Prestazioni odontoiatriche

Gentilissimi dottori buongiorno, sono maschio 55 anni, dovrei sottopormi a cure odontoiatriche per cui vi chiedo se possibile anche in via molto approssimativa i prezzi relativi alle seguenti prestazioni:
costruzione di capsula oro-ceramica su dente vivo
costruzione di capsula oro-ceramica su dente devitalizzato
costruzione di capsula solo oro su dente vivo
RIcostruzione di capsula oro ceramica su dente vivo
RIcostruzione di capsula solo oro su dente devitalizzato
devitalizzazione giudizio.
Inoltre vi chiedo gentilmente se si possa sperare in uno sconto proporzionato al numero di denti da curare e una dilazione nel pagamento, oppure se il prezzo debba essere identico sia si tratti di 1 dente oppure di 7 denti.
Chiedo questo perchè per avere altri riscontri i dentisti che ho interpellato mi hanno chiesto tutti di sottopormi a visita ovviamente a pagamento....
Grazie di cuore a tutti voi.
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Dr. Alessandro Cappelli Dentista, Odontostomatologo 716 21 18
Non e' possibile per le regole del sito , ne opportuno darle indicazioni sui costi delle prestazioni.
Quanto alla visita e' normale che venga fatta pagare essendo una prestazione medica ( lei se va a fare una vista privata da qualsiasi medico non si aspetta di pagarla?).

Inoltre attenzione a scegliere il professionista solo sulla base del prezzo.

Non credo che normalmente si scelga un professionista( qualsiasi esso sia) perche' piu' economico, ma semmai perche' piu' bravo o perche' consigliato da una persona di sua fiducia.
Cordiali saluti

Dr. Alessandro Cappelli
Medico Odontoiatra- Master in Chirurgia Orale e implantologia avanzata
www.studiodontoiatricocappelli.it
www.drcappelli.it

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Utente
Utente
Gentilissimo dottor Cappelli chiedo scusa ma non intendevo mancare di rispetto alle regole del sito nè tantomeno mi aspetto che uno specialista non si faccia pagare la prestazione.
penso di aver trovato lo specialista di mia fiducia, ma prima di sottopormi agli interventi avrei necessità di sapere se i prezzi sono più o meno nella media.
Ho cercato ma non ho trovato siti che forniscano tale tipo di informazioni per cui mi sono rivolto a voi.
La ringrazio per la risposta e nuovamente mi scuso.
Cordialità.
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Utente
Utente
Gentilissimo dottor Cappelli il mio dentista mi ha ricostruito 2 corone unite fra loro sul canino e sul premolare sup sx.
Prima della cottura definitiva ha fatto le prove di occlusione senza fissarle con un pò di cemento quindi le corone si muovevano, e io durante le prove segnalavo ingannevolmente sempre il precontatto per cui mi è stato asportato troppo materiale.
Poi dopo la cementazione definitiva le due corone sono rimaste ovviamente "basse" per cui per ottenere il giusto contatto con gli antagonisti occorrerebbe aggiungere almeno 4 decimi di ceramica.
Chiedo se è possibile fare questa operazione oppure se occorre rifare il lavoro nuovamente, anche perchè adesso causa questa mancanza occlusale accuso un precontatto fra gli incisivi vicini che prima non esisteva.
Inoltre avevo chiesto che fra le corone nuove passasse uno scovolino molto largo, quando invece riesce a passare appena quello più stretto in commercio.
Chiedo anche che spazi e che tolleranze in decimi di millimetri generalmente si usa lasciare fra le corone sia in larghezza per una facile pulizia che in altezza per non compromettere la buona occlusione.
Grazie, cordialità.
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Dr. Alessandro Cappelli Dentista, Odontostomatologo 716 21 18
Se quello che lei dice e' vero, cioe' che le corone non toccano affatto con gli antagonisti e' necessario ridare le corone al tecnico per una nuova aggiunta di ceramica ed una nuova cottura .Le corone devono ovviamente toccare i denti dell'arcata opposta senza che pero' ci sia una rialzo o una interferenza indebita nei movimenti di lateralita'e protrusione.
Se non toccano affatto allora non va bene .
Questo se si riesce a staccarle dopo la cementazione definitiva.
Altrimenti dovrebbe romperle e rifarle.
Quanto allo spazio tra le due corone , questo dipende dalla vicinanza tra le radici e dal tipo di preparazione che e' stata fatta.
Dovrebbe essere ampio a sufficienza per potere pulire con uno scovolino( non importa il diametro) senza difficolta', ma talvolta a causa di radici troppo vicine ci possono essere spazi molto stretti ma sempre detergibili.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Gentilissimo dottor Cappelli purtroppo le confermo che le corone non toccano l'arcata opposta (anche se mancano pochi decimi di millimetro), e che lo spazio tra le corone è molto stretto e difficilmente "detergibile".
Grazie alla sua risposta potrò esporre al mio dentista i problemi con cognizione di causa e valutare assieme a lui il da farsi.
Forse la soluzione meno traumatica potrebbe essere quella di rifare, più alta dell'attuale, anche la corona dell'antagonista che già è ricoperto, e chissà se esiste un filo abrasivo per passarlo fra le corone allo scopo di allargare un pò lo spazio tra di esse.
Grazie ancora gentilissimo dottor Cappelli.
Cordiali saluti.
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Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.5k 226 18
Si faccia spiegare dal suo dentista la motivazione clinica che lo ha portato ad allestire due corone unite, impedendo così l'uso del filo interdentale e una corretta igiene orlae.

