Dolore dopo minzione reni

Gentili dottori,

Sono un ragazzo di 29 anni, da circa un anno e mezzo soffro di problemi vari alle vie urinarie. Questi problemi riguardano principalmente fastidio e bruciore dopo la minzione, accompagnato da sgocciolamento post minzionale. Ho utilizzato svariati antibiotici, fatti ecografie della vescica, prostata, testicoli, varie analisi della prostata (dito e transrettale), preso antibiotici, preso antifunghi, MRI della zona pelvica, ureoflussometria, urinocultura, spermiocultura, etc. etc. etc., ma non ho mai ricevuto una diagnosi adeguata. Tutte queste analisi hanno sempre mostrato tutto nella norma (tranne un varicocele al testicolo sinistro che non sembra possa giustificare ).

Con il passare del tempo e dopo innumerevoli tenativi il bruciore e sgocciolamente sembra essere diminuito. La cosa che sembra aver aiutato principalmente e' l'assunzione di terazosina che ha fatto diminuire lo sgocciolamento e anch eil bruciore.

Ultimamente pero' nuovi e preoccupanti sintomi sono comparsi. Periodicamente rivelo fastidi ai testicoli (dolore sordo, a volte ad uno solo, a volte ad entrambi) che sembrano essere scatenati o peggiorati dalla minzione. Questo mi capita una volta a settimana e dura circa due giorni prima di passare! Da una settimana ho anche iniziato ad avvertire nausea e fastidi addominali dopo la minzione. Capisco che un eventuale calcolo provochi dolori molto piu' lancinanti, mentre cio' che io percepisco e' un generale fastidio e una sensazione di nausea che parte SEMPRE dopo la minzione e dura circa un'ora..

Questo mi fa pensare: e' possibile che tutti i miei problemi derivino da una forma di insufficienza renale? Non ho mai valutato questa ipotesi e nessuno dei dottore l'ha mai valutata (probabilmente perche' i sintomi erano diversi e puntavano principalmente a problemi di stampo urologico).
Vorrei sapere la vostra opinione.

Tenete presente che abito in inghilterra da svariati anni e qui il servizio sanitario lascia molto a desiderare. In genere sfrutto i momenti di vacanza in italia per poter effettuare accertamenti. Vorrei quindi anche chiedere quali accertamenti sarebbe il caso di effettuare per poter verificare se questi miei problemi derivino da una forma di insufficienza renale/microlitiasi etc.

Vi ringrazio molto.
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Dr. Michele Di Dio Nefrologo 736 28
Può completare eseguendo un tampone uretrale, ma i sintomi indirizzano verso una prostatite

Dr. Michele Di Dio

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dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore Di Dio, la ringrazio per la risposta. Ho gia' fatto tampone uretrale, urinocultura e spermiocultura in passato, e non e' stato rilevato alcuna infezione.

Capisco che non si considera necessario la presenza di un batterio per diagnosticare la prostatite, ma mi sembra anche che questa venga spesso diagnosticata quando non si hanno risposte piu' precise: non ho problemi ad urinare; il mio flusso e' regolare; non ho dolore alla prostata; non ho la prostata ingrossata; non ho infezioni rilevabili.
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Dr. Michele Di Dio Nefrologo 736 28
L'infiammazione prostatica non sempre si accompagna con i i sintomi cosidetti infettivi. La sintomatologia potrebbe allora essere determinata da una eccessiva tensione della muscolatura dello sfintere uretrale per cui potrebbe trovare miglioramento con l'assunzione di alfa-litici (miorilassanti la muscolatura), tipo la terazosina che ha già assunto ,che di regola vengono prescritti per la ritenzione da ipertrofia prostatica. A patto che il PSA sia nei limiti
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