Sospetta pielonefrite

Buongiorno gentili dottori , mio marito di 42 anni in sovrappeso circa due settimane fa ha accusato un dolore molto forte al fianco sinistro che si irradiava nella parte alta nell'addome credo vicino al fegato insomma sotto alle costole . Questo dolore è iniziato all'improvviso questo dolore simile a dei crampi ( infatti stava bene un paio di minuti e poi gli venivano queste fitte molto forti a livello del fianco che lo costringevano a contorcersi talmente il dolore era forte ) . Così abbiamo deciso di recarci al pronto soccorso dove il medico ha parlato di colica renale ( questo è il referto della visita medica : il paziente lamenta dolore molto intenso a livello del fianco sinistro e in ipocondrio destro . Giordano spiccatamente positivo a sinistra e murphy positivo , globoso per adipe e trattabile . dolore alla palpazione profonda in ipocondrio destro . leucocitosi gb 11000 gli altri esami nella norma ) ci consigliano di fare un' urocoltura cosa che ci viene confermata anche dal medico di base che lo visita due giorni dopo e constata che la manovra di giordano rimane ancora spiccatamente positiva . andiamo a ritirare l'urocoltura che risulta positiva a : klebsiella oxytoca 1.000 UFC / ML ed enterococcus avium 10.000 UFC/ML . la klebsiella risulta resistente al 'ampicillina e alla levofloxacina mentre l'enterococcus è resistente a tutto tranne che alla vancomicina . Il nostro medico di base ci dice che la carica batterica è molto bassa ma preferisce farci fare una visita nefrologica in urgenza . Il nefrologo ci visita lo stesso giorno : presenza di dolore al fianco sinistro stranguria , pollachiuria comparsi da circa dieci giorni in assenza di febbre , urine concentrate , assunto paracetamolo con parziale beneficio . Urocoltura presenti klebsiella ed enterococcus a bassa carica ( possibile contaminante ) agli esami eseguiti oggi : creatinina : 0.8 , GB 8.760 , proteinuria , PCR 2.4 . attualmente dolore presente nonostante trattamento ev con PERFALGAN e giordano spiccatamente positivo si stabilisce ricovero in nefrologia per sospetta pielonefrite sinistra e instaurazione di terapia antibiotica con AUGMENTIN 2.2 grammi /100 cc ev . Da quella sera iniziamo la terapia antibiotica e il dolore sembra regredire . l'indomani eseguiamo gli esami del sangue dove risulta : WBC : 9.62 , PCR 2.2 e un'ecografia reno-vescicale dove risulta una lieve dilatazione del bacinetto e delle vie renali . Alla sera il nefrologo ci dice che possiamo andare a casa e di proseguire con l'augmentin 3 volte al giorno per dieci giorni e di fare un controllo mercoledì 17 la diagnosi è cistopielite acuta . Mercoledì al controllo e gli esami sono : WBC : 8380 , LI 43, 7 , hb 15, 4 , pcr 2, 8 , procalcitonina 0.07 elettroliti in range , esame urine con tracce di proteine e rari cristalli di calcio ossalato . Anche loro ci dicono che è stata una cistite con risentimento pielico e di continuare l'antibiotico . Voi siete d'accordo ? che cosa ne pensate ?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
L'esordio acuto a nostro parere rende assai più verosimle il sospetto di una vera colica renale. L'ecografia ha dimostrato lieve dilatazione, ma non è andata oltre. Ben sappiamo che questa indagine non sia in grado di escludere con certezza la presenza di calcoli. Pertanto riterremmo indispensabile l'esecuzione di una TAC senza mezzo di contrasto, ovvero l'unico accertamento in grado di individuare (od escludere) con maggior margine di certezza la presenza di calcoli.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Attivo dal 2012 al 2017
Ex utente
Buongiorno gentilissimo dottor Piana noi abbiamo smesso l'antibiotico ( Amoxicillina + acido clavulanico 875 + 125 mg ogni 8 ore ) domenica scorsa e il dolore si è risolto completamente così come il bruciore ad urinare . Su consiglio del medico di base abbiamo eseguito un'altra ecografia dell'addome completo per valutare la situazione dei reni e la lieve dilatazione delle vie urinarie : l'indagine è risultata nella norma e in accordo con il reparto di nefrologia abbiamo deciso di eseguire un'emocromo , la PCR , l'urocoltura e l'esame urine a distanza di un mese dalla fine della terapia antibiotica . Tutti sospettano l'ipotesi di una contaminazione vista la bassa carica batterica però mi sfugge una cosa : se così fosse come mai lo hanno ricoverato con sospetto di pielonefrite ed è stato dimesso con diagnosi di cistite con interessamento del bacinetto renale ? e come mai è stata iniziata una terapia antibiotica che ha portato alla completa remissione dei sintomi ?

