Uretero-idronefrosi secondaria a vescica neurologica

Buonasera Gentili Dottori,
Io soffro di neurobehcet da anni, e da qualche mese soffro anche di vescica neurologica (assenza totale di stimolo minzionale ) per cui faccio autocaterismi (4 al giorno). L'esame urine mostra sempre notevole leucocitosi (>500) in assenza di positività a urinocoltura. Proteinuria modesta. Valori ematici di creatinina e azotemia nella norma.
Da qualche mese agli esami ecografici e all urotc si evidenzia ureteroidronefrosi bilaterale(nonostante i cateterismi) a vescica normoespansa. All'utotc anche pelvi a sviluppo extrarenale. I neurourologi vogliono che esegua un videourodinamico.
Ma quello che non mi viene detto e chiedo a voi, è se la uretero idronefrosi moderata può con l'andar del tempo portare danni renali. Questo è il.mio dubbio. I medici dicono "speriamo di no"....ma io vorrei capire di più. Grazie.
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Dr. Filippo Mangione Nefrologo, Medico internista 899 50
Gentilissimo,
a lungo andare, un aumento delle pressioni idrostatiche nelle vie urinarie, o ancor peggio un'ostruzione urinaria, reca con sè teoricamente il rischio di condurre a una malattia renale secondaria.
Ovviamente per via telematica è difficile stimare il rischio nel caso specifico.
Il consiglio dei suoi urologi è sicuramente ragionevole, proprio al fine di chiarire la situazione idrodinamica e, se possibile, prevenire una progressione del problema.
Cordialmente

Dr. Filippo Mangione
Specialista in Nefrologia
Dirigente Medico - Fondaz. IRCCS Policlinico S. Matteo - Pavia

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Utente
Utente
Grazie mille per la puntuale risposta gentile dott. Mangione.
Volevo solo aggiornarla sui referti ritirati ieri: albuminuria 24 h 380 mg/24h ma soprattutto l' esame morfologico e citologico delle emazie urinarie recita "Presenza di tappeto di muco. Rare emazie le cui alterazioni morfologiche e citologiche indirizzano per un'origine glomerulare delle stesse".
Mi chiedo e chiedo se non è il caso che vada da un nefrologo (non solo dagli urologi a questo punto). Il mio medico di base ieri ha prescritto esame Proteinuria Bence Jonces (immunofissazione)...perché il nomeenclatore non conosce più l elettroforesi delle proteine urinarie, e quindi lo sostituisce con questo test. Le domande diventano due: è il caso che una visita nefrologica la faccia? Cosa si evincerebbe dal bence jonces? Grazie e Buon Natale.
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Dr. Filippo Mangione Nefrologo, Medico internista 899 50
La ricerca della proteinuria di Bence-Jones mira a rilevare la presenza di frammenti di anticorpi (= catene leggere delle immunoglobuline) che, quando presenti in eccesso in circolo, possono essere persi nell'urina. Non è un esame strettamente correlato alla sua situazione.
Sulla natura delle emazie non posso esprimermi, ma in linea teorica, in un caso come il suo, mi sembra molto più probabile un'origine urinaria delle stesse, essendo rare ed essendo state osservate in un campione ottenuto per autocateterizzazione.
Prima di tutto, proseguirei sulla strada delineata dai suoi urologi, che mi sembra abbiano ben focalizzato il problema.
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Utente
Utente
Grazie mille ancora! L'anatomopatologo nel citologico morfologico cmq parla di "ematuria di origine glomerulare"nelle conclusioni...Le auguro buone feste!Grazie ancora.
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Dr. Filippo Mangione Nefrologo, Medico internista 899 50
Purtroppo l'intepretazione della morfologia delle emazie non è semplice, andrebbe eseguita "a fresco" (= pochi minuti dopo aver prodotto il campione, senza sottoporre lo stesso a procedure di fissazione o conservazione) da un operatore con esperienza in questo particolare setting "di nicchia", che di norma (ma non solo!) è un nefrologo. E spesso vi è discordanza anche tra questi operatori!
Ricambio gli auguri di buone Feste.
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Utente
Utente
Buongiorno,
Avrei bisogno di un'ulteriore informazione.
Sono attualmente in regime di dimissioni protette per problemi neurologici.
Stamane ho eseguito nuovamente ecoaddome che ha evidenziato come l'ureteroidronefrosi bilaterale è passata da lieve a moderata e il rene destro in particolare è aumentato di volume. Il referto completo lo avrò solo con la lettera di dimissioni prevista per il 20.04.17, in quanto devono rivalutare tutti gli esami.
La domanda è: nonostante i 5-6 autocaterismi al giorno come mai la situazione non va migliorando? Faccio bilancio idrico per star attento a non avere troppo residuo vescicale....
Ah dimenticavo, lo scorso gennaio ho eseguito esame videourodinamico che ha confermato la natura neurogena del problema vescicale: "capacità e compliance elevate. Anestesia propiocettiva. Non evidenza di contrazione detrusionale volontaria né riflessa. Lieve reflusso vescico-ureterale (catererismo evacuativo con fuoriuscita di 400 ml di soluzione fisiologica e m.d.c).
La proteinuria delle 24-ore aumenta progressivamente. L'ematuria glomerulare è confermata anche se utilizzo manovra di crede' senza caterere....
Il prelievo ombelicale un mese fa ha riscontrato una amiloidosi reattiva o secondaria.
Sulla base di tutto ciò e in attesa di referti ed analisi etc etc, posso stare tranquillo, oppure dovrei fare, come suggeriva oggi il medico ecografista a scopo precauzionale, catetere fisso e non intermittente per non sovraccaricare i reni?
Grazie mille