www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)

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Utente
Utente
Gentilissimo dottor Formentelli riporto di seguito la motivazione clinica:
si trattava di ricostruire 2 corone vicine singole sup sx, canino e premolare.
Il canino sano, con nervo, radice robusta.
Il premolare devitalizzato, non perfettamente fermo nel suo alloggio, con inserito al suo interno un vecchio perno che andava rimosso e reinserito.
Per rimuovere il perno si andava incontro con un'altissima probabilità al rischio che la radice si sarebbe frantumata, inoltre non c'era indicazione per innestare una fixture poichè insufficente larghezza di osso fra denti vicini.
Si è deciso di comune accordo mio malgrado di unire le due corone in modo che il canino sia d'aiuto al premolare.
L'inconveniente è la difficoltà di pulire uno spazio interdentale in cui passa a malapena un filo di 7 decimi di mm.
Grazie cordiali saluti.
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Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.5k 226 18
Se c'è un premolare, ci sta un impianto.
Se il dente devitalizzato non è in grado di "tenere" una corona singola, va estratto.
La soluzione di unire la corona al dente vicino, non è una soluzione, ma solo un nuovo problema.
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Dr. Enzo Di Iorio Dentista, Odontostomatologo 3.2k 128 29
Gentile utente come avrà avuto modo di vedere anche dalle risposte alla sua richiesta di consulto in medicina ed in odontoiatria non c'è una maniera univoca di affrontare le diverse problematiche. Alla base di ogni possibile piano di trattamento deve comunque esserci comunicazione tra medico e paziente e le scelte devono essere condivise con tutto ciò che esse comportano.
A mio personale modo di vedere anche il piano di trattamento che le è stato proposto dal suo dentista poteva avere un suo razionale se non si era disposti ad esempio ad estrarre il premolare o comunque sottoporlo ad una chirurgia (si poteva forse eseguire un allunamento chirurgico di corona clinica e restaurarlo con una corona singola? Forse, ma non possiam dirlo senza un esame clinico diretto...).
Certo il dazio biologico da pagare è stato comunque alto: incapsulare un canino sano e questa cosa verosimilmente anche nel mio modo di intendere l'odontoiatria avrebbe spostato l'ago della bilancia delle scelte decisionali verso l'estrazione del premolare e la sua sostituzione implantare (con preservazione del canino integro).
Tuttavia le scelte sono state altre ma anche rimanendo nell'ambito di quello che è il trattamento che è stato eseguito si possono e si devono ottenere buoni risultati e questo vuol dire avere alla fine in bocca delle corone protesiche estetiche funzionali e mantenibili dal punto di vista igienico.
Laddove ciò non si sia ottenuto, e dal suo racconto emerge l'impossibilità ad una corretta igiene interdentale e forse una incongruità occlusale del lavoro protesico, si deve necessariamente ritornare sui propri passi per correggere o, se questo non è possibile, fare nuovamente un lavoro che sia soddisfacente.
Cordiali saluti

