezza ho deciso con il mio nefrologo (a BARI) di effettuare la biopsia. Ma dopo questi ultimi valori in discesa lui ha lasciato la scelta a me ma ritiene opportuno rimandare la biopsia e vedere se viene confermata la discesa della proteinuria e valutare in seguito in quanto i valori non sono a livello "patologico". Disse che la cosa confortante era che in un lasso di tempo così lungo (circa 6 anni) i valori erano rimasti pressochè invariati e quindi lasciava presumere che l'eventuale problema ai reni fosse cosa lieve e decorso molto lento e che quindi potrebbe non essere neanche necessaria una terapia ma solo il continuo controllo.
Inoltre volevo sapere nella citofluorometria ho visto la presenza di batteri (42) cosa possono significare?
Grazie.
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dopo
Utente
Utente
Scusi, ma volevo aggiungere che circa 3 anni il primo nefrologo che mi ha assistito mi fece fare anche una serie di analisi di sangue a riguardo di qualcosa di simile alle IgA - proteina Ben Jones - catene K e tanti altri simili ma risutarono tutti negativi, e allora mi accenno ad una ipotetica proteinuria "fisiologica" in quanto facevo sport in modo più intenso (3 volte a settimana kick boxe) oppure una glomerulonefrite a "membrane sottili", ma se non ricorso male dopo questi esami escluse la malattia di Berger. Inoltre ho fatto varie ecografie reno-vescicali, urografia con m.d.c., eco dei vasi inferiori, visite cardiologiche che sono risultate tutte nella norma.
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Dr. Filippo Mangione Nefrologo, Medico internista 899 50
Leggo con piacere che il suo nefrologo condivide l'orientamento che le ho espresso nel mio post precedente. Tra l'altro, il Centro di Bari è un centro nefrologico di eccellente livello, con particolare competenza nel campo delle glomerulopatie.

Le ripeto che l'alterazione renale *eventualmente* presente ora, è tanto lieve da non richiedere terapia mirata.

Se lei vivesse con ansia insopportabile la situazione di non sapere cosa stia succedendo ai suoi reni, la biopsia renale potrebbe risolvere il problema.

Se lei, con le premesse di cui sopra, riesce a convivere serenamente (com'è giusto!) con la possibilità di avere una malattia renale, ancorchè lieve e a bassa probabilità di progressione, credo sia meglio seguire un programma attendista e rimandare la biopsia nel tempo.

Per inciso, è pressochè impossibile escludere la diagnosi di malattia di Berger senza fare la biopsia. La proteinuria di Bence-Jones si riferisce ad altro; la normalità del dosaggio delle IgA sieriche non esclude la possibilità di nefropatia a IgA. Certo, la malattia a membrane sottili è un'altra ipotesi, ma è molto meno frequente della nefropatia a IgA.
[#5]
dopo
Utente
Utente
Grazie per l e risposte. Se i prossimi controll della proteinuria, urina e sangue dovessero confermare gli attuali valori quasi sicuramente di concerto con il nefrologo rimanderemo la biopsia a data da decidere e quindi dovro "imparare" a convivere con questo problema che comunque oggi non mi da nessun problema se non a livello solo di "pensiero" conme preoccupazione.
Inoltre volevo sapere a questo punto se ci sono degli stili di vita da adattare a questa situazione tipo alimentazione, bevande ed attività sportiva in genere. Premetto sin d'ora che non faccio uso di integratori di qualsiasi tipo per l'attività sportiva in genere. Inoltre ci sono delgi sport das evitare o meno.
In poche parole posso condurre la mia normale che ho fatto fino ad ora?
Grazie.
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Dr. Filippo Mangione Nefrologo, Medico internista 899 50
Conduca una vita normale. Faccia attività fisica.
Eviti, se non strettamente necessari, farmaci potenzialmente tossici per i reni (antiinfiammatori, alcune classi di antibiotici che il suo medico saprebbe indicare). Limiti l'introito di sale con la dieta e mantenga i valori di colesterolo, trigliceridi e pressione arteriosa sotto controllo.
Un saluto
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