Degenerazione maculare

Gentili dottori,.
alla ancor giovane età di 35 anni, sono purtroppo stato colpito da questo tipo di malattia. Premetto di essere miope (miopia medio-alta, -8 diottrie), per cui tre anni fa ho fatto, l'intervento in Prk. Avevo recuperato tutta la vista, ma, come detto, a distanza di pochi anni, ad un occhio mi è comparsa questa maledetta malattia che mi impedisce ovviamente la perfetta acuità visiva, anzi, al controllo mi è parso di capire di leggere fino a 8/10. Cercando le cause, mi è stato riferito che può aver inciso anche il fatto che faccio body building,anche se la causa principale è comunque l'occhio miope.
Ho fatto una prima iniezione di Avastin, ma a distanza circa dieci giorni, nessun effetto migliorativo, se non, facendomi coraggio, quello di pensare alla stabilizzazione della vista.
I quesiti che vorrei porre sono tanti, e spero di avere risposta, considerato lo stato deprimente in cui mi trovo.
1. Quanto può aver inciso il body building dal momento che sono circa 20 anni che lo pratico ed in passato ho elevato quantità di pesi di gran lunga superiore agli attuali?
2. Devo abbandonare quest’attività definitivamente?
3. Quanto il sole delle ore calde dell’estate?
4. Se a distanza di dieci giorni non percepisco benefici, vuol dire che sarò costretto ad una seconda iniezione?
5. Dopo quale numero di iniezioni si può ragionevolmente ritenere che la terapia non ha dato i suoi benefici?
6. Leggevo da un articolo del Dott. Marino sulla terapia del Ranibizumab, anche se per degenerazione dovuta al diabete. Vorrei sapere se questa terapia è la stessa dell’Avastin.
7. Esiste una terapia combinata laser – iniezioni intravitreali?
8. Ho letto della terapia della fotodinamica: è più efficace di quella delle iniezioni?
Ultima domanda ma per me la più importante: sia la terapia a base di iniezioni che quella laser della fotodinamica, danno il recupero della vista o sarò costretto a convivere con questo deficit visivo? Chiedo questo perchè sinceramente proprio non riesco a capire se si recupera o meno l’acuità visiva, almeno fino ai 10/10. Da internet leggo di risultatisu campioni di malati dove una parte legge fino a otto lettere, altra fino a dieci, etc. Che vuol dire? Sono abbastanza spaesato e confuso.
Grazie mille a chi avrà la bontà e pazienza di rispondermi.
Cordialmente
[#1]
Dr. Carlo Orione Oculista, Chirurgo plastico 6k 119 70
La diagnosi è stata CNV (neovascolarizzazione coroideale) miopica?

Carlo Orione, MD
carlo.orione@orioneye.com
www.orioneye.com

[#2]
Dr. Alex Bosone Oculista 85
Buongiorno,

Immagino che la diagnosi sia di maculopaia essudativa miopica (emorragia maculare) trattata con Avastin.
Risponderò ora alle sue domande:
1+2) Sforzi fisici importanti come quelli del bodybuilder comportano un aumento della pressione toracica e addominale e sono stati descritti casi in letteratura di emorragie retiniche coseguenti a questi sforzi. Tuttavia ritengo che questo possa rappresentare non la reale causa del problema, ma un possibile fattore favorente. Tuttavia le ricordo che nel caso rappresenti realmente la concausa, deve esserci un certo rapporto temporale tra l'attività sportiva e il calo del visus che ha lamentato. Sopratutto ora che si è presentato il problema limiterei l'attività fisica per non peggiorarlo.
3) Le consiglio di proteggersi con occhiali dai raggi dell sole: può portare un peggioramento del quadro clinico
4) Occorre esegire degli esami specialistici per valutare i benefici della terapia (OCT prima di tutto) o la necessità di altre iniezioni. Normalmente si esegue l'esame dopo 1 mese.
5) Normalmente si procede con 3 iniezioni consecutive a distanza di un mese. Ogni caso è a sè e il suo oculista di fiducia saprà dirle se proseguire o no con la terapia;
6) Ranibizumab (Lucentis) e Avastin sono stati dimostrati ugualmente efficaci nel trattamento della maculopatia essdativa senile. Non ci sono studi comparativi per la maculopatia miopica ma è ragionevole pensare che i risultati sarebbero gli stessi.
7) Alcune forme di maculopatia essudativa che non rispondono adeguatamente al trattamento con anti VEGF (come Avastin) possono beneficiare di un trattamento con la terapia fotodinamica, o una combinazione dei due. Direi che è precoce parlarne e sicuramente oggi non la prima strada da percorrere per risolvere il probema.

