Stenosi canale cervicale e sindr. stretto toracico

Buon giorno, dapprima gli esiti degli esami:
RM COLONNA CERVICALE - 16 APRILE 2007
RM COLONNA 2° DISTRETTO
Sono state utilizzate le tecniche del TSE e del GE.
Sono state acquisite immagini T1 e T2 pesate lungo i piani sagittale ed assiale.
Colonna cervicale: si apprezza rettilineizzazione del rachide cervicale
Sono riconoscibili evidenti segni degenerativi disco-artrosici degli spazi discali intersomatici C4 C5, C5 C6 e C6 C7. Nelle sedi suddette la protrusione discale e la reazione osteofitosica dei margini somatici determinano compressione sul sacco durale e sul midollo spinale e restringimento dei forami di coniugazione. L'effetto massa sul midollo spinale è massimo a livello C4 C5. Non sono riconoscibili segni di sofferenza midollare. Il reperto riscontrato è comunque meritevole di consulenza neuro-chirurgica.
Colonna toracica: sono appuntiti gli spigoli somatici. Non si rilevano ernie, nè protrusioni discali. Non si apprezzano compressione sul midollo spinale, nè sulle radici nervose
Non sono riconoscibili segni di mielopatia.
RM COLONNA LOMBOSACRALE - 8 FEBBRAIO 2007
Sono disidratati i dischi intersomatici L3-L4 e L4-L5. In L3-L4 si appressa piccola ernia discale sottolegamentosa in sede posteriore mediana che tende a migrare cranialmente. In L4-L5 si evidenzia abbozzo erniario sottolegamentoso in sede posteriore mediana che impronta il profilo ventrale del sacco durale. L'ultimo disco intersomatico è lievemente protrudente. I diametri canalari sono normali. Le caratteristiche morfologiche, volumetriche e di segnale del segmento terminale del midollo spinale sono normali.
CERVELLO E TRONCO ENCEFALICO - 31 LUGLIO 2006
Sono state utilizzate le tecniche dello SE, GE e TIR. Sono state acquisite immagini T1, DP-T2 pesate lungo i tre piani ortogonali.
Le strutture anatomiche dei distretto cranio-encefalo sono normali. Non sono riconoscibili alterazione del segnale a carico del tessuto nervoso cerebrale. Non si apprezzano formazioni a carattere espansivo, nè reperti da correlare con la presenza di malformazioni vascolari. Sono visibili, caratterizzati da normale segnale di pervietà, i principali vai arteriosi della base. Sono riconoscibili modesti segni di flogosi all'inerno di entrambi i seni mascellari.
ECOCOLORDOPPLER VASI EPIAORTICI 12 MAGGIO 2007
Non si evidenziano alterazioni di parete nè alterazioni dei flussi a livello delle succlavie, delle arterie vertebrali esplorate sia nei primi che nei secondi segmenti esocranici, delle carotidi comuni, dei tratti esocranici delle carotidi interne ed esterne. Le resistenze anteriolari intracraniche sono normali e simmetriche sia in territorio carotideo che in territorio verbetro-basilare (I.R. in territorio carotideo interno 0.58). Lo spessore del complesso intima media (IMT) è di 0.7 mm.
ECOCOLORDOPPLER ARTERO-VENOSO DEL CINGOLO SCAPOLARE
Le arterie succlavie sovra e infraclaveari, le arterie ascellari e le arerie degli arti superiori presentano normali pareti e normali flussi. La paziente è stata esaminata in posizione supina e sono state valutate le arterie succalvie infraclaveari durante le manovre costoclaveari:
Destra: la manovra di iperabduzione non determina significative compressioni estrinseche sull'arteria succlavia infraclaveare nè in corrispondenza della pinza costoclaveare nè in corrispondenza del canale costo-claveare nè in corrispondenza del passaggio sottopettorale. La manovra di retropulsione delle spalle determina una marcata compressione arteriosa sia a livello della pinza costoclaveare che a livello del canale costoclaveare con un completo arresto dei flussi ematici.
