Recessione gengivale, piorrea, gengive ritirate, innesto, innesto tessuto molle, impianto dentale

Buongiorno,

vorrei chiedere delle informazioni su un problema che mi affligge e del quale me ne sono accorto solo ora.
Ho notato una recessione gengivale ( o almeno credo essere tale) a livello di più denti, essenzialmente canini e premolari (non tutti).
Il colletto risulta scoperto. Ciò l' ho dedotto dal fatto che il dente espone una parte inferiore paragonabile ad un piccolo fosso, di colore giallastro, che assumo possa essere il colletto del dente.
Mio padre soffre di piorrea, e da quanto ho capito è ereditaria.

Il problema però è che io ho solo 26 anni, e da quanto ho potuto intendere, manifestazioni del genere si attuano in medio-tarda età.
A breve dovrò sottopormi ad una visita dentistica, ma la mia domanda è:

Possibile che si tratti di recessione gengivale a questa età?
Eventuali operazioni di innesti di tessuto connettivo sarebbe meglio rimandarle ad un'età più avanzata o è probabile che il mio dentista opterà per quella strada?
Sarebbe meglio ovviare momentaneamente a questi problemi con metodi meno invasivi in attesa di vedere se il problema decorre in situazioni più gravi?

Vi ringrazio molto per le informazioni.
Saluti.
[#1]
Dr. Luigi De Socio Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.2k 395 7
Gentile utente,
le recessioni che lei ha notato potrebbero essere legate a diversi fattori,in primis ad una parodontite,ma legate anche
ad errate tecniche di spazzolamento.In questo caso le recessioni assumono una forma di V rovesciata ( cosiddette
lacune di Stillman).
Anche il trauma occlusale ( bruxismo) può essere responsabile di recessioni,cosi' come anche malocclusioni dentarie.
Per una diagnosi corretta ed un piano di trattamento adeguato
è opportuno rivolgersi ad un Collega che si occupi prevalentemente di PARODONTOLOGIA.
Cordialita'

Dr. Luigi De Socio
Specialista in Odontoiatria
Perfezionato in Ortodonzia
Perfezionato in Gnatologia

[#2]
Dr. Pierluigi De Giovanni Dentista 342 23
Gentile utente,
il nome piorrea ormai è desueto e si parla più correttamente di parodontite cronica, che nella forma purulenta (presenza di pus nelle tasche gengivali) corrisponde ancor di più a quella patologia che una volta si indicava come piorrea.
Detto questo, la parodontite ha una base ereditaria, come tutte le patologie, nel senso che vi sono soggetti più o meno predisposti a svilupparla ma ciò non significa che viene ereditata come se fosse una malattia genetica, si tratta quindi ripeto solo di una predisposizione. La parodontite infatti non è una malattia genetica ma fondamentalmente infettiva e quindi sostenuta da batteri. Essa si può manifestare anche in giovane età e può avere decorsi anche assai veloci e gravi come nella "parodontite giovanile".
Il suo caso però da quel poco che posso aver capito dalla sua descrizione credo che sia ben diverso. Quello che lei chiama "piccolo fosso" potrebbe essere con molta probabilità una lesione al colletto da abrasione dovuta magari ad uno spazzolamento traumatico ed eccessivamente energico. Difatti, se lo spazzolino viene utilizzato scorrettamente, con movimenti soprattutto orizzontali e non verticali, può determinare dei traumi sulle gengive che ne favoriscono la retrazione con conseguente esposizione della superficie radicolare la quale, non essendo rivestita da smalto, è più suscettibile all'azione abrasiva meccanica dello spazzolino stesso e quindi si formano queste lesioni per semplice abrasione della superficie.
Si sottoponga pertanto a visita specialistica da un odontoiatra per stabilire la vera natura di queste sue retrazioni gengivali ed intraprenda con esso una adeguata terapia. Prima si fa una corretta diagnosi e poi si parla di terapie e rimedi, senza ipotizzare sin da subito innesti di connettivo od altro.

Cordiali saluti

Dr. Pierluigi De Giovanni
ODONTOIATRA

[#3]
dopo
Utente
Utente
Dott. Luigi De Socio e Dott.Pierluigi De Giovanni, grazie mille per le risposte!

Probabilmente, qualsiasi sia l'esito delle mie analisi, ho aggravato il tutto con uno spazzolamento troppo aggressivo e specialmente, troppo frequente.

Ho provato a "toccare" queste lesioni al colletto con uno stuzzicadenti, ma non avverto praticamente nessun dolore.

Non avverto dolore o ipersensibilità praticamente in nessuna circostanza, e non ho sanguinamento delle gengive. Questi fattori mi porterebbero a pensare che non sia nulla di eccessivamente grave, ne conviene?

