Diatriba nefrologo-cardiologo per uso sartano in pz con irc

Salve. Sono una studentessa di medicina e chiedo un consulto per mia nonna , 80 anni, peso 70,5 kg, altezza 154 cm. Ipertesa in trattamento con blopress 16 da circa due anni.

Analisi di febbraio 2016 : creatininemia 0,97

Ottobre 2016: creatininemia 1.8/ urea 84/ uricemia 5.2 , il medico di base consiglia eco da cui si rilevano plurime formazioni cistiche renali bilaterali.

Dicembre 2016: creatininemia 1,64/urea 93/ acido urico 7,3 / K 5,35
Referto visita nefrologica stesso mese : nefropatia cronica, lasix 25mg 1 compressa/die e SOSPENSIONE SARTANO a causa della nefropatia. Consiglia visita cardiologica per introdurre Ca antagonista al posto del sartano.
Il CARDIOLOGO RIFIUTA SOSPENSIONE SARTANO, indicando quest'ultimo come prima scelta in pz con IRC e in virtù del K , consiglia di continuare con il lasix.

Marzo 2017: creatininemia 2/ urea 90/ uricemia 7,6/ PTH 167. Mancano elettroliti. Il nefrologo consiglia : allopurinolo 150 mg/die, calcitriolo , sospensione SARTANO immediata e rivalutazione a 3 mesi. Il cardiologo, di nuovo, invita caldamente di cambiare nefrologo poichè poco aggiornato sull'uso degli inibitori di RAS nel pz con IRC.

Farmaci attuali: lasix, blopress, calcitriolo, allopurinolo.

A prescindere dalla diatriba tra i due specialisti, chiedo gentilmente alcuni chiarimenti:
1)mia nonna riferisce prurito insopportabile, non alleviato da antistaminico ( prescritto dal medico di base); è possibile qualche rimedio/ accorgimento per la riduzione dello stesso?
2)Il lasix deve essere continuato? Nell'ultima visita, il nefrologo , a quanto leggo, non si è espresso su questo punto. Il cardiologo consigliava sospensione qualora i valori di K fossero ritornati alla normalità.
3)È normale il repentino peggioramento dei valori di creatinina? Non andrebbe instaurata una dieta ipoproteica visto il 4 stadio di IRC?
4)Il sartano... cosa consigliate in base alla Vostra esperienza?

Fatta eccezione per il prurito e qualche acciacco da osteoartrosi, mia nonna è in ottime condizioni generali.

Grazie, i miei più cordiali saluti.
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Attivo dal 2011 al 2021
Nefrologo
So di entrare in un campo minato, ma provo a dirti la mia esperienza in materia, che conferma quanto si trova nelle linee guida italiane che trovi al link http://www.snlg-iss.it/lgn_malattia_renale e che ti consiglio vivamente di consultare.
Il problema non è da porre come "sartano sì - sartano no" ma "quanto sartano" (o aceinibitore) ?
Io credo che si debba ragionare sulla dose: è possibile che 16 mg frenino troppo la funzione renale, e quindi si debba scendere a 8 o anche 4 mg al dì; con due vantaggi:
1) controllando se questo fa migliorare la creatinina e il potassio, si può dedurre che la nonna abbia una stenosi di un'arteria renale; poi magari a 80 anni non le mettiamo uno stent, ma se un ecodoppler conferma il sospetto insistiamo a tenere basso il colesterolo.
2) mantenendo l'effetto antialdosteronico dell'inibizione dell'angiotensina, preveniamo l'eventuale edema (che è la vera indicazione del diuretico); ed evitiamo che questo compaia se, per controllare la pressione, servisse associare un calcioantagonista (ma perchè non un Carvedilolo o una Moxonidina?)
In definitiva, credo che il cardiologo abbia più ragione; ma magari li mettiamo d'accordo tutti e due con le mezze dosi: mezza Furosemide, mezzo Candesartan, mezza Felodipina...

Di guerre di religione ce ne sono già abbastanza!
[#2]
dopo
Utente
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Grazie dottor Malmusi, sia per il consiglio terapeutico, sia per l'utilissimo spunto didattico!

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