Sinistra: La manovra di iperabduzione determina una compressione significativa dell'arteria succlavia infraclaveare a livello della pinza costoclaveare con accelarazioni di flusso sino a 1.8 n/sec. La manovra di retropulsione delle spalle determina una significativa compressione arteriosa specie a livello del canale costoclaveare con accelerazioni di flusso sino a 1.9 m/sec per la presenza di una stenosi di medio-alto grado indotta dalla manovra.
Le vene profonde di entramni gli arti superiori sono normalmente canalizzate e presentano normali flussi ortogradi.
Destra: la manovra di iperabduzione determina una parziale compressione delle vena succlavia infraclaveare a livello della pinza costoclaveare con rallentamenti dei flussi ematici e segni di ipertensione venosa dei distretti posti a monte.
La manovra di retropulsione delle spalle determina una più significativa compressione venosa in corrispondenza del canale costoclaveare con marcati rallentamenti dei flussi ematici e segni significativi di ipertensione venosa dei distretti posti a monte.
Sinistra: La manovra di iperabduzione determina una parziale compressione venosa a livello della pinza costoclaveare con modesti segni di ipertensione venosa dei distretti posti a monte. La manostra di retropulsione delle spalle determina una completa occlusione venosa sia a livello della pinza cosoclaeare che del canale costoclaveare con un totale arresto dei flussi.
COLONNA CERVICALE DINAMICHE E/O OBLIQUE 2P + 2P - 9 MAGGIO 2007
L'esame è stato eseguito in proiezione antero-posteriore e laterale e completato con le proiezioni funzionali di flesso-estensione.
Il rachide è rettilineizzato per scomparsa della lordosi fisiologica.
In corrispondenza di C5 C6 lo spazio discale presenta ampiezza ridotta con sclerosi ed osteofitosi marginale delle limitanti somatiche, per discartrosi. Un piccolo osteofita è pure apprezzabile in corrispondenza dell'angolo inferiore del corpo di C4.
La prova funzionale di flesso-estensione non dimostra significative anomalie di allineamento dei singoli metameri.
TC RACHIDE CERVICALE - 9 MAGGIO 2007
L'esame è stato condotto con acquisizioni volumetrica tra C2 e C7 e successiva ricostruzione assiale dei dischi compresi in tale tratto. Sono presenti diffuse manifestazioni discoartrosiche, caratterizzate da una protrusione ad ampio raggio dei dischi invertebrali, sottesa da irregolarità osteofitosiche dei margini adiacenti. Il reperto è assai sfumato a C2-C3 e C3-C4, mentre si accentua a C4-C5, dove la protrusione discale è più netta, determina in sede mediana una discreta impronta sul sacco durale, associata a una iniziale ossificazione del legamento longitudinale posteriore. Il canale vertebrale è più francamente ridotto nel suo diametro antero-posteriore.
Anche a C5-C6 la protrusione discale è di discreta entità e si estrinseca in sede paramediana sinistra; concomitanti manifestazioni uncoartrosiche riducono in ampiezza il corrispondente forame di coniugazione di destra, e anche a questo livello si osserva una riduzione del diametro antero-posterioe del canale vertebrale.
A C6-C7 la protrusione discale si estrinseca in sede mediana-paramediana sinistra.
A parte le manifestazioni artrosiche non sono presenti alterazioni strutturali ossee.
Nel complesso, l'esame evidenzia multiple manifestazioni discoartrosiche, con associate estroflessioni discali tra C4 e C7, la più accentuata a C4-C5.
Buon giorno, questi sono gli esiti degli esami che ho effettuato. Tra un mese compirò 47 anni. Il 27 aprile mi sono collegata al Vs sito ed ho, ahimè, trovato le spiegazioni dei sintomi che lamento da anni.