Dr. Enzo Di Iorio
Chirurgo Odontoiatra specialista
enzodiiorio@hotmail.it

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Utente
Utente
Caro dott. Formentelli provo ammirazione nei suoi confronti, sa esprimere con professionalità e simpatia delle certezze che dovrebbero essere ovvietà per chiunque esercita la professione, purtroppo negli anni ho frequentato 5 dentisti ognuno dei quali mi ha fatto un lavoro importante, e sistematicamente ognuno ha sempre creato un nuovo problema.
Il dentista attuale oltre al lavoro appena fatto avrà in progetto la ricostruzione di un ponte, rovinosamente scheggiato, di premolari su 2 impianti. tale ponte era stato fatto basso volutamente di alcuni mm per non dover sopportare la masticazione in quanto realizzato su fixture inadeguate al carico perchè innestate su osso insufficiente. Bene, tale ponte verrà smontato e ricostruito con materiali più d'avanguardia, però non verrà fatto nessuno studio sull'occlusione per cui verrà ricostruito tale e quale a prima, e io rimarrò sempre un ammanco di alcuni mm in altezza fra le due arcate lato sx, e questo a tutto scapito del condilo che già fuoriesce dalla sede e mi provoca dolore a tutto il volto.
Possibile che non esista uno studio in cui ti misurino con una macchina le anomalie del piano occlusale e te lo correggano in modo da attenuare il dolore al condilo, al volto e a alla mandibola??????????
Tanto fare un ponte alto 9 mm oppure 12 costa uguale, e a parità di prezzo magari uno preferisce rimanere senza dolore!!!!!!!
Grazie ancora dottor Formentelli, mi ha messo in guardia.
ma c'è un altro nuovo problema, adesso che sono andato da 5, quale sarà il 6°?
Ho perso la passione, ho perso i soldi, ma almeno ho rimasto la voglia di sfogarmi......
Cordiali saluti.
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Utente
Utente
Gentilissimo dottor Di Iorio resto affascinato dalla verità delle sue parole piene di professionalità e dolcezza, così come dovrebbe essere riempito un paziente dopo essersi sottoposto al trattamento di uno specialista.
Purtroppo la realtà che mi circonda non mi è stata altrettanto amica, sempre i dentisti hanno visto l'ago ma non il pagliaio, gli ho chiesto di inquadrare la semplice ricostruzione di alcune protesi in un più ampio piano occlusale in modo che un lavoro fosse poi l'impreziosimento di quell'altro, ma il miracolo non è avvenuto.
Questi dentisti anzichè guardare avanti per migliorare, hanno ristretto l'ottica a tal punto da rendere cervellotica sia la soluzione del più piccolo problema che lo stato d'animo del paziente, e guai a far loro troppe domande!!!
Chiedo scusa caro dottor Di Iorio ma non so più cosa fare e da chi andare, in bocca ho 6 impianti e sono quasi tutti doloranti, ho molte corone i cui raccordi non sono allineati con le radici per cui sono difficilmente detergibili; sul lato sx della mandibola ho il piano occlusale più basso di 3 mm e il condilo sx fuoriesce dalla sede di quasi 1 cm quando mastico o sbadiglio, con dolore a tutta la parte sx del volto.
Inoltre mi sono fatto visitare dal maxillo il quale mi ha diagnosticato sindrome algico disfunzionale a carico dell'arcata temporomandibolare sx con indicazione di trattamento gnatologico e seguente eventuale rivisitazione occlusale.
ho portato il bite ortotico per 6 mesi trascorsi i quali accusavo meno dolore al condilo, poi dopo aver iniziato la famosa "rivisitazione occlusale" il dolore è tornato più forte di prima.
Grazie ancora dottor Di Iorio per avermi fatto capire che esiste veramente la buona sanità, purtroppo nelle mie 5 esperienze precedenti ho finito la pazienza e soprattutto i soldi, al punto da prendere in seria considerazione la possibilità di valutare un trattamento protesico totale.
Cordialità vivissime.
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Utente
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........trattamento protesico totale........... aggiungo: MOBILE.
cordiali saluti.
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Utente
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Gentilissimi dottori, vi espongo la seguente problematica:

poichè soffro di sindrome algico disfunzionale a carico dell'arcata temporomandibolare sx con vistosa fuoruscita del relativo condilo,
poichè devo procedere alla ricostruzione del ponte su due molari nell'arcata inf sx in quanto si è danneggiato,
poichè tale ponte è "basso" (poichè costruito per sostituire un caso di eduntolia ventennale ma senza tenere in considerazione le relazioni occlusali) nel senso che presenta un avvallamento di 3/4 mm in altezza nel piano occlusale:
quando le 2 arcate vanno in appoggio avviene il contatto fra questo ponte e gli antagonisti sup; ma traslando la mandibola in avanti e facendo toccare gli incisivi inf con quelli sup rimane a sx uno spazio vuoto di 3/4 mm in altezza.

