Ipertrofia papillare

Egregi dottori,
Da gennaio a metà marzo 2012 mi è capitato di fare un uso errato delle lenti a contatto, poiché ho usato oltre il tempo (anche se pochi giorni) delle lenti mensili e poi le mettevo alle 11 di mattina e le toglievo anche alle 22. Ciò ha comportato che gli occhi mi diventassero dolenti con le lenti inserite, ma che avessi un po' di muco al risveglio con enorme secchezza, tanto da avere problemi ad aprire gli occhi. Da marzo 2012 ad oggi non ho più usato lenti a contatto e piano piano il mio occhio si è regolarizzato: pulito senza venuzze, muchi o secchezza. Ho fatto una visita oculistica recentemente e dopo aver raccontato questa storia il dottore mi ha sollevato le palpebre e mi ha detto che ho come dei ciottoli romani, che peró sono molto blandi. Per il resto il mio occhio non ha sintomi di congiuntivite, peró lo stesso mi è stato prescritto un collirio cortisonico per un mese. Ora io leggendo su internet, ho pensato che l'unica occasione in cui ho effettivamente dolore agli occhi è quando vado a dormire truccata usando certe matite molto economiche. Visto che la cosa è successa molto di recente, è possibile che questi "ciottoli" siao legati al trucco e non alle lenti usate nel 2012? Visto che se non metto questa matita sto bene, occhio chiaro e tutto, non sarà un po' troppo 1 mese di cortisone senza sintomi nè dolori, nè prurito? Io ho paura del cortisone perché in famiglia è stato usato spesso (per vari altri motivi) e ha fatto danni, e poi ho anche un caso di glaucoma. Grazie e scusate la prolissità.
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Dr. Luigi Marino Oculista, Medico legale 17k 574 314
direi che sicuramente ha ed ha avuto una congiuntivite allergica
verosimilmente legata all'uso di lac ( corpo estraneo)
esegua la terapia prescritta
e faccia un salto al mio sito e minforma sulle congiuntiviti allergica...

LUIGI MARINO CHIRURGO OCULISTA
CASA di CURA “ LA MADONNINA “ via Quadronno n. 29 MILANO centralino tel 02 583951 / CUP 02 50030013

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Dr. Luigi Marino Oculista, Medico legale 17k 574 314
Congiuntivite allergica primaverile gigantopapillare
la congiuntivite Allergica è legata ad una reazione ai pollini, agli acari della polvere, al pelo di animali domestici ed all’aria delle nostre città sempre piena di polveri sottili e di smog.

Questo tipo di congiuntivite si presenta con occhi rossi, prurito incessante, lacrimazione copiosa, fotofobia marcata e bilaterale che sono sintomi costanti ed esaltati quando ci esponiamo agli allergeni.

La congiuntivite allergica è caratterizzata dalla marcata secrezione sierosa, a volte vi è una sovrammissione batterica e compare anche una secrezione purulenta, giallasra o verdastra.

La congiuntivite allergica è caratterizzata dal forte prurito e dal gonfiore (edema) delle palpebre e dalla chemosi congiuntivale.

Nella forma Vernal , primaverile o giganto – papillare è patognomonica la presenza delle papille congiuntivali tarsali ipertrofiche disposte ad “ad ciottolato romano”, come le antiche strade di Roma.

A volte tra queste papille ipertrofiche si possono osservare tracce di muco, secrezione purulenta e nelle signore addirittura depositi pigmentati legati all’uso di cosmetici : tale fenomeno è conosciuto con il nome di “tatuaggio congiuntivale” .

L'arrossamento oculare e il prurito interessano sempre entrambi gli occhi e sono accompagnati da intensa lacrimazione.

Sovente, nelle donne la congiuntivite e la brlefarite allergica sono legate ad una sensibilita' o a un aintolleranza ai prodotti per truccare e struccare gli occhi, ai cosmetici in generale, compresi quelli definiti ipoallergenici.

La semplice sospensione dell'applicazione del cosmetico irritante consente di ottenere il miglioramento dei sintomi.

TERAPIA
Evitare o ridurre al minimo il contatto con l'allergene, laddove però si riesca ad identificarlo , se invece si riusciti ad identificare l’allergene o gli allergeni si procederà a una vaccinoterapia specifica sotto la guida di un buon medico allergologo.

La terapia di una congiuntivite allergica , soprattutto del tipo primaverile o gigantopapillare (Vernal conjunctivitis) è sempre di competenza del medico oculista .

La terapia locale che in genere suggerisco si base su prodotti fondamentali

- colliri cortisonici

- colliri antistaminici

ma va iniziata ampiamente prima dell’inizio della Primavera o dell’esposizione prevista all’allergene o al polline.

In genere i miei piccoli pazienti cominciano la terapia

Il 15 febbraio con una settimana di un collirio cortisonico con un antibiotico di “copertura”

la posologia è una goccia di collirio per 4 volte al di per una settimana

poi invece si passa ad un collirio antistaminico

qui la posologia cambia a seconda della molecola, ma il periodo di

trattamento deve essere di almeno 4-5 mesi.

Ad ogni buon fine mai e sottolineo mai, ricorrere anche in casi urgenti ai prodotti di libera vendita e molto pubblicizzati che associano antistaminici e vasocostrittori.

Se si utilizzano lenti a contatto , sospenderne immediatamente l’ uso, sospendere immediatamente i trucchi ed i cosmetici in generale (fondo tinta, creme, tonici) e saponi di qualsiasi genere.

Istillare lacrime artificiali in collirio monodose anche 1 goccia ogni mezzora lavare gli occhi con acqua ghiacchiata o addirittura applicare un cubetto di ghiaccio sugli occhi

La congiuntivite primaverile
deve essere sempre affrontata in modo multidisciplinare
- specialista allergologo

- specialista immunologo

- specialista pediatra e narulamente Medico specialista oculista.
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dopo
Utente
Utente
Gent.mo dottore, la mia domanda risiede proprio nella sua ultima risposta, cioè : posto che ci sia almeno uno di quei sintomi riportati, capirei la cura, ma visto che io sono totalmente asintomatica (non ho muco, non ho secchezza, non ho bruciore o altro) 4 settimane di cortisone hanno un significato? Questo è quanto mi domando. Ultimamente gli unici fastidi li ho avuti quando ho dormito truccata con mascara e ombretti e con delle matite usate nella rima palpebrale che poi ho scoperto non essere idonee perché non oftalmogicamente testate. Se dormo truccata poi al mattino ho fastidio agli occhi, ma manifestazioni che si esauriscono in poco e legate a questa eventualità. In ogni caso si giustifica l'uso del cortisone? Grazie mille.
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