L'ortopedico mi ha riconosciuto una claudicatio motoria midollare (sintomi iniziali: estate 2004: scossa elettrica alle gambe; settembre 2005: disturbo della marcia, gambe "incordate" che ho creduto dovute a problemi vascolari in quanto sto molto seduta al comuper; estate 2006: episodio di cedimento della gamba sinistra; il medico di base ha posto l'accento sul fatto che non riuscivo a stare in piedi sui talloni)
Tutta un'altra serie di sintomi: confusione mentale, debolezza agli arti, 3 episodi di mancato controllo della minzione, scosse elettriche alla punta delle dita delle mani quando le mettevo sotto l'acqua, mancato orientamento nello spazio (non riuscire a prendere il pomello dell'antina della cucina senza guardare dov'è), parestesie agli arti sia superiori che inferiori (sensazione di essere a contatto con acqua, "tremori"), impaccio nei movimenti fini delle mani, ed altro ancora che non ricordo, mi hanno fatto "correre" dal neurologo per il timore di una Sclerosi Multipla il 28 luglio 2006: purtroppo sono molto ansiosa e così mi è stato detto che non avevo niente (al limite un iniziale tunnel carpale) e che la risonanza magnetica alla testa mi veniva chiesta solo per tranquillizzarmi. Così non ho compreso i messaggi di preoccupazione del mio medico di base e solo il 19 dicembre 2006 ho effettuato una EMG alle gambe (richiesta RM solo lombare), risultata positiva che mi ha condotto agli esami che ho riportato sopra.
Vivo in provincia di Torino. L'ortopedico mi ha detto che l'operazione chirurgica, a suo parere, è inevitabile, avendo già i segni clinici di sofferenza midollare. Però ha contattato il mio medico di base al quale ha detto che non è così sicuro che si possa fare e che comunque lo deciderà il neurochirurgo. Peraltro sono portatrice di un lieve prolasso mitralico.
Il problema, mi pare di capire, è che c'è una esperienza vasta di operazioni alla colonna vertebrale lombare mentre è più scarsa per quanto riguarda la colonna cervicale (discorso a parte quando il danno è originato da trauma) a causa dei fortissimi rischi collaterali. Tutto ciò aggravato dalla sindrome dello stretto toracico!
Per concludere mi è stato suggerito di cercare in Italia, ma anche all'estero, un neurochirugo che abbia esperienza peculiare nell'ambito di operazioni alla colonna cervicale, ed è per questo che mi rivolgo a Voi.
Grazie per l'attenzione e per l'utile servizio che rendete.
[#1]
Dr. Roberto Gaudio Neurochirurgo 5
Gentile signora
purtropo Lei un esame fondamentale nel suo caso come la la EMG sarebbe "positiva" ma non ne riporta il referto con la stessa precisione delle altre indagini.
Comunque nel Suo caso sembrerebbe opportuno un trattamento chirurgico (ovviamente indispensabile per togliere il condizionale la visione diretta dei radiogrammi e la visista neurologica accurata).
La chirurgia cervicale è praticata dai Neurochirurghi con la stessa competenza di quella effettuata su altri distretti del rachide. Si rivolga pertanto ad un Neurochirurgo di sua fiducia.

Roberto Gaudio

[#2]
Dr. Francesco Zenga Neurochirurgo, Microchirurgo 188 7
Gentile Signora, totalmente d'accordo con il collega, le confermo che la chirurgia del rachide cervicale non è appannaggio di pochi centri esteri. Il quadro da lei descritto, peraltro, sembra abbastanza chiaro ed indicativo per un trattamento chirurgico. Ribadisco la necessità di una visita neurochirurgica specialistica.
A disposizione per eventuali ed ulteriori chiarimenti, le porgo cordiali saluti.

Dr. Francesco Zenga
Medico Chirurgo - Specialista in Neurochirurgia
Città della Salute e della Scienza di Torino, sedi Molinette e CTO

Ipertensione

L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.

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