Rm lombo sacrale

Gent.mi Medici,
sono una donna di 76 anni obesa ipertesa e con glicemia border line ; so che devo dimagrire per non peggiorare la mia situazione generale che sotto Vi descrivo ( sto facendo del mio meglio ,il peso nella storia clinica e' diminuito di 3 Kg) .
In questo ultimo mese ho sofferto intensamente per lombo sciatalgia accompagnata da forte coxoartrosi tanto
che l'ortopedico mi ha prescritto per sette giorni Tauxib 90 mg cps insieme a Muscoril 4 mg cps , ma la situazione non era molto migliorata .Per quanto riguarda la coxoartrosi a gennaio dovro' fare due infiltrazioni ecoguidate all'anca dx ( la piu' dolente).
In questa ultima settimana essendo ancora molto dolorante il mio medico mi ha prescritto Medrol 16 mg cpc a scalare ( totale sei gg); ma
ho dovuto interrompere per il troppodolore all'addome e leggero mal di stomaco ( assumendo omeprazolo 20 mg) e metformina 500 mg tre die in quanto resecata gastrica per ulcera duodenale (40 anni fa ) e colecistectomizzata .
In questi gg il mio medico e' assente cosi' pure il mio ortopedico ,volevo sapere per cortesia che cosa ne pensate di questa RM lombo sacrale fatta il 19 c.m.; quale sarebbe il daffarsi ?Come leggerete ho gia' avuto una microdecompressione L/4 L/5 nel 2003 .
Lo spaziatore interspinoso nella storia clinica non l'ho fatto io ma mio marito

In allegato copia RM
In anamnesi pregressa microdecompressionr in L4/L5
Sostanzialmente conservata la fisiologica lordosi lombare . Diffuse manifestazioni spondiloartrosiche margino-somatiche ed interapofisarie,
queste ultime prevalenti da L4 ad S1 a causa di lieve scivolamento anteriore L4 su L5 ed L5 su S1; piccole ernie intraspongiose e limitati fenomeni involutivi ai piatti somatici da L1 ad L4.
Ridotte le dimensioni del canale vertebrale in tutto il segmento lombare per brevita' dei peduncoli, l'artrosi e l'aspetto ipertrofico dei ligamenti gialli; il canale torna ad assumero calibro regolare al passaggio lombo-sacrale.
Protrusione posteriore ad ampio raggio dei dischi D12- L1, L1-L2 ed L2-L3 con impronta sul sacco durale e parcellare impegno dei corrispondenti forami di coniugazione.
Protrusione prevalentemente postero-laterale sinistra del disco L3-L4 con impronta sulla radice emergente di questo lato a livello foraminale;improntato il sacco durale.
Protrusione sui versanti postero-laterali dei dischi L4-L5 ed L5-S1 con im pegno parziale dei forami, impronta modica sulle strutture sacco-radicolari.
All'esame diretto normale il segnale delle porzioni di corda midollare in esame e radici della cauda.
Ipotrofia della muscolatura delle docce paravertebrali posteriori.
.

Purtroppo nella mia citta' non e' molto facile avere servizi dalla Asl tipo fisioterapie , infiltrazioni o quanto altro e purtroppo noi pensionati dobbiamo tirare la pensione per tutto il mese e quindi ci concediamo le cure fisiche strettamente necessarie.
Ringrazio molto tutti per la bella opera che svolgete e auguro Buone Feste a tutta Medicitalia !
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Dr. Andrea Seghedoni Neurochirurgo, Medico di medicina manuale, Perfezionato in medicine non convenzionali 229 14
Gentile signora.

La sua situazione è molto impegnativa. Dal referto della RM eseguita, di cui chiedeva spiegazioni, si evince una sofferenza marcata della colonna. La sua schiena la sta tenendo in piedi, ma con estrema fatica. Sono presenti dei lievi scivolamenti vertebrali, un ispessimento dei legamenti ed un restringimento del canale, assieme a dei dischi un pò sfiancati, che stanno a dire che questa schiena ha sopportato molti carichi con pochi muscoli.
E' sempre possibile eseguire un intervento chirurgico per ridurre il dolore da schiacciamento ad un nervo, ma non risolverebbe la componente dolorosa alla schiena. Inoltre l'intervento potrebbe avere un effetto domino e mentre va a liberare una cosa determina un problema da un'altra parte.
Il suo caso va gestito direttamente, con l'aiuto sia di un fisiatra che di un medico che curi l'aspetto del dolore ( o il suo curante o uno specialista di terapia antalgica) e di un neurochirurgo che la visiti e veda se è il caso o no di eseguire un intervento.
Nel mentre, se riesce per via dell'anca potrebbe eseguire delle camminate coi bastoni da sci (nordic walking) in piano, oppure un pò di ginnastica in acqua.

Penso che a distanza si possa fare poco.

Dr. Andrea Seghedoni,
neurochirurgo
www.andreaseghedoni.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gent.mo Dottor Seghedoni,
La ringrazio veramente tanto per la risposta, con parole semplici ,che mi hanno fatto capire la condizione disastrosa della mia colonna; gia' da domani contattero' il sostituto del mio Medico ( assente per gravi motivi familiari) per essere indirizzata ad un Fisiatra della Asl della mia citta' per poter fare della fisioterapia adatta al caso.
Quando tornera' il mio Medico parlero' con lui per la terapia per il dolore prima di essere , eventualmente, indirizzata al policlinico ambulatorio di terapia antalgica.
Ancora sono autonoma ed autosufficiente , esco da sola per svolgere le incombenze della casa , scendo e salgo dagli autobus per muovermi in citta';ma ...Dottore perdoni questa mia domanda ( stupida?) alla quale so che non puo' darmi risposta ma.... potrei anche non camminare piu'?
La ringrazio di nuovo Le sono veramente grata , cordiali saluti e auguri di Buon Anno!
[#3]
Dr. Andrea Seghedoni Neurochirurgo, Medico di medicina manuale, Perfezionato in medicine non convenzionali 229 14
Salve.

Stia tranquilla. Le continuerà a camminare sempre, ma i dolori potrebbero diventare via via più forti se non attua un percorso di riduzione del peso e miglioramento del tono muscolare. Il quadro si può intensificare anche molto.
Comunque ci sono tre armi a disposizione: terapia fisica (comportamentale), terapia medica (antalgica) e terapia chirurgica. Tenga conto che le prime due vanno a braccetto e la terza significa non guarire, ma mettere una pezza.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Caro Dottore ,
Non ho parole per ringraziarLa per la pronta risposta e per il conforto e la voglia di farcela che mi ha dato.
Grazie, grazie !