Lenti a contatto svenimento

Buongiorno, vorrei delle informazioni su quanto mi è accaduto.Da circa 10 anni ho sviluppato una leggera miopia, attualmente mi manca una diottria in entrambi gli occhi. Porto gli occhiali quando guido, guardo la TV e, ultimamente, anche al lavoro. Ovviamente non mi sento a mio agio con gli occhiali, quindi vorrei tanto poter portare le lenti a contatto. Dopo aver fatto la visita dal mio ottico (non ho mai fatto una visita dall'oculista), gli ho chiesto di farmi provare le lenti. Premetto che sono una persona emotiva e che sicuramente l'idea di applicare qualcosa all'occhio mi mette un po' in ansia. L'ottico mi ha fatto una nuova visita per controllare la curvatura dell'occhio, ecc. e poi mi ha applicato la lente (tipo morbido) all'occhio destro: mi sembrava di non vedere bene, forse a causa dell'eccessiva lacrimazione di quel momento, ma ero tranquilla. Ha proceduto applicandomela anche all'occhio sinistro e dopo pochissimo mi sono sentita girare violentemente la testa, ho perso i sensi per dieci secondi, quindi mi sono risvegliata in un bagno di sudore. Mi sembrava di essermi finalmente ripresa, invece dopo qualche minuto ho cominciato a sentire un crampo sempre più forte alla pancia (parte bassa) tanto che ho dovuto sdraiarmi sul pavimento! Il dolore non passava, così l'ottico si è preoccupato ed ha chiamato l'ambulanza. Infine, al pronto soccorso, mi hanno fatto l'analisi del sangue e l'emogas. Diagnosi del medico: iperventilazione e conseguente svenimento dovuto a stimolazione del NERVO VAGO. Il crampo è stato una conseguenza di questa stimolazione.
La mia domanda è questa: questo nervo vago in che modo viene stimolato? E' una questione fisica, psicologica, o entrambe? Non mi sentivo particolarmente agitata quindi non riesco a capire cosa mi sia successo! Devo rinunciare alle lenti a contatto e non provarle mai più? Vorrei capire se corro il rischio di rivivere la stessa esperienza...
Ringrazio anticipatamente.
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Dr. Eugenio D'Aniello Oculista 183 7 3
Gentile utente, per quanto riguarda il Suo problema, Le consiglierei, innanzitutto, di effettuare una visita oculistica; il MEDICO OCULISTA potrà valutare se ci sono particolari controindicazioni all'utilizzo delle lenti a contatto. Una crisi vagale può costituire, infatti, un fatto puramente occasionale, ma in alcune persone c'è una predisposizione fisica e psicologica a tali episodi; solo un medico potrà darLe, dopo averLa accuratamente visitata, la risposta al Suo problema che, probabilmente, risolverà abituandosi a mettere e togliere le lenti a contatto. Un cordiale saluto

Dr. Eugenio D'Aniello, Oculista
Cercola (NA)
www.eugeniodaniello.it

[#2]
Attivo dal 2006 al 2010
Allergologo, Biochimico clinico, Medico di laboratorio
La cornea e' ricca di recettori del nervo "vago" (un nervo lunghissimo che esce direttamente dalla testa e innerva tutti i visceri). Il massaggio dei globi oculari (a palpebra chiusa) e' un sistema per far rallentare il cuore a chi ha la tachicardia.

Quando noi facciamo i prelievi, una attivita' che predispone a crisi vaso-vagali, diciamo sempre di tenere gli occhi aperti, perche' muovere gli occhi a palpebra chiusa puo' shiacciare la cornea e stimolare il suddetto nervo vago (il cuore rallenta, la pressione cala e gira la testa, si suda freddo, l'intestino si contrae provocando vomito in su e diarrea in giu').

Probabilmente andando a mettere un corpo estraneo su una cornea non abituata, oppure avendole detto l'ottico di chiudere gli occhi e muoverli per far aderire la lente, la stimolazione della cornea e' stata sufficiente a provocarle la reazione vagale.

Comunque una reazione vagale e' benigna, basta tenere sdraiato il paziente e sollevargli le gambe per facilitare il ritorno del sangue al cuore.

[#3]
dopo
Utente
Utente
Gentile dott. Bianchi,
La ringrazio molto per la Sua risposta. Le chiedo se, secondo il suo parere, è il caso di tentare nuovamente l'applicazione delle lenti a contatto oppure no. Lei pensa che, data questa mia prima reazione, debba rinunciare? Se ho capito bene, potrebbe accadere di nuovo una reazione del genere visto che il nervo vago non è "controllabile", anche se tento di rilassarmi il più possibile...
Mi dà il Suo parere?
La ringrazio infinitamente.
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Attivo dal 2006 al 2010
Allergologo, Biochimico clinico, Medico di laboratorio
Secondo me potrebbe riprovare, se non ci sono particolari problemi anatomici. La presenza di iperventilazione ancora in pronto soccorso suggerisce una componente emotiva, che si attenua con l'abitudine.

Non schiacci o manipoli troppo l'occhio, la lente adatta va su da sola e non viene piu' percepita.
[#5]
dopo
Utente
Utente
D'accordo, La ringrazio per il Suo parere. Farò prima una visita dall'oculista per accertare che sia tutto a posto e poi ci riproverò.
Effettivamente forse l'ottico non mi ha applicato le lenti giuste, visto che le "sentivo" parecchio e, come Lei afferma, non dovrebbero essere percepite!

Grazie ancora.
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