Meningocele congenito e vaccino meningococcico

Buongiorno Dottori,

ieri mi sono recato dal mio medico per richiedere vaccinazione meningococcica ceppo C.
Come accennato nel titolo, la mia domanda riguardava il discorso meningocele.
Il medico mi ha detto che problemi non dovrebbero sussistere, ma che preferiva il consulto di un neurologo. Ho quindi preso appuntamento ma se ne parlerá a fine febbraio.
Volevo quindi, nel frattempo e se possibile, un vostro parere in merito.
Alla nascita sono stato operato subito, appunto per meningocele sacrale (quarta- quinta vertebra).
In generale ora sto bene,ma ovviamente gli strascichi sono quelli lasciati da questa condizione: in generale, problemi al controllo volontario di certa muscolatura, e malformazione alla struttura scheletrica dei piedi con scarsa mobilitá delle caviglie e marcata ipotonicitá dei polpacci.
In passato ho comunque praticato sport e varie attivitá fisiche senza enormi limitazioni.
Detto questo, volevo da voi un parere su eventuali controindicazioni al vaccino antimeningococcico e anche se, in qualche modo, questa condizione congenita, fa di me un soggetto più vulnerabile rispetto alla popolazione generale in caso di infezione da agente "selvaggio".
Grazie a tutti voi.
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Dr. Stefano Vollaro Neurologo 351 13
Buonasera,
La sua è una malformazione anatomica, non un difetto inerente il funzionamento del sistema immunitario. Pertanto può sottoporsi al vaccino con il medesimo rischio di effetti avversi della popolazione generale. In realtà, anche in caso di infezione da meningococco, il rischio di localizzazione meningea e cerebrale non è maggiore rispetto alla popolazione generale. Se indicato per la presenza di fattori di rischio legati alla professione o alla frequentazione di luoghi affollati può sottoporsi alla vaccinazione.
Cordiali saluti.

Dr. Stefano Vollaro

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dopo
Attivo dal 2010 al 2017
Ex utente
Grazie mille Dottore!
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dopo
Attivo dal 2010 al 2017
Ex utente
Buongiorno dottore,
a breve farò questa visita specialistica dal neurologo. Ne approfitterò anche per fare il punto generale sulla mia condizione per dei recenti coinvolgimenti della sfera psicologica che credo proprio correlati alla mia condizione.
Volevo però intanto un suo parere su di un sintomo che oramai da giorni accuso, e se questo potrebbe avere connessione con gli strascichi che il meningocele sacrale mi
ha lasciato.
In pratica, un persistente senso di avere i piedi freddi, soprattutto la parte anteriore.
Il disturbo è presente durante la giornata ma regredisce la sera, fino a scomparire la notte.
Come spiegato nella prima richiesta, ho una marcata situazione di ipotonicità muscolare dal ginocchio in giù ( circonferenza polpaccio veramente minima) e scarsa mobilita della giunzione della caviglia e piede cavo.
In passato mi è ricapitato di avere episodi simili, ma occasionali e di limitata durata, nella stagione fredda.
Il lavoro, e stile di vita generale, che faccio è decisamente sedentario.
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Dr. Stefano Vollaro Neurologo 351 13
Buonasera,
Il fatto che i sintomi siano fluttuanti ed esacerbati dall'attività (e che regrediscano con il riposo) mi fa pensare ad un problema meccanico: per esempio un'ernia discale che preme sulla radice L5, ma è anche possibile un problema localizzato alla gamba (ad esempio un'artrosi della caviglia e/o un edema da stasi visto lo scarso effetto della pompa muscolare sui vasi venosi e linfatici dovto all'atrofia e all'ipotonia). Bisogna vedere, in base ai segni rinvenuti all'esame obiettivo e all'anamnesi, quale ipotesi sembra più probabile. Non è detto che non vi siano più cause concomitanti (anzi, è abbastanza probabile). In base alla diagnosi si deciderà se servono ulteriori accertamenti o trattamenti (in linea di massima una fisioterapia fatta bene potrebbe aiutare).
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dopo
Attivo dal 2010 al 2017
Ex utente
Grazie.
Non resta che attendere visita.
Nonostante il problema congenito e ( ahimè) l'aver limitato la fisioterapia al solo periodo adolescenziale, devo dire di non aver mai avuto problemi di dolori o altro, nè alla schiena, nè alle caviglie o alla struttura dei piedi, e comunque 3 volte a settimana circa dedico del tempo ad esercizi per mantenere mobilitá al complesso caviglia-piede.
Però immagino che il trascorrere degli anni non migliori certamente la sutuazione.
Circa un anno e mezzo fa, in seguito ad una idronefrosi, ( probabilmente collegata al meningocele per disfunzioni vescicali) fui sottoposto ad URO TAC che evidenziò la schisi sacrale ma nel referto non comparivano altre anomalie nella zona.
Ci fosse stata l'ernia discale si sarebbe vista con questo esame?
Ovviamente immagino c'è anche la possibilitá che non ci sia affatto o che sia comparsa successivamente.