Infiammazione delle gengive

Ho da poco effettuato una pulizia dentale poichè al solo contatto dello spazzolino, le gengive inizivano a sanguinare. Fatto questo il dentista di fiducia mi ha detto che in alcune zone la gengiva era ancora infiammata e spettava a me con un'adeguata pulizia riportare il dente in condizioni normali poichè tutto quello che c'era da togliere a quanto mi aveva detto era stato tolto. A questo punto inizio, come di consuetudini giornalmente dopo i pasti, la pulizia dentale con l'uso di filo interdentale e colluttorio, ma in alcune zone intorno al dente il contorno è diventato rosso ed il sanguinamento sia al passaggio del filo interdentale che dello spazzolino si è riacutizzato, oltre al sanguinamento, in particolare nell'arcata superiore tra l'incisivo e il dente si è formata un'eccedenza di gengiva sanguinante che fuori esce nello spazio interdentale , pian piano con l'uso del filo sono riuscito a farla diminuire. Ma tutti questi fattori indicano un qualcosa di diverso di quello che mi ha diagnosticato il mio dentista, ovvero una semplice infiammazione dovuta ad una non buona pulizia e quindi risolvibile facendo sanguinare con il passaggio dello spazzolino la gengiva infiammata o necessità di ulteriori controlli e cure?
In attesa di una risposta porgo

Cordiali saluti e grazie anticipate
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Dr. Marco Capozza Dentista, Ortodontista, Gnatologo 636 18 3
Per controllare se la propria igiene dentale è corretta si può utilizzare una compresssa rivelatrice di placca che colora la placca recente e quella più dura differentemente. Il filo interdentale non deve essere utilizzato per pulire, cioè non deve essere passato con insistenza e con pressione, ma è sufficiente quanche passaggio nello spazio interdentale lontano dalle gengive.
Potrebbe essere necessaria un'altra seduta di detartrasi.
Per un parere sul caso specifico è sempre necessaria una visita

Dott. Marco Capozza
https://www.dentista.lecce.it/

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Dr. Giuseppe Oscar Muraca Dentista, Odontostomatologo 4k 84 6
Caro utente, la deswcrizione da Lei fatta mi fa propendere, data anche l'età, per una gengivite giovanile in fase acuta con ipertrofia papillare. Bisognerebbe valutare, anche radiograficamente, il coinvolgimento osseo (parodontite) e quindi l'eventuale presenz adi tasche.Da un punto di vista farmacologico, quale sostegno adotta?
A presto

Dr.Oscar G.ppe Muraca

La risposta ha carattere puramente informativo.

[#3]
dopo
Utente
Utente
Gentilissimi Dottori inanzitutto vi ringrazio per le risposte.
Rispondo prima al Dr. Capozza, per quanto riguarda una nuova seduta di pulizia il mio dentista mi aveva detto che è sconsigliabile per lo smalto dei denti, poi sarebbe la terza, in giro di pochi mesi infatti prima di due settimane fa, avevo fatto una seduta nel mese di Dicembre con scarsi risultati.
Per quanto dice il Dr. Muraca il dentista aveva ipotizzato che la causa della mia gengivite potesse essere correlata alla crescita del molare del giudizio (da ingnorante in materia non so quanto possa centrare), invece per il trattamento farmacologico stranamente il dentista non mi ha prescritto nulla poichè come ho già detto nel mio precedente messaggio mi ha detto che sarebbe stata necessaria una maggiore cura nella pulizia dentale(usando semplicemente: spazzolino,filo interdentale e colluttorio). A questo punto vi chiedo è necessaria un'ulteriore controllo da parte del mio dentista e quindi una terapia farmacologica?