cordialità
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Certamente siamo soddisfatti che la situazione si sia risolta con la terapia. La pielonefite era certamente una delle possibilità di diagnosi, ma la nostra abitudine è perlopiù quella di ricercare certezze e non attendere l'effetto di una cura empirica.
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dopo
Attivo dal 2012 al 2017
Ex utente
Buongiorno dottor piana ieri abbiamo ritirato gli esami del sangue (emocromo completo con formula e PCR ) ed esame urine con urinocoltura . di seguito gli scrivo gli esami alterati :

Emocromo : RBC 5.41 ( 4.10/5.10 ) tutto il resto è assolutamente normale compresi i leucociti e i monociti che erano elevati così come la PCR che è rientrata nella norma

Esame urine : proteine 40 mg\dl , peso specifico 1.032 , bilirubina tracce e nel sedimento si rilevano alcuni cristalli di ossalato di calcio . l urinocoltura è risultata assolutamente negativa .

Mio marito non ha più dolore ma riscontra da un qualche giorno che le urine hanno un colore più scuro . gli esami alterati sono indice di qualcosa che non va ? Mi preoccupa il fatto che ci siano da un bel po di tempo le proteine nelle urine . cordialità
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Il colore più o meno intenso delle urine dipende principalemente dalla loro concentrazione, visto che la presenza di sangue è stata recentemente esclusa. Diremmo di aumentare parecchio la quantità di liquidi introdotta, specie se fa molto caldo, prima di esser portati a esprimere giudizi avventati.
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dopo
Attivo dal 2012 al 2017
Ex utente
Buongiorno dottor Piana, vorrei aggiornarla sulla situazione di mio marito. Purtroppo dopo appena due mesi e mezzo la sintomatologia si è ripresentata praticamente uguale a quella dell'altra volta ( dolore al fianco sinistro che si irradia in basso in prossimità della vescica, dolore ad urinare) e questa volta il medico di base ci ha consigliato di fare un' urinocoltura e un'esame del sangue sospettando nuovamente un'infezione come quella di agosto. Di seguito le riporto i risultati degli esami alterati:

RBC: 5.84 ( VALORI DI RIFERIMENTO: 4.10-5.10)
Ematocrito: 48-1( VALORI DI RIFERIMENTO: 36-46)
Monociti%: 11.1( VALORI DI RIFERIMENTO:2.0-10)
Monociti#: 0.96(VALORI DI RIFERIMENTO:0.20-0.80)

Esame urine:
PH : 6.5
GLUCOSIO: ASSENTE
PROTEINE: 10
EMOGLOBINA: ASSENTE
CHETONI: ASSENTI
BILIRUBINA: TRACCE
UROBILINOGENO: ASSENTE
PESO SPECIFICO: 1.024

Esame del sedimento urinario:
Leucociti: alcuni
Batteri: +
Muco: tracce
cristalli: alcuni di ossalato calcio

Urinocoltura:

ceppo 1: escherichia coli: 1.000.000 UFC/ml
ceppo 2: enterococcus faecalis: 1.000.000 UFC/C

ceppo 1 sensibile a tutti gli antibiotici testati
ceppo 2: resistente a tutto tranne che a Vancomicina e Teicoplanina.

Visti gli esami il medico di base consiglia di fare una visita urologica urgente dove il medico rileva: giordano positivo a sinistra, dolore nei punti pielo-ureterali di sinistra, testicoli normali, prostata nei limiti per dimensioni e struttura non dolente alla palpazione. Lui ci consiglia di recarci il giorno dopo in pronto soccorso per rivalutare urgentemente la situazione degli esami del sangue, in particolar modo i valori degli indici infiammatori, sospettando una pielonefrite in fase acuta. Al pronto soccorso il dottore di guardia scrive: Dolore al fianco sinistro da 10 giorni con stranguria e pollachiuria e urgenza alla minzione. Non nausea ne vomito. Agosto 2016: episodio di cistopielite sinistra trattata con Augmentin. Urinocoltura con ATB: ceppo 1 sensibile a tutti gli antibiotici testati, ceppo 2 pluriresistente sensibile a glicopeptidi. Eco reno-vescicale 08-2016: lieve dilatazione delle cavità pieliche poi risoltasi al successivo controllo. Si inizia trattamento antibiotico con vancomicina 500 mg 1 flacone in terapia endovenosa. Dopo la somministrazione comparsa di reazione allergica con eritema malare e del tronco con forte prurito e rossore in viso. Sudorazione profusa in paziente eupnoico. Mv su tutti i campi PA : 120/60 , FC 66. Dagli ematochimici: WBC: 7.24, MONOCITI: 9.0 , PCR : 0.2 ,Multistix su urine: proteine+, leucociti+. Diagnosi: cistopielite sinistra. Si consiglia terapia infusionale con Targosid 400 in infusione presso DH per 10 giorni. In concordanza con l'urologo si consiglia a fine terapia di eseguire Uro-Tac con mezzo di contrasto. ( reflusso vescico-ureterale? malformazioni ureterali ?).
Ora siamo alla sesta infusione e i sintomi sono praticamente scomparsi. volevo sapere un suo parere su questa situazione
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Che la TAC sia indispensabile, noi qui lo affermammo già mesi fa. Ora non possiamo che attenderne gli esiti.
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dopo
Attivo dal 2012 al 2017
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Buongiorno gentilissimo dottor Piana innanzitutto ci tenevo a ringraziarla per la pronta risposta e per la disponibilità che ha sempre avuto in questi mesi. Ora vorrei approfittare della sua gentilezza e professionalità per rivolgerle qualche domanda riguardo la condizione di mio marito. Leggendo su internet ho trovato delle informazioni su questo reflusso vescico-ureterale: se ho capito bene si tratta di un ritorno di urina che dalla vescica sale verso in rene e lì poi infetta il bacinetto.Ora su internet parlavano di un'esame, la cistografia minzionale, come il più attendibile per la diagnosi di questa patologia visto che si può vedere bene la risalita di questo mezzo di contrasto dalla vescica. La mia domanda è questa: anche la uro-tac è in grado di diagnosticare questa patologia o serve obbligatoriamente questo esame? . Altra domanda: in diversi esami delle urine sono state riscontrate delle proteine nelle urine ora secondo lei sono dovute al processo infettivo oppure potrebbero essere già espressione di un danno renale anche se la creatinina era nella norma in pronto soccorso ?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Dagli elementi che ci fornisce non è evidente che vi sia il sospetto di un reflusso. Per la proteinuria ci deve fornire dei dati precisi, le tracce non hanno alcun significato.
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dopo
Attivo dal 2012 al 2017
Ex utente
Gentile dottor Piana l'ipotesi del reflusso è stata avanzata sia dal nostro medico di famiglia sia dall' urologo viste le frequenti infezioni delle vie urinarie che potrebbero essere causati da questa patologia. Per quanto riguarda la proteinuria le metto i valori esatti delle proteine da quando hanno inziato a fare la loro comparsa nell' esame delle urine.