Cordiali salute

Dr. Alex Bosone
it.linkedin.com/in/alexbosone/

[#3]
dopo
Utente
Utente
Per il Dr. Orione: si, come dice il suo collega, la maculopatia è essudativa miopica.
Per il Dr.Bosone: gentilissimo nell'ampia spiegazione, è in linea con quanto mi ha riferito il mio oculista, ovvero sulle più iniezioni da eseguire.
La cosa che non capisco è se a prescindere dalla terapia, pur lunga che sia, è risolutiva, nel senso che torno a vedere ai 10/10 oppure no? vivrò con questo handicap?
come è possibile che tra le tante scoperte fatte a livello di chirurgia refrattiva, non esiste una cura specifica per questo tipo di malattia?
e circa il trattamento con terapia fotodinamica, perchè non è la prima strada da percorrere? sbaglio o è la nuova frontiera per questa malattia?
Grazie e mi perdoni l'insistenza.
Cordialmente
[#4]
Dr. Alex Bosone Oculista 85
L'unica terapia per la maculopatia essudativa è stata per molti anni il trattamento con argon laser, che aveva come finalità quella di distruggere i vasi anomali che causavano l'essudazione retinica. Tuttavia questo laser termico pur fermando la malattia, distruggeva anche parte del tessuto sano. Un grosso passo avanti fu fatto con l'introduzione della terapia fotodinamica alla fine degli anni Novanta, che garantì una maggiore selettività nella distruzione dei vasi anomali. Tuttavia anche questa terapia poteva procurare un danno al tessuto sano, seppure molto minore rispetto a quello della terapia argon laser. Oggi la terapia con anti VEGF agisce sui meccanismi molecolari che portano all'essudazione e pertanto non creano un danno strutturale alla retina.

Ancora oggi alcune maculopatie possono beneficiare tuttavia del trattamento con argon laser o con la fotodinamica, associata o no agli anti VEGF, per riverse ragioni: aggressività della maculopatia, estensione, localizzaione, etc. Solo il suo oculista valutando la fluoroangiografia e l'OCT eseguiti è in grado di consigliarle la terapia migliore. Oggi gli anti VEGF rappresentano praticamente quasi sempre la prima scelta nel trattamento.

La invito a leggere alcune notizie sull'argomento su questo sito web della fondazionemacula:
http://www.fondazionemacula.it/pagine/maculopatiamiopica.php

Cordiali saluti
[#5]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore,
grazie per il link che mi ha consigliato.
Come avevo scritto precedentemente, il mio dubbio è sul recupero del visus a 10/10. Cioè, a prescindere dalla terapia, se funzionasse quella con gli anti VEGF, recupero la vista? quanto alle recidive avvengono ad es. a poco tempo dalla fine della terapia o possono ritornare anche a distanza di anni? circa la terapia fotodinamica, leggo degli elevati costi del farmaco da iniettare. Può essere anche questo il problema del suo utilizzo? a quanto capito non dovrebbe essere molto invasivo sulla retina. In termini economici, un secondo trattamento presso una struttura privata, necessita comunque di ulteriore pagamento?
Cordialmente
[#6]
Dr. Alex Bosone Oculista 85
L'importante è non perdere ulteriormente delle linee di visus. Nessuno può darle la riposta se recupererà della vista. Sicuramente se non si sottopone a cure c'è una discreta probabilità che il visus peggiori.
La terapia fotodinamica è più invasiva che la terapia con anti VEGF.
Il farmaco è sicuramente caro, se paragonato con l'Avastin, ma non è questa la ragione per cui non si utilizza. Nelle maculopatie dell'anziano il farmaco approvato è il Lucentis, che è più caro della terapia fotodinamica...

Buona serata!

[#7]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore,
la ringrazio nuovamente per le immediate ed esaurienti risposte.
Direi che devo solo pazientare, non demoralizzarmi se dovrò subire nuove iniezioni, così come se dovrò ricorrere all'alternativa della terapia fotodinamica.
La ringrazio vivamente e magari le farò sapere al prossimo controllo.
Cordialmente
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