Infezione vie urinarie e pielonefrite dx acuta

Salve mi chiamo Jessica e il 01/09/2013 tornata da una vacanza al mare sono dovuta andare al pronto soccorso per dolori al fianco dx che si accentuavano durante la minzione febbre con brividi a 41 e nausea. Mi hanno rimandata a casa dicendomi di prendere augmentin e tornare per un eco renale, il risultato: Addome trattabile dolente in fossa illiaca dx ed ipocondrio dx, giordano positivo a dx, peristalsi presente. Dopo un paio di giorni sono dovuta tornare al ps di nuovo stessi sintomi sono stata ricoverata 5 gg e facendo una eco apparato urinario il risultato e' stato: Riduzione spessore corticale polo superiore con due calici ectasici e corticalizzati come per esiti pielonefritici. Dopo terapia con ciprofloxacina sembrava tutto risolto finché vengo di nuovo ricoverata il 15/11/2013 stessi sintomi e dimessa dopo 5 gg con diagnosi: Processo broncopneumonico, iperpiressia, malformazione congenita rene dx. L'ecografia nefrologica durante il ricovero: Asimmetria renale con ipoplasia polare superiore rene dx. Dopo terapia ev con chinolonico, macrolide, ampicillina di nuovo tutto bene. Il 20/03/2014 di nuovo stessi sintomi ma febbre a 39 così decido di farmi seguire dal mio medico di famiglia che mi fece eseguire analisi urine e urinocoltura e avevo infezione da escherichia coli 100.000 UFC/ml. Dopo trattamento con amoxicillina tutto bene. Ma di nuovo il 26/12/2014 mi ritrovo al pronto soccorso stessi sintomi iniziali ricoverata 5 gg e diagnosi: Pielonefrite acuta. Dopo terapia ev di ceftriaxone e levoflaxacina tutto bene e per capirci qualcosa mi fanno fare una cistografia che evidenzia reflusso vescico ureterale. Recatami da uno specialista urologo mi ha fatto eseguire una scintigrafia renale con risultato: Uptake rene dx: 28,84% uptale rene sx: 71,26% e rene sx vicariante. Dopo aver eseguito una decina di esami tra cui uretrocistoscopia, emg piano perineale, uroflussometria, esame urodinamico, uro-RMN tutti negativi eseguo cistoscintigrafia che smentisce reflusso vescico ureterale. La diagnosi finale dello specialista e' infezione vie urinarie che causa reflusso vescico ureterale cioè il RVU e' una conseguenza delle infezioni. Come terapia Monuril per 6 mesi 2 bustine ogni 20 gg, urine e urinocoltura ogni 2 mesi ed eco renale fra 6 mesi. Io sono seriamente preoccupata perché non mi sembra questa una soluzione poi io non lo posso sapere ma sembra che non sia una spiegazione plausibile a tutto questo. Per questo vi scrivo sperando di ricevere altri pareri in merito, sono disposta anche ad effettuare altri esami per appronfondire la causa di tutto perché non mi sembra sia stata trovata. Vi ringrazio per l'attenzione, cordiali saluti.
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Signora,
il suo caso è complesso e molto difficile da discutere a distanza. D'ogni modo possiamo esprimere le seguenti considerazioni:
1) Evidentemente vi è qualche forma di malformazione e minore funzionalità congenita del rene destro, sulla quale non potendo valutare le immagini ci è impossibile esprimere un giudizio;
2) L'andamento dei suoi disturbi porta moltoa pensare che sia coinvolto un reflusso patologico di urina infetta tra vescica e rene;
3) La valutazione radiologica del reflusso in cistografia minzionale è senz'altro più precisa di quella scintigrafica, che si adotta perlopiù solo per risparmiare l'esposizione ai raggi (es. bambini); il reflusso alla sua età ha evidentemente una causa congenità, l'infezione è unicamente responsabile delle complicanze febbrili;
4) In queste situazioni è di focale importanza la valutazione della funzione intestinale, poiché anche nel suo caso le infezioni sono sorrrete da batteri di questa provenienza (E. Coli).
Diremmo che le indagini eseguite siano già sufficiente approfondite, ma non ci è purtroppo possibile esprimere un giudizio conclusivo, in particolare sulla necessità di eseguire un intervento correttivo.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buonasera Dottore, intanto la ringrazio per la sua celere risposta. Lo Specialista urologo mi ha confermato che non si tratta di reflusso in quanto la cistografia venne eseguita a distanza di una settimana dal ricovero e quindi con l'infezione ancora in corso, per questo mi e' stato fatto ripetere l'esame in questo caso la cistoscintigrafia. Mi e' stato suggerito da un altro dottore nefrologo di eseguire un eco doppler delle arterie renali per valutare altre possibili cause di queste continue infezioni. Tra l'altro gli esiti pielonefritici che hanno causato delle cicatrici sul rene dx mi causano continue fitte dolorose al fianco che a parere del dottore sono causate dall' infiammazione di quest'ultime. Sono convinta di sentire più pareri al riguardo in quanto con tutti gli antibiotici prescritti non sono stati utili a risolvere il mio caso, ed e' per questo che non penso che una terapia con Monuril possa essere efficace. Comunque potrei ripetere la cistografia per un ulteriore certezza. Intanto ho iniziato la terapia con Monuril per prevenire il presentarsi di una nuova infezione ed eseguire altri esami come suggerito dal dottore nefrologo. Vorrei domandarle secondo il suo parere, quali esami potrei eseguire per valutare la funzione intestinale. La ringrazio ancora, cordiali saluti.
[#3]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Signora,
insistere troppo con la terapia antibiotica vuol dire squilibrare eccessivamente la flora batterica intestinale, selezionando batteri sempre più resistenti ed aggressivi. Pertanto, riterremmo ragionevoli le prescrizioni solo in caso di febbre e comunque sempre accompagnate da generosa assunzione di fermenti lattici, probiotici, yoghurt e quant'altro possa contribuire ad una funzione intestinale accettabile. Da questo punto di vista non vi sono accertamenti particolari da eseguire, ma senz'altro può aiutare un parere gastro-enterologico, in particolare se la funzione è già di per sè problematica. Sul fatto che le cicatrici pielonefritiche possano davvero causare dolore nutriamo più che qualche dubbio.
Ripetiamo che comunque a distanza la conosscenza del caso è forzatamente troppo frammentaria per poter esprimere seriamente un giudizio.

Saluti
[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentilissimo Dottore la ringrazio ancora, spero di risolvere al più presto. Cordiali Saluti.
Reflusso gastroesofageo

Il reflusso gastroesofageo è la risalita di materiale acido dallo stomaco all'esofago: sintomi, cause, terapie, complicanze e quando bisogna operare.

Leggi tutto