Infarto renale

Buongiorno.
In gennaio di quest'anno, sono stato colpito da un infarto renale. mentre mi trovavo al lavoro ho avuto un dolore improvviso all'addome a sx, irradiatosi a tutto il costato sx; in ospedale dopo un'eco renale rivelatasi negativa per quella che sembrava una colica renale ed una rx addome e torace, pure negativi, mi è stata fatta una tac con mdc col seguente esito: ".....I due terzi esterni nel tratto medio inferiore del rene sinistro risultano ipoperfusi con evidenza tardiva della vascolarizzazione capsulare. Il quadro è riferibile in prima ipotesi ad infarto renale. Presenza di cisti corticale del diametro di 3 cm tra il termo nedio ed il polo superiore. Regolare l’uretere di destra. L’uretere di sinistra mostra numerose impronte nastriforme. Regolare lo sbocco in vescica bilateralmente. Regolarmente perfusa risulta l’arteria renale, unica, all’emergenza. Regolarmente perfusa risulta la vena renale omolaterale, aumentata di calibro nella quale risulta affluente la vena emiazygos".
L'angio rmn con e senza mdc eseguita una settimana dopo dava il seguente esito: "). Rene sinistro: si segnala un’ampia area ipovascolarizzata che interessa tutto il settore antero-laterale del rene, compatibile con infarto renale. Lo studio in fase angiografico mostra aspetto regolare delle arterie renali. A sinistra si segnala la presenza di alcune irregolarità di calibro lungo il decorso del ramo di divisione polare inferiore, che potrebbe essere compatibile con spasmo vasale” .
Il doppler delle arterie:"ASSI CAROTIDEI: assenza di stenosi emodinamicamente significative o di formazioni ecogene riferibili a placche ateroma siche sporgenti in maniera significativa nei lumi vasali. ARTERIE VERTEBRALI E SUCCLAVIE; assenza di lesioni emodinamicamente significative”. Color doppler aorta addominale ed arterie renali: “Aorta addominale senza ectasie o stenosi emodinamicamente significative; arterie renali: assenza di stenosi emodinamicamente significative. Ben percepito segnale di flusso a livello del parenchima renale bilateralmente con indici di resistenza micro vascolare nella norma ad eccezione del polo sinistro dove si percepisce un flusso demodulato compatibile con circolo collaterale”.
Gli esami del sangue hanno evidenziato, in sostanza, nel periodo acuto una creatinina pari ad 1,60 e leucociti pari a 21,45.
Mi è stata fatta un' ecotransesofagea con esito regolare; è stata esclusa una vasculite; mi sono stati fatti esami sulla coagulazione, risultati nei limiti della norma. Sono stato dimesso con una terapia di "ascriptin" da fare vita natural durante.
La mia domanda è: visto che non si è addivenuti, allo stato, all'individuazione della causa dell'infarto renale, ci sono altre indagini da poter fare?
Aggiungo di avere 48 anni, di essere sempre stato in buona salute, mai fumato, non bevitore, sportivo da sempre. Mio padre soffriva di fibrillazione atriale (deceduto a 75 anni per emorragia subaracnoidea), mia madre soffre di varici. Grazie.
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128 126
Gentile utente in attesa di risposta dai colleghi nefrologi alcune considerazioni:

gli infarti renali si vengono adeterminare in seguito alla ostruzione di una diramazione dell'arteria renale. La manifestazione tipica è quella di improvviso dolore acuto al fianco. Le cause possono essere molteplici e non sempre dimostrabili. In alcuni casi si verificano in seguito ad imporvvisa aritmia (ad esempio da eccessivo stress) o derivata da una infiammazione della arteria che esita in stenosi ed ostruzione.

P.S.: Non lo ha descritto comunque credo che il tracciato elettrocardiografico sia Ok. Comunque consigliabile ECG dinamico Holter: ne riparli con il suo cardiologo.

Cordiali saluti
Gino Scalese

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dopo
Utente
Utente
gentile dottore, intanto la ringrazio per la cortese risposta. Approfitto per precisare che i vari elettrocardiogrami, ecocolordoppler cardiaci ed ecocolor transesofagea hanno dato esito regolare. Rimane l'interrogativo di cos'altro è esperibile allo stato attuale delle conoscenze mediche, per accertare la causa dell'evento. Saluti
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128 126
Se tutti gli esami eseguiti sono negativi e non ha accusato palpitazioni prima dell'insorgenza del dolore non è possibile determinare con certezza la causa.
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