Vi chiedo gentilmente se sapete indicarmi uno specialista in provincia di ravenna che sappia dirmi, valutando anche le informazioni ottenute con l'uso di uno strumento atto a misurare il mio piano occlusale ideale, se è il caso di procedere alla ricostruzione del ponte mantenendo le identiche forme di quello attuale oppure farlo più "alto".
In sostanza se esiste uno specialista dotato di un'attrezzatura in grado di stabilire, una volta installata sul paziente e facendogli appoggiare e scorrere la mandibola, se la mandibola si muove libera da forzature a prescindere dal piano occlusale oppure se da quasto viene costretta nei sui movimenti, per cui in tal caso possa fornire le coordinate per una corretta altezza e posizione del nuovo ponte.
in mancanza di questa informazione corro il rischio di ricostruire per la 6^ volta un ponte male alloggiato e basso e di peggiorare ulteriormente lo stato della mia sindrome algicodisfunzionale. mi sono già sottoposto alle cure di 5/6 specialisti senza ottenere risultati in tale direzione.
Vi sono molto grato e mi scuso per le troppe domande, grazie cordialità.
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Dr. Enzo Di Iorio Dentista, Odontostomatologo 3.2k 128 29
"quando le 2 arcate vanno in appoggio avviene il contatto fra questo ponte e gli antagonisti sup; ma traslando la mandibola in avanti e facendo toccare gli incisivi inf con quelli sup rimane a sx uno spazio vuoto di 3/4 mm in altezza" Gentile utente facciamo un pò di chiarezza, in realtà, è normale che accada quanto da lei descritto, in occlusione devono toccare i denti diatorici (posteriori) e nei movimenti di protrusiva e lateralità destra e sinistra devono toccare rispettivamente gli incisivi ed i canini . E' un meccanismo fisiologico messo in atto dalla natura per proteggere le articolazioni temporo-mandibolari.
Circa le sue problematiche temporo-mandibolari, se presenti vanno risolte prima di effettuare un ulteriore trattamento protesico. Dovrebbe contattare uno gnatologo. Come trovarlo non è semplice dato purtroppo non esiste un albo unico nazionale che raggruppa tutti coloro che si occupano di tale disciplina. Può provare a farsi visitare da uno specialista in ortognatodonzia tali professionisti hanno una formazione post-laurea triennale che li qualifica per il trattamento delle proplematiche ortodontiche e gnatologiche. Un'altra idea potrebbe essere quella di farsi visitare dalla clinica odontoiatrica dell'Università a lei più vicina dove senz'altro troverà chi si occupa di tale disciplina.
La saluto cordialmente e le auguro buona fortuna
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Utente
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Gentilissimo dottor Di Iorio la ringrazio per le dettagliate indicazioni che mi ha fornito, seguirò certamente i suoi consigli.
Grazie, cordiali saluti.
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Utente
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Chiedo scusa ma mi accorgo di aver erroneamente postato poche ore fa in altra sede certamente ormai archiviata il testo che riporto di seguito così modificato:

Gentilissimi dottori mi siete stati di grandissimo aiuto, grazie ai vostri consigli e alle vostre indicazioni, pur con qualche perplessità e purtroppo dopo aver compiuto ulteriori tentativi inutili e costosi presso specialisti inadeguati, ho finalmente preso la decisione di sottopormi a visita gnatologica da uno specialista che sta affrontando con estrema sicurezza e successo il mio caso.
Dopo la visita e la costruzione del bite gnatologico è emerso quanto segue:

in passato diversi dentisti si sono alternati innestando impianti e allestendo corone sulla mia mandibola nonostante io sia affetto da sindrome algico disfunzionale a carico dell'arcata temporo mandibolare con vistosa fuoruscita del condilo sx.

il risultato è che ho la mandibola deviata a sx e il ponte costruito "basso" su due impianti inf sx presenta 2 perni che per potersi interfacciare con degli antagonisti lontani e deviati sono stati costruiti inclinati.

lo gnatologo mi ha detto che sicuramente dopo il trattamento si renderà necessario svitare le due viti e reinserirle finalmente in asse con il ritrovato centramento mascellare, per ovviare all'inconveniente di trovarmi con la mandibola centrata e 2 perni deviati.
mi ha detto di chiedere al dentista che fece l'impianto la marca e il diametro delle viti e la "dima" di montaggio per poterle rimuovere e rialloggiare con la giusta inclinazione.

ho il seguente dubbio:
ammesso che il dentista che allestì gli impianti mi voglia fornire le coordinate richieste sempre che ne sia ancora in possesso, forse si riuscirà a svitare le viti, ma secondo me sarà difficile estrarre i 2 perni poichè stretti sopratutto dalla sede conica, e considernado che gli innesti sono di dimensione minima temo che verrà danneggiato il supporto osseo.

Fermo restando che ho piena fiducia dello specialista gnatologo che mi ha preso in cura, chiedo gentilmente per ulteriore mia tranquillità un vostro parere in merito a tale dubbio, grazie di cuore.

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