Non sono solito sottopormi a visite odontoiatriche in studio, l'avrò fatto al massimo un paio di volte perchè non ne ho mai avuto bisogno. Il problema è che, seppur in tanti anni non sia sorto mai nessun problema relativo alla mia dentatura, da pochi giorni mi sono accorto di questi "piccoli fossi" e delle gengive leggermente ritirate in quei punti.

Il fatto che non avverta dolore può suggerirle qualche altra eventualità da aggiungere alla sua diagnosi?

Grazie mille.

Ps: Spero di aver risolto quantomeno il problema del cattivo spazzolamento con l'acquisto di uno spazzolino elettrico.
[#4]
Dr. Diego Ruffoni Dentista 10.4k 359 2
Gentile utente, la malattia patodontale non è ereditaria, ma è stato stabilito che è di origine batterica, per cui non c'è certezza che lei perda totalmente i suoi denti. Il fatto di non aver dolore non significa che il suo cavo orale non abbia affezioni, potrebbero esserci presenti patologie silenti che sono anche le più pericolose. L' errore di abbandonare la la visita semestrale e oggi quello di acquistare uno spazzolino elettrico senza indicazioni mediche potrebbe anche peggiorare il su quadro clinico, per cui si sottoponga al più presto a visita odontoiatrica, evitando chi le propone questa visita gratuita, perché rischia che essendo gratuita si limiti al preventivo e non si estende alla corretta informazione della sua patologia con approfondimenti diagnostici e di prevenzione, vista la mancata retribuzione.

Dr. Diego Ruffoni
http://www.dott-diego-ruffoni.it/

[#5]
Dr. Pierluigi De Giovanni Dentista 342 23
Gentile utente,
in realtà un controllo semestrale accompagnato da una pulizia dei denti è consigliabile a chiunque e rientra in quelli che sono gli orientamenti di odontoiatria preventiva moderna. Effettuare una pulizia dei denti ogni sei mesi infatti è molto importante sia perché previene la formazione eccessiva di tartaro e lo sviluppo di placca batterica patogena sulla superficie dei denti e sotto gengiva, oltre a rappresentare un ottimo strumento di controllo periodico al fine di prevenire qualsiasi problematica dei denti e della bocca in generale. A volte la sintomatologia di una lesione cariosa o altro può essere blanda o completamente assente tanto da rimanere misconosciuta al paziente sino all'aggravamento tale da manifestarsi in maniera più eclatante e richiedere terapie più lunghe e costose. Per cui, concettualmente, nessuno può dire: "Non sono solito sottopormi a visite odontoiatriche in studio, l'avrò fatto al massimo un paio di volte perchè non ne ho mai avuto bisogno."
Inoltre, se lei ha una storia in famiglia di parodontite, dovrebbe a maggior ragione farsi controllare periodicamente al fine di prevenirla. Come dire... tutti dobbiamo farci controllare e cercare di prevenire un infarto del miocardio ad esempio, nessuno escluso e a maggior ragione chi ha avuto dei casi in famiglia. Ritorna il concetto di predisposizione di cui parlavamo prima.
Quindi il consiglio di farsi controllare periodicamente (preferibilmente almeno ogni 6 mesi) e sottoporsi ad una seduta di igiene orale professionale rimane sempre valido.
Per quanto riguarda l'utilizzo dello spazzolino elettrico, diciamo che può aiutare chi non è in grado di effettuare uno spazzolamento manuale adeguato per limitazioni motorie (unica vera indicazione) ma non è assolutamente da preferire a priori allo spazzolino manuale e comunque anche questo va utilizzato nella maniera corretta e senza esercitare troppa pressione altrimenti può provocare anch'esso traumi da spazzolamento. Quindi è sempre consigliabile, come le diceva il collega Ruffoni, chiedere prima informazioni, chiarimenti e indicazioni ad un odontoiatra o a un'igienista dentale.
Infine, se vi sono realmente delle abrasioni al colletto dei denti tali da aver dato luogo a delle vere e proprie cavità (in nomenclatura odontoiatrica si indicano come cavità di quinta classe), è auspicabile la realizzazione di un restauro adesivo diretto in composito al fine di ripristinare la corretta forma anatomica. Le cavità di V classe infatti possono comunque favorire l'accumulo di placca batterica con possibili reazioni infiammatorie della gengiva e più in generale del parodonto che possono esitare in ulteriori retrazioni gengivali fino alla parodontite cronica. Inoltre la presenza di una cavità al colletto farà sì che lo spazzolino, anche quello elettrico, penetri sistematicamente al suo interno con ulteriore approfondimento per abrasione della cavità fino ad arrivare, nei casi più estremi, ad esposizioni pulpari o a possibili pulpiti e quindi necessità di terapia canalare (devitalizzazione). Quindi, come vede, a volte per trascurare una piccola lesione si arriva a situazioni ben più gravi.
La prevenzione è sempre molto importante.

Cordialità
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