Incontinenza urinaria, pcr alto e calico pielectasia bilaterale

Salve,
scrivo per conto di mio padre: 71 anni, 65 kg, 165 cm alto, malato oncologico inoperabile recidiva k retto 4 stadio (presenza in ambito pelvico di grossolana area neoproduttiva retrovescicele e presacrale che ad agosto 2017 misurava 59x54mm scan 742 con interessamento dei piani muscolari otturatori di sinistra ed indissociabile dalla prostata. Tale formazione allo stato presenta core ipodenso, liquido, di circa 36x36mm da ascessualizzazione. elementi linfoghiandolari pericentimetrici in sede inguinale bilateralmente stabili. nella regione presacrale si osserva affastellamento delle anse del piccolo intestino. inoltre si segnala fistolizzazione interna verso la regione prostatica peniena di sinistra).
Da novembre ha catetere di drenaggio posizionato nell'ascesso.
Da gennaio ha incontinenza urinaria e per 2 mesi ha avuto catetere intermittente; ora invece usa catetere esterno.
A causa dei valori pcr e ves aumentati rispettivamente a 2.2 (max 0,5) e 22 (max 12) ha iniziato il 2/3 una cura antibiotica endovena di tazocin 4,5 ogni 8 ore.
I controlli ematici dopo 10gg riportavano una diminuzione del pcr a 1.1, ma a 21 gg riporta un'aumento a 1.3.
Gli altri valori dopo 21gg sono: azotemia 72 (max 45), creatinina 2.03 (max 1,30) il 12/3 era 1.39, RBC 3740 (4500-6300) il 12/3 era 3990, Hb 11.3 (14-18) il 12/3 era 12.1, Ht 33% (38-52) il 12/3 era 35,3, PLT 10000 (150000-400000) il 12/3 era 151000, Ly 10.3% (25-50) il 12/3 era 13.4,
Ly 650 (1000-5000) il 12/3 era 860.
L'eco addome evidenzia: vescica distesa con pareti lievemente ispessite al versante dorsale della cupola. Reni: moderata calico-pielectasia bilaterale (DAP pelvi circa 15 mm ambo i lati).
Potrebbe la dilatazione ai reni aver fatto aumentare il PCR?
Oppure potrebbe essere il fatto che la vescica non si svuota ma ha sempre urina stagnante al suo interno? L'urologo ha spiegato che è come se fosse un bicchiere pieno a cui viene aggiunta acqua.
Grazie di cuore
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Dr. Filippo Mangione Nefrologo, Medico internista 899 50
Gentile Signora,
la situazione clinica di suo padre è certamente complessa, e credo che lei conosca bene quali siano le prospettive di evoluzione.
La PCR è un indice di infiammazione, ma credo che non sia il problema principale.
In merito al quesito specifico, ritengo che l'opinione - da Lei riportata - dell'urologo sia condivisibile. Cioè, è molto probabile che vi sia un'ostruzione al deflusso di urina a un qualche livello delle vie urinarie. Se il catetere vescicale fosse in sede a permanenza, e fosse stato chiuso per eseguire l'eco (se il catetere fosse stato aperto, la vescica non sarebbe stata distesa) sarebbe stato utile verificare la risoluzione della dilatazione calico-pielica dopo l'apertura del catetere.
Se il catetere non fosse presente, il ristagno di urina certamente predispone alla infezione (come del resto - ahimè - può fare anche il catetere stesso) e all'aumento della creatinina.
Le opportunità di azioni eventuali devono però essere vagliate "sul campo".
Cordialità

Dr. Filippo Mangione
Specialista in Nefrologia
Dirigente Medico - Fondaz. IRCCS Policlinico S. Matteo - Pavia