Grazie
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Dr. Stefano Colasanto Dentista, Gnatologo, Medico osteopata 8
Gentile utente, ritengo che la soluzione di adottare le pastiglie rivelatrici di placca sia la migliore, in quanto potrà constatare come Lei pulisce i Suoi denti e, fattore non indifferente, quanta forza adotta per farlo. Non è con la forza che si puliscono i denti, ma col tempo, 2 minuti 3 volte al giorno SEMPRE in verticale, cercando di "svuotare" la gengiva.
Un saluto

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dopo
Utente
Utente
Assolutamente Dr. Colosanto è quello che mi ha raccomandato anche il mio dentista , mostrandomi appunto quale è il modo migliore per pulire i denti. Per questo sono un pò perplesso , poichè dedico alla mia pulizia dentale oltre i 3 minunti, posso dire che ci tengo abbastanza. Detto questo mi atterrò a quanto da voi consigliatomi userò le pastiglie rivelatrice di placca, per pulire con maggiore efficacia. Invece per quanto diceva il Dr. Muraca è consigliabile una terapia farmacologia o è meglio far passare del tempo per controllare se vi sono dei miglioramenti con una semplice pulizia dentale?
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Dr. Giuseppe Oscar Muraca Dentista, Odontostomatologo 4k 84 6
Riferendomi alla descrizione della papilla superiore ipertrofica, mi chiedo: il collega ha fatto una visita parodontale? Mi spiego, ha effettuato il controllo dei solchi gengivali tramite sondaggio, eventualmente trovando dei problemi di tasca gengivale? Indice di placca e indice di sanguinamento? Abbiamo preso in considerazione, se la gengivite perdura anche in presenza di una adeguata igiene orale, di problemi parafunzionali?
Per quel che riguarda il supporto farmacologico,è banale: gel alla clorexidina da apporre sulle gengive a fine igiene due volte al dì, e colluttorio antiinfiammatorio da utilizzare non diluito due volte al giorno per 10gg. max.
Cordialmente suo.
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Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.5k 226 18
Gentile paziente, la descrizione che lei fa delle sua lesioni è abbastanza precisa.
Mi sorprende però l'ipotesi che l'infiammazione degli incisivi possa essere attribuita al dente del giudizio che spunta.
Mi sembra più una battuta di spirito che una diagnosi.
Anche l'idea che una terza pulizia in pochi mesi "danneggi i denti" mi sembra più che altro una spiritosaggine; il tartaro eventuale presente danneggia molto di più!

Sempre a proposito di tartaro: quello "sotto gengiva" è infinitamente più pericoloso di quello visibile.
La lotta vera da condurre quando si eseguono le manovre di pulizia professionale è la "caccia" al tartaro nascosto, invisibile, che perpetua uno stato infiammatorio anche in situazioni di apparente pulizia.

Non voglio sostenere che sia quello che sta accadendo; anche i pareri che ha ricevuto sono meritevoli di considerazione.
Ma vorrei solo porre all'attenzione l'ipotesi più semplice, qualle che vedo quasi quotidianamente nella mia professione: la persistenza di placche occulte di tartaro.
Non è una accusa verso il suo dentista, perchè è una eventualità frequentissima in ogni tipo di studi profesionali.

Ne parli con il suo dentista, e solo nel caso che lui escluda categoricamente questa possibilità, ne consulti un'altro.
Di ottima reputazione, però!

www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)

[#8]
dopo
Utente
Utente
Gent.li Dottori dopo un'attesa per verificare se il dolore ed il sanguinamento potessero risolversi con una più attenta pulizia dentale , mi sono recato dal mio dentista. Premetto che il suo controllo si è limitato al controllo delle parti sanguinanti , senza ricavarne una vera
causa effettiva.Alla fine della visita la sua diagnosi è stata un deposito di placca alla base del dente, a questo punto mi ha detto che sarebbe stato opportuno fissare una nuova seduta di pulizia.
Adesso apparte la visita poco approfondita , a mio parere (da inesperto ) sarebbe poco proficuro per "una lotta" efficace continuare a fare pulizie su pulizie senza trovare la vera causa.
Per avere un vostro, autorevole parere, posto alcune foto delle parti
infiammate delle gengive:

- Le foto riguardano l'incisivo ed il dente in cui si può notare che la parte soprastante al dente si sta ritirando ed è particolarmente infiammata:

- http://img170.imageshack.us/img170/1745/immagine1na3.jpg
- http://img99.imageshack.us/my.php?image=immagine3kb0.jpg
- http://img20.imageshack.us/my.php?image=immagine4ut1.jpg

Invece questa quarta immagine si riferisce ad un' altra infiammazione presente sempre nella gengiva di un dente dell'arcata superiore:

- http://img213.imageshack.us/my.php?image=immagine10ex9.jpg

A questo punto su queste basi considerando che il dolore ed il sanguinamento si fanno sempre più insistenti e che la diagnosi non è così approfondita come hanno consigliato i dottori Muraca e Formentelli, vorrei un vostro consiglio su come orientarmi per risolvere questo fastidioso problema, ma stavolta in maniera definitiva.
[#9]
Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.5k 226 18
Le foto non sono ben visibili, ma qualche indicazione la danno.
Probabilmente c'è un trauma meccanico che contribuisce all'insorgere delle lesioni (cattivo uso dello spazzolino?), come al ritirarsi della gengiva.

Esegua la nuova sedura di pulizia, ma aggredisca la lesione con una duplice strategia.
Da una parte con delle manovre di igiene orale corrette ed efficaci: non deve restare placca al termine del lavaggio denti, e non deve provocarsi lesioni da spazzolamento.
Dall'altra una aggressione per via chimica.

Strumenti ausiliari:
1) uno spazzolino a ultrasuoni. Sono molto validi, al contrario dei normali spazzolini elettrici. Non hanno setole rotanti, ma pulsanti. L'unico attualmente facilmente reperibile sul mercato è l'Oral-B Sonic Complete, costa intorno ai 100 euro nella grande distribuzione.
2) applicazioni per un mese di Formedico, non usato come colluttorio da diluire, ma puro sulle lesioni (3-4 volte al giorno) applicato con un cotton-fioc.
Se non vi è tartaro sottogengiva dovrebbe stroncare ogni gengivite ribelle.
Sono entrambi presidi di automedicazione che non hanno controindicazioni.

Se queste semplici manovre non dassero esito, dovrà rivolgersi presso un dentista specialista in paradontologia.

Saluti
[#10]
dopo
Utente
Utente
Gent.li dottori, dopo una visita dal mio dentista di fiducia, la sua diagnosi è stata di una crescita smisurata della gengiva tra un dente e l'altro (credo che in termini tecnici si dica ipertrofia o iperplasia gengivale) che al passaggio dello spazzolino porta tutte le sintomatologie precedentemente descritte, ovvero sanguinamento e dolore.
Al momento mi ha consigliato di continuare con una pulizia corretta, al fine di far ridurre naturalmente le dimensioni delle gengive per portarle a livello naturale.
Adesso le mie domande sono:

- In cosa consiste l'intervento (se così si può definire), nel caso non tornino allo stato normale le gengive?

- E'consigliabile, l'uso di un buon colluttorio o gel lenitivo e protettivo per ovviare al mio problema? In caso positivo su quale potrei optare?

Cordiali saluti e grazie anticipate
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Dr. Gualtiero Costi Dentista 34
Gentile paziente, una gengivite può essere causata dall'assunzione continuativa di farmaci così come può essere lo specchio di patologie di carattere generale. Occorre quindi stabilire che non ci siano terapie mediche in atto, eventualmente poi eseguire esami ematologici di routine .

Dr. Gualtiero Costi

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Dr. Giuseppe Oscar Muraca Dentista, Odontostomatologo 4k 84 6
Dalle foto, peraltro poco chiare, il suo problema può essere solo di due tipi:
1) trauma meccanico da cattivo spazzolamento
2) trauma occlusale
Nel primo caso deve modificare la sua tecnica di spazzolamento (gengiva-dente) e spazzolino con setole medie, nel secondo controllo occlusale da parte di un collega e sua correzione.
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