Aprile 2016 : tracce di proteine ( non viene specificato un valore esatto )
Agosto 2016 : proteine : 20 mg/dl ( eseguiti durante il primo episodio di infezione )
Agosto 2016 : albumina : 10 mg/dl ( eseguiti in ospedale dopo terapia antibiotica )
Settembre 2016: proteine : 40 mg/dl ( dopo dieci giorni dalla finr dell' antibiotico )
Novembre 2016: proteine : 10 ( eseguiti qualche giorno fa )
Novembre 2016 : multistix su urine proteine + ( eseguito in pronto soccorso )
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
La proteinuria è minima ed ininfluente sul giudizio clinico.
Il reflusso per essere ipotizzato, soptattutto in un maschio, dovrebb essere almeno minimamente sintomatico, ovvero si deve avvertire chiaramente la comparsa di un dolore al fianco durante od immediatamente dopo la minzione.
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dopo
Attivo dal 2012 al 2017
Ex utente
Buonasera dottor Piana grazie mille per la risposta sulle proteine che mi ha tranquillizzato notevolmente. Oggi però è accaduto un'episodio abbastanza particolare. Oggi pomeriggio all'improvviso mio marito ha lamentato una fortissima sensazione di calore simile a un bruciore molto intenso a livello della punta del glande che si estendeva fino a sotto i testicoli. Il glande era normale e non arrossato, il dolore al fianco completamente sparito dopo circa due giorni dall'inizio della terapia antibiotica. Dopo dieci minuti ha provato ad urinare e ha emesso pochissime gocce molto dolorose. Questa sintomatologia si è risolta del giro di qualche ora. Secondo lei a cosa potrebbe essere dovuto ?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
È molto probabile che abbia espulso un piccolo calcolo misconosciuto. Questo è stato da subito il nostro sospetto, ma solo la TAC avrebbe potuto chiarirlo.
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dopo
Attivo dal 2012 al 2017
Ex utente
Buongiorno dottor Piana giovedì abbiamo concluso il ciclo di antibiotici endovena ( TARGOSID 400) e ieri mattina abbiamo effettuato delle analisi del sangue che saranno pronte entro lunedì. Al momento la sintomatologia è del tutto scomparsa tranne qualche occasionale bruciore alla minzione ma comunque nulla di grave. Anche l'episodio che le ho raccontato non è più accaduto. Ora avrei due domande: mio marito si è accorto che nell'ultimo periodo ogni tanto ha delle difficoltà ad urinare e come se dovesse fare uno sforzo per emettere un getto flebile di urina che però aumenta verso la fine. Questa cosa accade saltuariamente da ormai quasi un'annetto. Leggendo su internet si parlava di disturbi della prostata che però, sia nei controlli ecografici eseguiti negli ultimi periodi, sia alla palpazione da parte dell'urologo è sempre risultata normale. Secondo lei da che cosa potrebbe essere dovuto ? l'altra domanda invece riguarda il getto dell'urina: da sempre mio marito riferisce di non avere un getto unico ma di emettere l'urina in più getti. Questo a cosa è dovuto ?
cordialità
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