Cavernoma associato ad anomalia venosa

Gentili dottori, a seguito di eventi di diplopia, circa due anni fa, il neurologo ha prescritto RM encefalo con mdc che risultò regolare. La diplopia fu poi attribuita a problemi ortottici dovuti a uno strabismo latente scompensato. Sei mesi fa ho iniziato ad accusare vertigini e acufeni, l'otorino mi ha prescitto nuovamente RM encefalo che ha riportato "...area sottocorticale frontomesiale destra a disposizione solcale, tenuemente iperintensa nella sequenza FLAIR, che mostra intenso e omogeneo enhancement dopo somministrazione e.v. di mdc. Tale reperto non essendo caratterizzabile è meritevole di stretto controllo evolutivo (3 mesi), preferibilmente mediante studio spettroscopico e perfusionale. A carico della sostanza bianca profonda in prossimità del corno frontale destro si osserva la comparsa di puntiforme area di alterato segnale, iperintensa nelle sequenze a TR lungo, che non mostra tuttavia enhacement dopo somministrazione e.v. di mdc. Lo studio della fossa cranica posteriore ha documentato in prossimità del meato acusticco interno di destra stretta continuità della AICA (arteria cerebellare antero-inferiore) con il pacchetto statoacustico.”
Ho ripetuto la RM come prescritta ed il referto recita: “Esame eseguito con sequenze Flair, DWI e TSE prima e dopo ev di mdc, e con studio in spettroscopia cerebrale (H, con tecnica a voxel multipli, con TE lungo) e studio di perfusione cerebrale durante infusione ev di mdc 1Mol. Spazi liquorali intra ed extra cerebrali di ampiezza normale. Alcune aree di alterato segnale a carico della sostanza bianca profonda fronto-orbitaria dx, in sede periventricolare anteriore dx, nel centro semiovale sinistro, puntiforme in sede sottocorticale fronto opercolare destra e in sede cortico-sottocorticale frontale dx, localizzata al passaggio tra il giro precentrale ed F1; dopo somministrazione e.v. di MDC a quest’ultimo livello residua un sottile e tenue potenziamento corticale. Dalla mappa di perfusione cerebrale non si apprezza un significativo incremento del CBV rispetto all’omologa regione anatomica controlaterale. Dai campionamenti spettroscopici, non si apprezzano alterazioni dei rapporti degli indici metabolici. Ciò non appare di sicura caratterizzazione; (possibile lesione ischemica corticale in via di stabilizzazione o lesione di natura infiammatoria). Meglio evidente una piccola formazione rotondeggiante sub-ependimale in corrispondenza del corno frontale del ventricolo laterale sinistro di circa 5-6 mm di dimensione massima traversa con intensità di segnale disomogenea e caratteristiche di derivati ematici e un livello fluido-fluido: la stessa è compatibile con cavernoma associato ad anomalia di sviluppo venoso meritevole di videat specialistico. Vorrei chiedere se il cavernoma in questione debba solo essere monitorato, con quale intervallo temporale, o se è necessario intervenire. Si trova in posizione pericolosa o è facilmente raggiungibile per il chirurgo? Il metodo Gamma Knife è utile?
Grazie
[#1]
Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Gentile Utente,
la localizzazione intra-ventricolare a sede nel corno frontale del verosimile cavernoma e la sua minuscola dimensione non Le dovrebbero creare eccessiva preoccupazione, ma la lesione deve essere sottoposta ad un follow-up nel tempo. L'asportazione chirurgica è sempre possibile ma al momento non è indicata. Infine, questa lesione non ha alcuna correlazione patogenetica con il disturbo da lei riferito consistente in vertigini ed acufeni. Per ultimo, per decidere dell'utilità di un approccio radioterapico (gamma-knife) sarebbe necessario visionare le immagini, per cui Le consiglio di rivolgersi ad un Neurochirurgo.
Cordialmente

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno torno a chiedere un consulto, poiché a seguito di accertamenti per la lesione frontale di probabile origine ischemica, mi è stato diagnosticato un PFO per il quale dovrò procedere a intervento percutaneo per la relativa chiusura. Nell'attesa il neurologo mi ha prescritto 1 compressa di cardioaspirin al giorno. La mia domanda è se posso assumere un antiaggregante vista la presenza del cavernoma. Probabilmente c'è da fare una valutazione costi/benefici che francamente mi spaventa un po'. Ringrazio anticipatamente
[#3]
Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Le suggerirei di procedere, prima di iniziare la terapia, con la determinazione del suo profilo coagulativo.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Ho eseguito i seguenti esami:
- T. Di trombopl. Parz. Att = 36
(Valori rif. Min. 18 - Max 36)
- tempo di protrombiba di quick= 13,1 sec.
- Att. Protrombiba 92%
(Valori rif. Min.70 - Max 149)
- I.N.R. = 1,03
(Valori rif. Min 0,8 - Max 1,28)
- fattore V= 102%
(Valori rif. Min 62- max 140)
- Fibrinogemia =291
(Valori rif. Min 200 - Max 400)
- vitamina b12= 289
(Valori rif. Min 181 - Max 663)
- acido folico = 3,05
(Valori rif. >3,9 ng/ml)
- fosfolipidi igm= 3.80, igg= 4,00
- fattore VIIIc = 43%
(Valori rif. Min 50 - max 150)
- Proteina c libera =92%
(Valori rif. Min 55 - Max 124)
- proteina c funzionale =98 %
(Valori rif. Min 70 - Max 140)

Cosa ne pensa?
Può indicarmi se manca qualche valore da osservare?
Cordialità
[#5]
Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Credo che sia in condizioni di seguire il consiglio terapeutico del Suo Neurologo.
[#6]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio infinitamente per il suo consulto anche "festivo"!

L'acufene (o tinnito) è un disturbo dell'orecchio che si manifesta sotto forma di ronzio o fischio costante o pulsante. Scopri i sintomi, le cause e i rimedi.

Leggi tutto