Leucoma corneale da cheratite erpetica

Gentile Dottore, mi chiamo Daniele, ho 24 anni e scrivo da Cagliari; è da qualche tempo che visito questo sito e finalmente mi sono deciso a scrivere vista la competenza e la professionalità che traspare nelle Vostre risposte.
Il 3 maggio ho cominciato ad avere problemi all'OD quali forte lacrimazione, occhio rosso, fotofobia e dolore fortissimo, sintomi che ho scoperto mio malgrado solo dopo qualche giorno essere comuni ad un ulcera corneale di natura erpetica e precisamente dovuta a pseudomonas (mi scuso fin da ora se alcuni termini che uso non sono giusti, ma in questi mesi, diciamo, mi sono fatto un pò di "cultura" in materia). Fatto sta che sono seguiti 10 giorni di ricovero accompgnati da una massiccia terapia a base di antibiotici sia in vena che con le inniezioni parabulbari che con i colliri; lei saprà meglio di me di cosa parlo. Dopo la dimissione mi sono recato a Milano per una visita specialistica presso un centro specializzato nelle malattie della cornea e li ho cominciato una terapia a base di disinfettanti per l'acanthameba ( nonostante l'esito del prelievo fosse negativo), giusto per scongiurare anche questo problema. Insomma dopo circa 3 mesi e mezzo di vai e vieni da un ospedale all'altro; oggi il problem infezione e ulcera sembrano fortunatamente essere archiviati. 5 giorni fa ho sospeso (sotto consiglio medico) tutta la terapia e l'occhio è quasi tornato normale se non fosse che l'ulcera mi ha lasciato centralmente al campo visivo la sua cicatrice che mi impedisce la visione. Ironia della sorte l'occhio malato è tra i 2 quello che mi permetteva di vedere bene visto che all'occhio sinistro vedo (già dalla nascita) solo poco più di 1/10. Bene, questa è la mia situazione ( critica anche per quanto riguarda il lavoro, che momentaneamente ho dovuto lasciare); il 31 agosto ho un altro controllo e sinceramente sono un po in ansia perchè la situazione non è delle migliori, mi hanno già accennato alla possibilità di un trapianto di cornea; la mia domanda è: quanto tempo deve passare generalmente dal momento in cui l'occhio è in fase di quiete dall'infezione, al trapianto? (Sempre se questa è l'unica soluzione possibile per riacquistare la vista). La ringrazio per la cortese attenzione e disponibilità che mi ha dedicato; sarei contento di ricevere una Sua rispta. Nel caso possa servirle, sull'ultimo referto medico (20/07/10) l'occhio era già in stato di quiete, un'altra cosa che non le ho detto è che sono già stato operato da piccolo di cataratta congenita ad aentrambi gli occhi. Grazie ancora un caro saluto, Daniele.
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Dr. Enrico Rotondo Oculista 3.4k 82 3
Buongiorno, chi dovrà sottoporla ad eventuale trapianto corneale stabilirà anche la giusta tempistica, ritengo in linea di massima che dopo una quiete infiammatoria di 4/6 mesi si possa effettuare l'intervento. Ribadisco però che questa decisione spetta solo al chirurgo che eventualmente eseguirà l'intervento.
Cordialmente

Dr. Enrico Rotondo
Responsabile Day Service Chirurgico - PTA di Gagliano del Capo (LE)
https://www.medicitalia.it/enricorotondo/

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio di cuore per la tempestività, ovviamente mi affiderò ai consigli del medico come ho fatto fin'ora, d'altra parte non potrei fare altrimenti. Ma almeno so anche se approssimativamente la tempistica nella generalità dei casi grazie ancora. Daniele